Canone TV 2016 in bolletta: pronte le regole attuative La Circolare del Giorno n. 119 del 17.06.2016

Dal 1° gennaio 2016, come ormai noto, l'esistenza di un'utenza domestica per la fornitura di energia elettrica nel luogo in cui un soggetto ha la propria residenza anagrafica, fa scattare la presunzione di detenzione di un apparecchio televisivo e, quindi, fa scattare l'obbligo di pagamento del canone RAI.

Questo avverrà previo addebito dello stesso nella bolletta dell’energia elettrica, in 10 rate mensili di pari importo da gennaio a ottobre (dal 2016 il canone è stato ridotto a € 100, anziché € 113,50). In via eccezionale, quest'anno il primo addebito avverrà nella prima fattura successiva al 1° luglio 2016, in cui saranno cumulativamente addebitate tutte le rate scadute fino a tale data.

Il decreto attuativo del Ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministero dell'Economia e delle Finanze, è stato emanato il 13 maggio 2016 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 129 del giugno scorso. Il decreto definisce le modalità di addebito del canone e di riversamento all'Erario da parte delle imprese elettriche. Un prossimo provvedimento delle Entrate definirà poi le modalità di richiesta di rimborso da parte degli utenti che si saranno visti addebitare il canone TV in bolletta pur avendo presentato la dichiarazione di non detenzione.

Indice

1. La natura del canone RAI
2. Canone RAI: le novità dal 2016
3. Modalità di addebito del canone Rai
4. Modalità di riversamento all'Erario dei canoni incassati
5. Controllo dei dati
6. Rimborso del canone addebitato e non dovuto

Versamenti da Unico: proroga per chi ha studi La Circolare del Giorno n. 118 del 16.06.2016

Anche quest’anno i contribuenti interessati dagli studi di settore avranno più tempo per pagare le imposte che derivano da Unico e dal modello Irap 2016.

Dal 16.06.2016 la scadenza è slittata al 6 luglio, senza alcuna maggiorazione.

Inoltre sarà possibile rinviare ulteriormente il pagamento al 22.08.2016 con la maggiorazione dello 0,40% a titolo di interessi.

La proroga è stata prevista da un decreto del presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’Economia e delle Finanze, in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. L’annuncio è arrivato a ridosso della scadenza del 16 giugno, con il  comunicato stampa del Mef del 14 giugno 2016.

Si ricorda che resta ferma la scadenza del 16 giugno 2016 per i soggetti non interessati dagli studi di settore.

Indice

1. Proroga versamenti
2. Soggetti interessati e esclusi dalla proroga
3. Versamenti prorogati
4. Tabella riepilogativa

730/2016: proroga dell'invio al 22 luglio La Circolare del Giorno n. 117 del 15.06.2016

I Caf ed i professionisti abilitati che abbiano già effettuato, entro il termine ordinario del 7 luglio, l'invio di almeno l'80% delle dichiarazioni 730/2016, hanno tempo fino al 22 luglio per l'invio dei restanti modelli 730 dei propri assistiti.

L'estensione del termine di invio dal 7 al 22 luglio 2016 vale anche per i contribuenti che intendono provvedere direttamente all'invio del 730 precompilato attraverso l'area autenticata del sito dell'Agenzia delle Entrate.

A stabilirlo è stato il D.p.c.m. 24.05.2016, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 136 del 13.06.2016.

Indice

1. Le modalità di trasmissione del modello 730/2016
2. La proroga al 22 luglio per CAF e professionisti
3. La proroga al 22 luglio per i contribuenti che inviano direttamente
4. Soggetti esclusi dalla proroga

Maxi ammortamenti: i chiarimenti dell'Agenzia delle Entrate, parte 2

Si continua l'analisi delle caratteristiche del c.d. maxi ammortamento, introdotto dalla Legge di stabilità 2016, e già parzialmente trattato nelle sue parti generali nella circolare 115 del 14 giugno 2016.

In questa circolare si analizzeranno più in dettaglio le modalità di fruizione dell'agevolazione, con alcuni casi pratici, differenziando a seconda che si tratti di beni acquisiti in proprietà o in leasing, secondo le interpretazioni fornite dall'Agenzia delle Entrate nella circolare 23/E/2016.

Indice

1. Beni acquisiti in proprietà
2. Beni acquisiti in leasing
3. Veicoli a motore
4. Beni di costo unitario non superiore a 516,46 Euro

Maxi ammortamenti: i chiarimenti dell'Agenzia delle Entrate, parte 1 La Circolare del Giorno n. 115 del 14.06.2016

Ai fini delle imposte sui redditi (Ires ed Irpef), per i titolari di attività d'impresa o lavoro autonomo, la Legge di Stabilità consente di maggiorare il costo di acquisizione di beni strumentali nuovi del 40%, permettendo così una maggiore deduzione dei canoni di ammortamento/leasing.

La disposizione si applica ai beni strumentali nuovi, per acquisti effettuati dal 15.10.2015 al 31.12.2016.

Sono esclusi i fabbricati e le costruzioni, i beni per i quali è previsto un coefficiente di ammortamento inferiore al 6,5% e i beni elencati nell'Allegato 1 della Legge di Stabilità 2016.

In questa e in una circolare di prossima pubblicazione, si riepilogano le caratteristiche dell'agevolazione, aggiornate ai chiarimenti offerti dall'Agenzia delle Entrate con la circolare 23/E del 26.05.2016, in cui è stata data risposta alcuni importanti dubbi interpretativi in merito all'applicazione di tale agevolazione.

Indice

1. Premessa
2. Chi può usufruire dell'agevolazione
3. Soggetti esclusi
4. Beni agevolabili e beni esclusi
5. Ambito temporale dell'agevolazione
6. Acconti d'imposta
7. Effetti

Il Quadro RR di UNICO 2016 La Circolare del Giorno n. 114 del 13.06.2016

Il Quadro RR della dichiarazione dei redditi è il quadro deputato alla determinazione dei contributi previdenziali che i contribuenti devono corrispondere alle proprie casse previdenziali.

La presente Circolare guiderà nella compilazione del quadro in oggetto nel modello UNICO 2016 PF, in particolare nella Sezione I, ovvero quella relativa alla determinazione dei contributi per artigiani e commercianti.

Indice

1. Composizione del quadro
2. Sezione I – chi deve compilarla
3. Sezione I – soggetti esonerati
4. Sezione I – come si compila
5. Sezione I – come si compila il rigo rr1
6. Sezione I – come si compilano i righi rr2 e rr3
7. Sezione I – come si compila il rigo rr4
8. Esempi di compilazione del modello Unico 2016

L'adeguamento agli studi di settore La Circolare del Giorno n. 113 del 10.06.2016

I contribuenti che risultano non congrui agli studi di settore, per evitare un'azione di accertamento da parte dell'Amministrazione finanziaria, possono provvedere all'adeguamento, senza sanzioni e interessi, al ricavo/compenso puntuale di riferimento.

Sul maggior imponibile derivante dall'adeguamento devono essere versate le imposte dirette, l'IVA e l'IRAP entro il termine per il versamento a saldo delle imposte derivanti da UNICO, anche in forma rateizzata.

L'adeguamento richiede il versamento della maggiorazione del 3% calcolata sulla differenza tra i ricavi/compensi derivanti dall'applicazione degli studi di settore e ricavi/compensi annotati nelle scritture contabili se tale differenza è superiore al 10% dei ricavi/compensi contabilizzati. Anche tale maggiorazione deve essere versata, in sede di saldo delle imposte, in unica soluzione o in forma rateizzata. 

Indice

1. L'adeguamento agli studi di settore
2. L'adeguamento ai fini delle imposte sui redditi
3. L'adeguamento ai fini Irap
4. L'adeguamento ai fini Iva
5. La maggiorazione del 3%
6. Esempio

Il ricalcolo dell’ acconto 2016 La Circolare del Giorno n. 112 del 09.06.2016

Con l’avvicinarsi della scadenza per il versamento della prima rata degli acconti 2016 è necessario considerare, in caso di utilizzo del “metodo storico”, l’obbligo di rideterminazione dell’imposta di riferimento; anche quest’anno, infatti, specifiche disposizioni di legge prevedono alcuni obblighi di rideterminazione delle imposte sui redditi 2015 sulle quali commisurare gli acconti dovuti per il 2016. Con la presente Informativa si riepilogano le disposizioni ai fini del ricalcolo.

Indice

1. Premessa
2. Deduzione forfetaria per i distributori di carburante
3. Rivalutazione dei redditi dominicale e agrario
4. Locazioni oggetto di sospensione degli sfratti
5. Disciplina dei proventi derivanti dall’attività di noleggio
6. Acconto Ires e ritenute su interessi, premi e altri proventi
7. Irap agricoltura

School bonus: le modalità attuative La Circolare del Giorno n. 111 del 08.06.2016

Nell'ambito della legge sulla c.d. "Buona scuola", che ha riformato il sistema scolastico nazionale, è stato previsto un incentivo fiscale per chi effettua erogazioni liberali a favore degli istituti scolastici del sistema nazionale. Si tratta del credito d'imposta definito "school bonus", il quale, a seguito del posticipo previsto dalla Legge di Stabilità 2016, è concesso per le erogazioni liberali in denaro effettuate nel triennio 2016 - 2018.

Il bonus spetta nella misura del 65% delle erogazioni effettuate negli anni 2016 e 2017 e nella misura del 50% delle erogazioni effettuate nel 2018, calcolata su un importo massimo di erogazione liberale pari a € 100.000 per ciascuno dei tre periodi d'imposta.

Con Decreto MIUR dell'8 aprile 2016, di recente pubblicato in Gazzetta Ufficiale, sono state definite le modalità attuative del credito d'imposta.

Indice

1. La legge sulla "buona scuola" e lo "school bonus"
2. Erogazioni liberali oggetto dell'agevolazione
3. Soggetti ai quali è riconosciuto lo school bonus
4. La misura del credito d'imposta spettante
5. Caratteristiche del credito d'imposta
6. Modalità di versamento all'entrata del bilancio dello Stato delle erogazioni liberali
7. Utilizzo del credito d'imposta
8. Assegnazione delle risorse e adempimenti degli istituti scolastici beneficiari

Diritto annuale camerale 2016 entro il 16 giugno ridotto del 40% La Circolare del Giorno n. 110 del 07.06.2016

Il 16 giugno 2016 (salvo proroghe legate alle scadenze di UNICO 2016) scade il termine per il versamento del diritto annuale dovuto alla Camera di Commercio per il 2016.

In base al D.L. n. 90/2014, che ha previsto il dimezzamento graduale degli importi del diritto annuale definiti dal Decreto interministeriale 21.04.2011, dopo una prima riduzione del 35% avvenuta nel 2015 rispetto al 2014, quest'anno ci sarà una riduzione pari al 40% rispetto al 2014 (fino a raggiungere poi il 50% dal 2017). 

Con la Circolare n. 279880 del 22.12.2015, il Ministero dello Sviluppo Economico ha specificato gli importi del diritto annuale dovuto alla Camera di Commercio per il 2016.

Si ricorda che il versamento potrà avvenire anche entro il 18 luglio (il 16 cade di sabato) applicando la maggiorazione dello 0,40%.

Indice

1. Le novità 2016 relative al diritto annuale
2. Soggetti interessati
3. Soggetti esonerati
4. A chi si versa il diritto annuale
5. Importi
6. Unità locali e sedi secondarie
7. Nuove imprese iscritte nel 2016
8. Termini e modalità di versamento
9. Sanzioni
10. Quando il versamento del diritto annuale è da considerarsi comunque "tempestivo"
11. Il ravvedimento operoso del diritto annuale