Commento alla sentenza della Cassazione lavoro n. 4633 del 9.3.2016 su licenziamento per giusta causa e sostanze stupefacenti

Cassazione civile, sezione lavoro    Sentenza  n. 4633 del 09 marzo 2016 COMMENTO  "Licenziamento per giusta causa e sostanze stupefacenti" (PDF - 8 pagine)

La detenzione, in ambito extralavorativo, di un significativo quantitativo di sostanze stupefacenti (nella specie, si trattava di 34 grammi di cocaina) a fine di spaccio è idonea ad integrare la giusta causa di licenziamento, poiché il lavoratore è tenuto non solo a fornire al datore di lavoro la prestazione richiesta ma anche a non porre in essere, fuori dall'ambito lavorativo, comportamenti tali da ledere gli interessi morali e materiali dei datore di lavoro o da comprometterne il rapporto fiduciario. Posti tali principi in via generale, spetta poi al giudice di merito apprezzare se e in che misura tale condotta extralavorativa abbia leso il vincolo fiduciario tra le parti del rapporto di lavoro.

Indice

IL CASO

IL COMMENTO

1. Licenziamento per giusta causa e sostanze stupefacenti

2. Orientamenti giurisprudenziali

IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA

Commento alla sentenza della Cassazione civile n. 4600 del 9 marzo 2016: "Il supporto informatico sconfessa l'Imprenditore che evade"

Cassazione Civile  Sentenza n.4600  del 9 Marzo 2016 COMMENTO: "Il supporto informatico sconfessa l'Imprenditore che evade" (PDF - 9 pagine)

Un supporto informatico può essere considerato documentazione extracontabile e quindi il suo contenuto, unitamente alle movimentazioni sospette sui conti correnti bancari di amministratori e soci, può costituire un indizio grave, preciso e concordante su cui fondare l’accertamento ai fini delle imposte dirette e dell’IVA per reddito d’impresa non dichiarato. E’ quanto emerge dalla sentenza 8 Marzo 2016, n. 4600, della Quinta Sezione Civile della Cassazione.

Indice

IL CASO

IL COMMENTO

1. Il valore probatorio dei documenti extracontabili: rassegna giurisprudenziale
2. La sentenza annotata

IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA

Commento alla sentenza del tribunale di Pescara sezione lavorodel 15.1.2016 in materia di "Regime di subordinazione e regime di autonomia :le differenze"

Trib. Pescara  sezione lavoro Sentenza  n. 33 del 15 gennaio 2016 (PDF- 9 pagine)

L'assoggettamento del lavoratore alle altrui direttive - che costituisce il tratto tipico della subordinazione - è riscontrabile anche quando il potere direttivo del datore di lavoro viene esercitato "de die in diem", consistendo, in tal caso, il vincolo della subordinazione nell'accettazione - vuoi espressa (mediante la formale accettazione del rapporto di lavoro subordinato), vuoi per fatti concludenti - dell'esercizio del suddetto potere direttivo di ripetuta specificazione della prestazione lavorativa richiesta in adempimento delle obbligazioni assunte dal prestatore stesso.

Indice

IL CASO

IL COMMENTO

1. Lavoro subordinato e lavoro autonomo: criteri distintivi

2. Concetto di subordinazione ed art. 2094 c.c.

Commento alla sentenza della Cassazione civile n. 4606 del 0.3.2016 in tema di agriturismi e detrazione IVA su immobili strumentali

Cassazione civile  - Sentenza n. 4606 del 9 Marzo 2016 COMMENTO: "Agriturismi e detrazione Iva su immobili strumentali" (PDF - 12 pagine)

Il diritto a detrazione può essere escluso solo per acquisti di beni e servizi non impiegati nell'attività di impresa, ovvero destinati ad attività non soggette ad IVA. Di conseguenza è legittima la detrazione dell’imposta relativa a costi di ristrutturazione per immobile avente destinazione catastale ad uso abitativo ma impiegato nell'esercizio dell'attività turistico-alberghiera, trattandosi di costi inerenti all’esercizio di un’attività di impresa.

Indice

IL CASO

IL COMMENTO

1. IMMOBILI ABITATIVI DESTINATI AD ATTIVITA’ RICETTIVA: DETRAIBILITA’ DELL’IVA SULLE SPESE DI MANUTENZIONE E RISTRUTTURAZIONE

2. LA SENTENZA ANNOTATA

IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA

Commento alla sentenza della Cassazioe lavoro n. 4494 del 8.3.2016 "Part- time senza la forma scritta si applica il contratto normale"

Cassazione  civile  - sezione lavoro - Sentenza  n. 4494 del 08 marzo 2016 COMMENTO "Part- time senza la forma scritta si applica il  contratto normale" (PDF -  8 pagine)

La nullità per vizio di forma, nella clausola di riduzione dell'orario di lavoro, non travolge integralmente il contratto, ma ne determina la qualificazione in un rapporto di lavoro normale. Ciò in conseguenza dell'inefficacia della pattuizione concernente la scelta della tipologia contrattuale speciale ed in ragione dell'applicazione della disciplina ordinaria della nullità parziale, ex art. 1419 c.c..

Indice

IL CASO

IL COMMENTO

1. Forma scritta del contratto part-time

2. Art. 5 del d.l. 726/1984 e questione di legittimità costituzionale

IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA

Commento alla ordinanza della Cassazione n. 3885 del 26.2.2016 "Redditometro: obbligo di contraddittorio e retroattività"

Cassazione civile  Ordinanza n. 3885 del 26 Febbraio 2016 COMMENTO: Redditometro: obbligo di contraddittorio e retroattività  (PDF - 10 pagine)

Allo stato attuale non esiste nell’ordinamento tributario una clausola generale che impone il contraddittorio endoprocedimentale, tanto è vero che in tema di redditometro c’è voluta una norma (art. 22 del D.L. n. 78 del 2010) che lo imponesse per gli accertamenti relativi alle annualità 2009 e successive. Tale previsione rappresenta chiaramente una disposizione di diritto transitorio che identifica la disciplina applicabile nel caso di successione nel tempo di più norme.

Indice

IL CASO

IL COMMENTO

1. IL NUOVO REDDITOMETRO E PROBLEMA DELLA SUA APPLICAZIONE RETROATTIVA

2. OBBLIGATORIETA’ DEL CONTRADDITTORIO E APPLICAZIONE RETROATTIVA: CONCLUSIONI

3. LA SENTENZA ANNOTATA

IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA

Commento alla sentenza del Tribunale di Pescara n. 39 del 19.1.2016 "Licenziamento lavoratrice in gravidanza: legittimo nella cessazione di ramo d'azienda?"

Trib. civile  di Pescara sezione lavoro -  Sentenza n. 39 del 19 gennaio 2016 -  COMMENTO:  " Licenziamento della lavoratrice in gravidanza: legittimo in caso di cessazione di ramo d'azienda?" (PDF - 6 pagine)

L'art. 54 comma 1 del D.Lgs. 151/01 prevede che le lavoratrici non possono essere licenziate dall'inizio del periodo di gravidanza fino al termine dei periodi di interdizione dal lavoro, nonché fino al compimento di un anno di età del bambino. Detto divieto è reso inoperante in alcuni specifici casi, tra i quali la "cessazione dell'attività dell'azienda".

Indice

IL CASO

IL COMMENTO

1. Gravidanza della lavoratrice e licenziamento: quando è possibile?

2. Orientamenti giurisprudenziali

IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA

Commento alla sentenza di Cassazione civile n. 4145 del 2.3. 2016: "Rimborso IVA il diritto matura con la dichiarazione"

Cassazione Civile - Sentenza n.4145  del 2  Marzo 2016  COMMENTO "Rimborso Iva, il diritto matura con la  dichiarazione"  (PDF 10 pagine)

La domanda di rimborso dell'Iva deve ritenersi presentata con la compilazione, nella dichiarazione annuale, del quadro relativo al credito, mentre la presentazione del modello di rimborso costituisce solo il presupposto per l'esigibilità del credito e, dunque, adempimento necessario solo per iniziare il procedimento di rimborso. Ne consegue che, una volta manifestata la volontà di recuperare il credito di imposta, il diritto al rimborso, pure in difetto dell'apposita ulteriore domanda, non può ritenersi assoggettato al termine biennale di decadenza di cui all'art. 21, comma 2° del D.Lgs. n. 546 del 1992 bensì al termine di prescrizione ordinaria, di cui all'art. 2946 c.c. E’ quanto emerge dalla sentenza 2 Marzo 2016, n. 4145, della Quinta Sezione Civile della Cassazione.

Indice

IL CASO

IL COMMENTO

• Rimborso Iva: i presupposti normativi
• Cessazione dell’attività
• Termine di prescrizione decennale per la richiesta del rimborso
• La sentenza annotata

IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA

Commento alla sentenza della Cassazione lavoro n. 3424 del 22.2.2016 "Sicurezza sul lavoro: misure contro le rapine in ufficio postale"

Cassazione  civile   - sezione lavoro - Sentenza n. 3424 del 22 febbraio 2016 COMMENTO "Sicurezza sul lavoro: misure contro le rapine in ufficio postale" (PDF - 8 pagine)

E’ dovere del datore di lavoro apprestare tutte le misure di sicurezza previste dalla normativa di riferimento o comunque esigibili secondo la tecnologia del momento, il che non significa che tali mezzi debbano essere certamente in grado di impedire il verificarsi di episodi criminosi a danno del dipendente (direttore dell’ufficio postale che ha subito due rapine a mano armata), bensì che gli stessi siano idonei, secondo criteri di comune esperienza, a svolgere una funzione almeno dissuasiva e, quindi, preventiva e protettiva.

Commento alla sentenza della Corte di Cassazione n. 2278 del 5 .2.2016: "Nessuna inidoneità abitativa per l'appartamento "scomodo"

Cassazione Civile  Sentenza n.2278  del 5 febbraio 2016 Commento "Nessuna inidoneità abitativa per l'appartamento "scomodo" (PDF - 8 pagine)

Ai fini della fruizione delle agevolazioni tributarie per l'acquisto della prima casa, ex art. 1, comma 2, D.L. n. 16 del 1993, il requisito della non possidenza di altro fabbricato idoneo ad abitazione, sussiste ogni qualvolta l'acquirente possieda un alloggio che non sia concretamente idoneo, per dimensioni e caratteristiche complessive, a sopperire ai bisogni abitativi suoi e della famiglia. Tuttavia, la “scomodità” per i figli, quand’anche di sesso diverso, di dover dormire nella stessa camera non equivale a inidoneità abitativa. E’ quanto emerge dalla sentenza 5 Febbraio 2016, n. 2278, della Quinta Sezione Civile della Cassazione.

Indice

IL CASO

IL COMMENTO

1. Benefici "prima casa" e inidoneità sopravvenuta dell’ alloggio
2. La sentenza annotata

IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA