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La disciplina dei licenziamenti all'epoca dell'emergenza sanitaria da Covid-19.
eBook in pdf di 119 pagine aggiornato fino al Decreto Sostegni Bis, D.L. 73/2021 e fac-simili di lettera di licenziamento e di impugnazione.
Mai come quando la crisi si fa sentire pressante, così tanto da indebolire un paese produttivo come l’Italia, ci si rende conto che forse gli strumenti normativi a disposizione non sono in grado di rispondere alle emergenze limitandone i danni.
L’ultimo decennio è sicuramente stato foriero di importanti novità in materia di disciplina del lavoro.
Ricordiamo infatti la prima, in ordine di tempo, delle quattro più recenti riforme in materia di lavoro, anche se non da tutti condivisa e in alcuni casi risultata poco adatta, è stata quella del 2012, la legge n. 92/2012 “Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita” che ha apportato significative novità in materia di disciplina di risoluzione dei contratti di lavoro.
Grazie ad essa sono stati introdotti una serie di interventi, sotto il profilo sia sostanziale che processuale, in tema di licenziamenti individuali, licenziamenti collettivi, dimissioni, risoluzione consensuale del rapporto di lavoro, ammortizzatori sociali e rito del lavoro.
Le novità introdotte dalla Riforma Fornero in materia di licenziamento ed in particolare in materia di licenziamento per giustificato motivo oggettivo, sono state rilevanti, basti pensare alla rigida procedura che il datore di lavoro è tenuto ad osservare preventivamente all’attuazione del licenziamento, oppure alla possibilità, in presenza di talune forme di riscontrata illegittimità del licenziamento, di non reintegrare il lavoratore.
Queste novità hanno inciso in misura significativa in particolare sulle risoluzioni dei rapporti di lavoro alle quali si applica l’art. 18 della legge n. 300 del 1970.
Da qui si sono susseguite una serie di normative che hanno in qualche modo aggiustato il tiro, tutte con lo scopo di ridisegnare il mercato del lavoro proprio in un momento in cui tutte le certezze si stavano perdendo, dove il tasso di disoccupazione raggiungeva i massimi storici, a confronto di alcuni paesi nella nostra Europa dove invece le assunzioni correvano e corrono velocemente.
Ecco quindi il susseguirsi della Riforma Giovannini-Letta, della legge Poletti ed infine, anche se siamo certi che non sarà sicuramente l’ultima riforma, il cosiddetto Jobs Act, il cui impianto normativo si è completato con I Decreti Legislativi che hanno consentito l’attuazione a regime della Riforma.
Se da un punto di vista strutturale e normative quindi l’ultimo decennio ha riformato radicalmente la normative in materia di disciplina del lavoro, il 2020 e 2021 sono anni segnati profondamente da un tipo diverso di emergenza, quella legata alla pandemia per Covid-19 che purtroppo evidenzierà i propri effetti nefasti anche nel futuro e di cui purtroppo anche in materia di lavoro ci si è dovuti occupare al fine di salvaguardare I diritti di entrambi le parti in gioco ovvero dei datori di lavoro e dei lavoratori dipendenti, Parti duramente colpite entrambi dall’emergenza sanitaria.
Lo spirito quindi di questo lavoro è quello di capire come la normativa sui licenziamenti si inserisca in un contesto di crisi economica e produttiva resa ancora più profonda per effetto dell’emergenza sanitaria, momento storico che chiede inevitabilmente un approccio particolare con interventi adeguati a contenere la crisi.
Analizzeremo conseguentemente quali siano le azioni più idonee da porre in atto in un’ottica di ripresa e di salvaguardia del mercato del lavoro nella sua totalità partendo dalla valutazione dell’efficacia degli attuali strumenti di ammortizzatori sociali attivabili, individuando anche laddove si riscontrassero, le criticità degli stessi e conseguentemente le nuove misure sperimentali o strutturali da adottare nel futuro.
Premessa
1. I motivi che portano all’estinzione del rapporto di lavoro per licenziamento
1.1 Licenziamento per giusta causa
1.2 Licenziamento per giustificato motivo
1.2.1 Il giustificato motivo soggettivo
1.2.2 Giustificato motivo oggettivo
2. Licenziamenti individuali e licenziamenti collettivi
3. La riforma Jobs Act
3.1 I Decreti Attuativi
3.2 Gli Ammortizzatori Sociali
3.2.1 Naspi - La Nuova Assicurazione Sociale per l’impiego
3.2.2 Dis-Coll
3.2.3 Asdi- Il Nuovo Assegno di Disoccupazione (Titolo III, art. 16)
4. Licenziamento post Jobs Ac
4.1 La procedura dei licenziamenti
4.2 La tutela reale e la tutela obbligatoria
4.2.1 La tutela reale
4.2.2 La tutela obbligatoria
4.4 I licenziamenti
4.4.1 Licenziamento discriminatorio
4.4.2 Licenziamento disciplinare
4.4.3 Giustificato motivo oggettivo
4.4.4 Per motivi di salute
4.4.5 Licenziamenti con vizi di forma
4.4.6 I licenziamenti collettivi per riduzione di personale
4.4.7 La revoca del licenziamento
4.4.8 Il rito speciale di impugnazione dei licenziamenti
4.4.9 Jobs Act – articolo 18 e dipendenti pubblici
4.4.10 La nuova conciliazione volontaria
4.4.11 Il contratto di lavoro a tempo indeterminato e a tutele crescenti
5. Il ticket licenziamento
6. Il licenziamento all'epoca del Covid-19
7. Lo sblocco dei divieti
8. Le raccomandazioni di primavera della Commissione Europea del 02.06.2021
9. Covid-19: situazioni particolari
10. Le conseguenze in caso di licenziamento illegittimo Covid-19 9
Appendice
FAC SIMILE LETTERA DI LICENZIAMENTO PER MOTIVI OGGETTIVI
FAC SIMILE LETTERA DI LICENZIAMENTO PER GIUSTA CAUSA
FAC SIMILE LETTERA DI IMPUGNAZIONE DI LICENZIAMENTO
FAC SIMILE RICORSO PER IMPUGNATURA DI LICENZIAMENTO
Questo testo, eBook in pdf di 48 pagine, intende illustrare in maniera molto pratica e operativa gli elementi per una corretta valutazione del rischio di impresa in agricoltura attraverso la conoscenza delle peculiarità della gestione contabile e di bilancio in questo settore.
I contenuti del testo:
L’impresa agricola, infatti per sua natura è condizionata da una serie di fattori extra aziendali che portano a rischi e a crisi ricorrenti. Inoltre la contabilizzazione classica mal si adatta alla gestione delle attività biologiche quali sono quelle che fondano l’attività agraria.
A questo fine vengono inquadrati inizialmente i fondamenti dell’impresa agricola dal punto di vista civilistico e fiscale, anche alla luce della recente Riforma, e vengono poi analizzati i vari elementi del bilancio dell’impresa agricola estremamente peculiari e caratteristici, sempre nell’ottica del risk management anche ai fini del credito.
Un ampio spazio è dedicato al principio contabile IAS 41 e al concetto cardine del fair value per la rappresentazione e valutazione del capitale agrario. La trattazione è completata dall’illustrazione di un caso pratico di conferimento di azienda agricola.
1. L’inquadramento civilistico e fiscale dell’impresa agricola: brevi cenni
1.1 L’inquadramento civilistico dell’impresa agricola
1.2 Il nuovo articolo 2135 del codice civile
1.3 Le attività e la figura dell’imprenditore agricolo “post-riforma”
1.4 Le attività connesse di manipolazione e trasformazione
1.4.1 Soggetti che possono applicare il regime forfetario
1.4.2 Produzione di Beni
1.4.3 Attività di servizi
2. Valutazione dell’impresa agricola da parte del sistema creditizio
2.1 Utilizzo di forme di finanziamento a medio e lungo termine
2.2 I fattori di rischio tipici gravanti sulla combinazione produttiva agricola
2.3 Le problematiche rappresentative e valutative delle attività agricole derivanti dalle disposizioni civilistiche
2.4 Struttura dello stato patrimoniale e del conto economico
3. Il bilancio della ditta individuale
3.1 I Principi contabili
3.2 Gli asset biologici dell’impresa
3.3 L’applicazione del fair value nello IAS 41
3.4 Rappresentazione e valutazione dei beni agricoli
3.5 La contabilizzazione delle attività biologiche “fruttifere”
3.6 Prodotti agricoli, altri beni, diritti e aiuti governativi
3.7 Alcune voci specifiche di bilancio: Contributi ed altri oneri
3.8 Valutazione del complesso aziendale conferito
3.9 Il conferimento d’azienda agricola
4. Trattamento fiscale delle piante officinali
4.1 Evoluzione normativa
4.2 Aspetti civilistici e fiscali
4.3 IVA: composizione di cesti contenenti diverse piantine
Bibliografia
Breve panoramica della disciplina comunitaria e nazionale di riferimento dell'imposta sul valore aggiunto nell'e-commerce, con un attenzione particolare alle principali criticità già evidenziate dagli interpreti e sulle possibili soluzioni operative. eBook in pdf di 113 pagine.
Aggiornato con tutte le novità in vigore dal 1° luglio 2021
Nell’ultimo ventennio abbiamo assistito ad una crescita esponenziale delle nuove tecnologie Internet1 che ha contribuito a rimodulare l’economia globale favorendo la nascita e la diffusione di una nuova forma di commercio: il commercio elettronico (o e-commerce).
L’e-commerce si è evoluto negli anni, in sintonia con lo sviluppo del Web, passando da semplice supporto tecnologico, o meglio longa manus, delle transazioni commerciali, attraverso l’invio elettronico di ordini e fatture, alla versione attuale di un vero e proprio mercato virtuale.
Tale fenomeno si inquadra nel più generale contesto della new economy, ossia di quel mercato che utilizza le alte tecnologie o che da esse viene alimentato, tale per cui la trasformazione di attività economiche avviene in conseguenza della capacità delle tecnologie digitali di rendere meno cari e più facili l’accesso, l’elaborazione e l’archiviazione delle informazioni.
Una delle caratteristiche distintive del commercio elettronico è quella di consentire lo svolgimento di operazioni prescindendo da elementi materiali, come il bene ceduto o il luogo di svolgimento dell’attività, che, nelle forme di commercio “tradizionale”, collegano/ricollegano una transazione ad un determinato territorio.
Questo aspetto che si può definire come “dematerializzazione e delocalizzazione” ha rappresentato (rectius rappresenta) l’elemento potenzialmente in grado di rendere inapplicabili i tradizionali criteri di tassazione previsti dagli ordinamenti a livello internazionale e nazionale.
Gli organi comunitari, come meglio si esporrà nel prosieguo, hanno cominciato ben presto ad occuparsi di Internet e di commercio elettronico, elaborando documenti ed emanando una serie di comunicazioni e programmi, con l’obiettivo di adeguare le novità tecniche del commercio elettronico nei meccanismi di un mercato unico e globale.
Nel presente elaborato verranno partitamente analizzate le implicazioni di natura fiscale e tributaria.
In particolare, l’e-book vuole rappresentare un primo approccio alla tematica dei profili fiscali dell’e-commerce e, in questo senso, come si potrà notare attraverso la lettura dello stesso, ben è risaltata la riduttività della definizione stessa di commercio elettronico, quale tipologia di transazioni volte allo scambio di beni o servizi attraverso una rete elettronica, rispetto al complesso processo determinato dallo sviluppo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, che hanno modificato e migliorato i processi produttivi, innovando l’economia nei principali settori.
Come vedremo, l’indagine comunitaria sull’argomento, peraltro, ha confermato che le imprese digitali hanno la capacità di mantenere un certo livello di attività a prescindere dalla presenza di una stabile organizzazione in un paese, intrattenendo relazioni con i consumatori e gli utenti attraverso siti web o altri strumenti digitali; anche quando tali imprese stabiliscono una stabile organizzazione in una giurisdizione, le opportunità offerte dalla tecnologia facilitano l’adozione di strutture idonee a minimizzarne la presenza tassabile in un paese, attraverso una allocazione delle funzioni, dei rischi e delle attività che non riflette la sostanza economica delle operazioni svolte.
Nel testo viene soprattutto affrontato il tema dell’Imposta sul valore aggiunto per le operazioni di commercio elettronico con un focus particolare per le novità introdotte a partire dal gennaio 2015, posto che in tale ambito è di prioritaria importanza individuare i presupposti impositivi ai fini Iva con la consapevolezza, tuttavia, dell’assoluta peculiarità degli aspetti relativi alle cessioni e acquisizioni telematiche rispetto a quelle compiute attraverso l’economia tradizionale.
Tutto questo deve essere poi coniugato con quanto evidenziato dal Consiglio UE in tema di nuove regole di semplificazione degli adempimenti Iva nel settore del commercio elettronico.
Il pacchetto IVA e-commerce che entrerà in vigore dal 1° luglio 2021, come vedremo nella parte finale e conclusiva del presente lavoro, cambia le soglie di franchigia per le importazioni di beni di basso valore da Paesi terzi e le modalità per effettuare la dichiarazione in dogana. Mentre viene abolita la soglia di esenzione dall’IVA, pari a 22 euro per l’Italia, rimangono invariate l’esenzione daziaria e le esclusioni per alcune categorie di prodotti. Viene inoltre previsto un regime semplificato di importazione IOSS, che ha un impatto diretto per gli operatori economici (fornitori/marketplace), in termini di procedure di sdoganamento e modalità di pagamento dell’IVA e vantaggi per i destinatari delle spedizioni, che pagano l’IVA dovuta direttamente all’atto dell’acquisto del bene, con maggior trasparenza e certezza del prezzo finale dell’acquisto on-line.
Ed inoltre, l’abolizione della soglia di 22 euro per l’esenzione dall’IVA all’importazione prevista nel pacchetto IVA e-commerce è la modifica con il maggiore impatto sugli adempimenti doganali per gli operatori economici e per i cittadini che effettuano acquisti tramite i canali di e-commerce. Come risultato di ciò, dal 1° luglio 2021 tutti i beni importati nell'UE, indipendentemente dal loro valore, saranno soggetti a IVA. Resta invece invariata la soglia di esenzione dal pagamento dei dazi all’importazione per spedizioni di valore intrinseco fino a 150 euro, definite anche spedizioni di basso valore.
Introduzione
1. Gli aspetti generali del commercio elettronico
1.1 Premessa. Le definizioni e le classificazioni (nazionali e comunitarie)
1.1.1 Profilo oggettivo
1.1.2 Profilo soggettivo
1.2 Il commercio elettronico in Italia. Genesi della normativa di riferimento
2. L’IVA nel commercio elettronico
2.1 La normativa e-commerce in aderenza ai presupposti vigenti in materia di imposta sul valore aggiunto
2.2 I (crescenti e diffusi) fenomeni di evasione e frode Iva nell’e-commerce
2.3 Il Mini One Stop Shop (c.d. MOSS)
2.3.1. Le modalità di applicazione
2.4 Tavole di sintesi
2.4.1 L’Iva nell’e-commerce indiretto. Inquadramento e adempimenti contabili
2.4.2 L’Iva nell’e-commerce diretto. Inquadramento e adempimenti contabili
2.4.3 Moss («Mini One Stop Shop»)
2.4.3.1 M.O.S.S. regime UE 45
2.4.3.2 M.O.S.S. regime EXTRAUE
2.4.3.3 Esclusioni
2.4.3.4 Dichiarazione e versamenti
2.4.3.5 Aliquote Iva
2.4.3.6 Le piattaforme digitali
2.4.3.7 Riepilogo commercio elettronico diretto
2.4.3.8 Riepilogo commercio elettronico indiretto
3. La Stabile organizzazione (S.O.): genesi e profili generali
3.1 Stabile organizzazione materiale
3.2 Stabile organizzazione personale
3.3 La Stabile organizzazione (S.O.) nel commercio elettronico
3.3.1 Web site, Server, ISP
3.3.2 Le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2018
3.3.3 La Stabile organizzazione nel comparto Iva. Brevi riflessioni
3.3.4 Le ultime indicazioni della Cassazione in tema di configurazione di S.O. in caso di sede delle riunioni in Italia
3.3.5 Tavola
3.3.6 Tavole di sintesi
4. E-commerce e General Data Protection Regulation (GDPR): il nuovo Regolamento europeo per la protezione dei dati
4.1 La figura del DPO – Data Protection Officer – e ulteriori adempimenti in tema di privacy
4.2 Direttiva NIS - Network and Information Security: il decreto legislativo di recepimento 18 maggio 2018, n. 65
5. Implementazioni in tema di servizi digitali
5.1 Modifiche nel perimetro della territorialità
5.2 l’allargamento delle maglie del MOSS
5.3 Novità in punto di trasmissione telematica dei corrispettivi e comunicazione delle vendite
5.4 La responsabilità dei marketplaces
6. Recenti novità in tema di servizi digitali (i regimi OSS/IOSS)
6.1 La fase di pre-registrazione ai regimi IVA OSS/IOSS sul sito dell’Agenzia delle Entrate
6.2 Schematizzazione delle novità emergenti
Manuale operativo in pdf di 82 pagine sulla gestione della Start up e la realizzazione del primo fatturato, che si rivolge direttamente agli imprenditori e professionisti dell’innovazione.
Dalla selezione del team alla strategia fiscale nelle start-up:
Il presente eBook rappresenta il secondo volume della collana "Percorso Startup", la prima uscita dedicata alla fase seed puoi acquistarla direttamente al seguente link: "Guida operativa alla creazione della Start up"
1. La selezione del team
1.1 Da semplice team ad azienda strutturata
1.2 La struttura organizzativa
1.3 Le skills appropriate
1.4 Il sizing opportunamente bilanciato
1.5 Il modello operativo coerente con la mission
1.6 I processi / procedure chiaramente definiti
2. I piani di incentivazione
2.1 Assegnazione di stock option
2.2 Gli strumenti finanziari partecipativi
2.3 Esempi di clausole contenute nei regolamenti dei piani di incentivazione
3. La creazione di un team e le forme di collaborazione
3.1 Le deroghe al diritto del lavoro
3.1.1 Le assunzioni a tempo indeterminato di personale altamente qualificato
3.1.2 Le assunzioni a tempo determinato
3.1.3 La composizione della retribuzione
4. L’assegnazione di strumenti finanziari a prestatori di opere e servizi: il c.d. Work for Equity
5. L’importanza dei contratti nella tua start-up
5.1 Premessa
5.2 Ma cosa è un contratto?
5.2.1 Elementi accessori del contratto
5.2.2 Il recesso secondo il Codice civile
5.2.3 La risoluzione del contratto
5.2.4 L’importanza delle clausole penali per la predeterminazione del danno
5.2.5 Cos’è la manleva
5.3 Diritto di esclusiva
5.4 Patto di non concorrenza
5.5 Accordo di distribuzione
5.6 Accordo di riservatezza
6. La fiscalità d’impresa
6.1 Introduzione
6.2 La strategia fiscale nelle start-up
6.3 L’esonero da diritti camerali e di bollo
6.4 La proroga dello status di start-up innovativa
6.5 Il credito d’imposta ricerca e sviluppo
6.6 Ricerca e sviluppo
6.7 Innovazione tecnologica
6.8 Innovazione Digitale 4.0
6.9 Obblighi documentali
6.10 I contratti extra-muros
6.11 Incentivi all’investimento nel capitale di start-up innovative
6.12 La proroga del termine per la copertura delle perdite
6.13 Work for equity: il regime dell'Iva
6.14 La fattura
6.15 Maggiore facilità nella compensazione iva
6.16 Fail fast
6.17 Deroga alla disciplina sulle società di comodo
Manuale pratico in pdf di 81 pagine, sul nuovo sovraindebitamento previsto dalla Legge 3/2012 alla luce delle modifiche apportate dalla Legge 137/2020.
Semplificazioni in materia di accesso alle procedure di sovraindebitamento per le imprese e i consumatori.
Le novità in vigore dal 25 dicembre 2020
La Legge 18 dicembre 2020 n. 176 ha apportato importanti modifiche alla Legge 27 gennaio 2012 n. 3 con l’intento di favorire l’accesso alle procedure da sovraindebitamento in considerazione che l’attuale fase pandemica porterà inevitabilmente ad aumentare i soggetti interessati all’accordo, o al piano del consumatore o alla procedura di liquidazione dei beni.
Sono stati istituiti anche nuovi istituti giuridici che sono presenti nel nuovo CCII, quali le procedure familiari, l’esdebitazione del debitore incapiente che non ha nulla da offrire ai suoi creditori, la valutazione del merito creditizio in occasione dell’accesso a prestiti sia per la procedura di accordo che quella del piano del consumatore, la tanto attesa falcidia del debito per iva e ritenute, la tutela rinforzata sull’abitazione principale o sui beni strumentali in caso di continuità aziendale, le modifiche ai contratti di finanziamento con cessione del quinto, gli effetti sui soci che nelle società sono illimitatamente responsabili, l’omologa in caso di mancata adesione dell’amministrazione finanziaria.
Altre novità minori riguardano i contenuti delle relazioni particolareggiate, i termini di comunicazione ai creditori istituzionali, le azioni che può compiere il liquidatore dei beni nella procedura liquidatoria.
Le novità sono in vigore dal 25 dicembre 2020 e si applicano a tutte le procedure pendenti;
per il 1° settembre 2021 è previsto l’entrata in vigore del CCII, salvo ulteriori rinvii.
L’e-book evidenzia tutte le novità attraverso l’analisi in particolare della procedura dell’accordo, del piano del consumatore, della liquidazione dei beni individuando per ogni procedura i compiti del debitore, del gestore della crisi, del giudice.
Le novità riguardano:
Trovano trattazione anche l’esdebitazione secondo la vecchia Legge 3/2012, le sanzioni applicabili al debitore e all’OCC e la costituzione ed il funzionamento degli OCC.
Nell’ultima parte vengono trattati gli effetti della pandemia sulle varie procedure da sovraindebitamento.
Premessa
1. Definizione di sovraindebitamento
1.1 La definizione di sovraindebitamento secondo la Legge 3/2012
2. Soggetti ammessi
2.1 I soggetti ammessi ai sensi della Legge 3/2012
2.2 Il consumatore fideiussore
3. Procedure familiari
4. Proposta del debitore
4.1 La falcidia del debito iva
4.2 L'inammissibilità
4.3 Gli effetti sui soci illimitatamente responsabili
4.4 La modifica al contenuto del piano del consumatore per i contratti di finanziamento con cessione del quinto
4.5 La tutela rinforzata dell’abitazione principale
4.6 La tutela rinforzata sui beni strumentali in caso di continuità aziendale
4.7 Il termine per le comunicazioni ai creditori istituzionali
5. Deposito e contenuto della proposta
6. Contenuti delle relazioni particolareggiate
7. Accordo di composizione della crisi
7.1 La procedura di accordo
7.2 La fase iniziale
7.3 La formazione della proposta
7.4 I contenuti della relazione particolareggiata nell’ accordo di composizione
7.5 Il procedimento
7.6 Il raggiungimento dell’accordo
7.7 L’omologazione dell’accordo
7.8 Il merito creditizio nell’accordo
7.9 L’omologa dell’accordo in mancanza di adesione dell’Amministrazione Finanziaria
7.10 L’esecuzione dell’accordo
7.11 L’impugnazione e la risoluzione dell’accordo
8. Il piano del consumatore
8.1 La procedura di piano del consumatore
8.2 Il procedimento
8.3 Il merito creditizio nel piano del consumatore
8.4 La relazione particolareggiata nel piano del consumatore
8.5 Gli effetti dell’omologa
8.6 L’esecuzione del piano del consumatore
8.7 La revoca e la cessazione degli effetti dell’omologazione del piano del consumatore
9. Liquidazione del patrimonio
9.1 La procedura di liquidazione dei beni
9.2 La conversione della procedura di composizione in liquidazione
9.3 Il decreto di apertura della liquidazione
9.4 L’inventario e l’elenco dei creditori-adempimenti del liquidatore
9.5 La domanda di partecipazione alla liquidazione
9.6 La formazione del passivo
9.7 La liquidazione
9.8 Le azioni del liquidatore
10. L’esdebitazione
10.1 L’esdebitazione secondo l’art. 14-terdecies
10.2 L’esdebitazione secondo l’art. 14-quaterdecies - Debitore incapiente
11. Sanzioni
11.1 Le sanzioni per il debitore
11.2 Le sanzioni per l’OCC
12. Gli organismi di composizione della crisi (OCC)
12.1 La costituzione ed il funzionamento degli OCC
12.2 I compiti e le funzioni del Gestore della crisi
12.3 Il professionista delegato
12.4 I compensi
12.5 La formazione
13. Entrata in vigore
14. Provvedimenti in materia nel periodo di emergenza economica da covid-19
14.1 Accordo di composizione e piano del consumatore
14.2 Liquidazione del patrimonio
Riferimenti normativi
eBook in pdf di 70 pagine sull'Esterometro 2021, la comunicazione delle operazioni transfrontaliere
nel rispetto delle nuove specifiche tecniche 2021 (versione 1.6.2).
Il 2021 sembra essere l’ultimo anno per l’esterometro. In base alle previsioni della Legge di bilancio 2021 (articolo 1, comma 1103, Legge 178/2020) verrà introdotto, a decorrere dal 1° gennaio 2022, l’obbligo della fatturazione elettronica anche per le operazioni effettuate (acquisti e vendite) con controparti estere. Ad oggi i contribuenti continuano a poter scegliere, facoltativamente, se presentare telematicamente l’esterometro o avvalersi della fatturazione elettronica estera.
In altri termini, fino al 31 dicembre 2021, tutti i soggetti passivi IVA che effettuano operazioni nei confronti di soggetti non residenti devono continuare a trasmettere, con cadenza trimestrale, i dati delle fatture ricevute ed emesse da e verso controparti comunitarie ed extra-comunitarie, salvo opzione per l’e-fattura.
La prima scadenza trimestrale per l’anno 2021 è fissata per il 30 aprile 2021, riferita alle fatture emesse datate gennaio/febbraio/marzo 2021 e le fatture ricevute (registrate) nel trimestre gennaio-marzo 2021. Per il II, III e IV trimestre, la comunicazione va trasmessa entro la fine del mese successivo al trimestre di riferimento (31 luglio, 31 ottobre, 31 gennaio).
Si propone un riepilogo dell’adempimento, analizzando le ipotesi di esonero - come, ad esempio, la possibilità di trasmettere i dati al Sistema di Interscambio – con un’analisi normativa accostata ai diversi casi pratici di compilazione.
Le casistiche proposte descrivono il corretto trattamento IVA delle operazioni e la rispettiva compilazione della comunicazione delle operazioni transfrontaliere, attenendosi alle nuove specifiche tecniche di trasmissione aggiornate al 23 novembre 2020 (versione 1.6.2 – Allegato A) ed alla guida alla compilazione delle fatture e dell’esterometro dell’Agenzia delle entrate (versione 1.3 del 18 dicembre 2020).
L’intento degli autori è di fornire una guida all’adempimento, per il quale non è stato mai pubblicato un modello ministeriale.
1. Inquadramento normativo
1.1 Quadro di sintesi
1.2 Soggetti esclusi dall’adempimento
1.3 Contenuto informativo
1.3.1 Tabella di raccordo operazione IVA: esterometro o fattura elettronica
1.4 Stati esclusi dal territorio comunitario ai fini IVA
1.4.1 Esempi Stati comunitari ai fini IVA e ai fini doganali
1.5 Intrastat ed esterometro: due strade parallele
1.6 Raccordo con gli altri adempimenti IVA: dichiarazione annuale IVA e LIPE precompilati
2. Casi pratici
2.1 Cessioni di beni verso l’estero
2.1.1 Cessioni intracomunitarie di beni
2.1.2 Cessioni intracomunitarie di beni con spese accessorie
2.1.3 Triangolazione nazionale – IT cede i beni a IT1 e consegna per suo conto in UE
2.1.4 Cessione extra-comunitaria di beni
2.1.5 Cessione di beni a San Marino
2.1.6 Cessioni di beni verso un cliente privato non residente
2.1.7 Cessione di beni a soggetto non stabilito identificato in Italia
2.1.8 Triangolazione nazionale – IT cede i beni a IT1 e consegna per suo conto in extra-UE
2.1.9 Triangolazione estera – IT acquista i beni da extra-UE e chiede la consegna per suo conto in extra-UE1
2.2 Acquisto di beni da fornitori esteri
2.2.1 Acquisti intracomunitari di beni
2.2.2 Acquisti di beni da fornitore estero con rappresentante fiscale o identificazione diretta italiana
2.3 Prestazioni di servizi rese a clienti esteri
2.3.1 Prestazioni di servizi rese a committenti UE
2.3.2 Prestazioni di servizi rese a committente extra-UE
2.3.3 Servizi resi a clienti di Livigno e Campione d’Italia
2.3.4 Prestazioni di servizi rese a committente privato non residente
2.4 Prestazioni di servizi ricevute da soggetti esteri
2.4.1 Acquisti di servizi intracomunitari generici
2.4.2 Acquisti di servizi intracomunitari da “piccole imprese”
2.4.3 Acquisti di servizi intracomunitari in deroga
2.4.4 Acquisti di servizi extracomunitari generici
2.4.5 Provvigioni da agenti extracomunitari
2.4.6 Acquisto volo aereo internazionale con fattura emessa da compagnia extra-Ue
3. Segnalazioni di errore
4. Sanzioni
Il testo mira ad analizzare gli aspetti civilistici, fiscali ed il funzionamento dello strumento del Crowdfunding, con l’obiettivo di costituire un valido sussidio sia per quanti volessero presentare un progetto, sia per potenziali investitori che invece desiderano meglio approfondire l’argomento.
Analisi, casi operativi, aspetti legali, tributari e suggerimenti per una campagna di successo. L'eBook in pdf di 255 pagine è aggiornato con:
Un apposito capitolo è dedicato alla fase di programmazione ed attuazione di una Campagna di Crowdfunding basata sull’analisi di numerosi casi di successo in Italia ed all’estero.
Verranno forniti suggerimenti pratici ed operativi, nonché un’illustrazione degli strumenti e risorse online più utili per lanciare efficacemente la raccolta fondi.
Si partirà da un’analisi del fenomeno, con l’illustrazione di casi operativi, successivamente si illustreranno le diverse forme di Crowdfunding, e le piattaforme più diffuse, analizzandone le caratteristiche peculiari.
Un apposito capitolo illustrerà l’attuale quadro normativo che è stato oggetto nel 2019 di importanti modifiche specie alla disciplina dell’Equity Crowdfunding. Essendo il Crowdfunding uno strumento altamente innovativo, non sempre vi sono specifiche disposizioni tributarie che lo regolamentano, pertanto, a tali problematiche ed alle agevolazioni fiscali fruibili sarà dedicato un apposito approfondimento. L’ultimo capitolo presenterà dei suggerimenti operativi per impostare con successo la propria campagna.
La stessa può suddividersi in una fase pre-lancio ed una fase di lancio, per ognuna vi sono delle attività da svolgere per raggiungere gli obiettivi di raccolta prefissati. Si fornirà uno schema che illustra per ogni fase i compiti da portare a termine, illustrandone successivamente i principali.
Sintesi
Premessa
Premessa all’edizione del 2021
1. Il Crowdfunding
1.1 Il Crowdfunding
1.2 La diffusione del Crowdfunding in Italia
1.2.1 La diffusione del Crowdfunding in Italia
1.2.2 Prospettive future del Crowdfunding
1.2.3 Il Crowdfunding al tempo del Covid-19
1.2.4 Chance di successo di un’operazione di Crowdfunding
1.2.5 La Matematica del Crowdfunding – Le catene di Markov quale modello esplicativo della dinamica di diffusione della campagna
1.3 Le diverse tipologie di Crowdfunding: 4 casi concreti
1.3.1 Donation/Reward based Crowdfunding
1.3.2 Peer to Peer Crowdfunding (Social Lending)
1.3.3 Equity Crowdfunding
1.3.4 Forme Ibride di Crowdfunding
1.3.5 Il ruolo delle Call nel Crowdfunding
2. Le piattaforme di Crowdfunding – peculiarità e criteri di scelta
2.1 Le piattaforme di Crowdfunding a livello mondiale
2.1.1 Kickstarter, Usa. (www.kickstarter.com)
2.1.2. Indiegogo, Usa (http://www.indiegogo.com)
2.1.3 Crowdfunder, Usa. (www.crowdfunder.com)
2.1.4 RocketHub, Usa. (www.rockethub.com)
2.1.5 CircleUp, Usa. (www.circleup.com)
2.1.6 FundedByMe, Svezia. (www.fundedbyme.com)
2.1.7 Ulule, Francia. (www.ulule.com)
2.1.8 Symbid, Olanda. (www.symbid.com)
2.1.9 GoFundMe, Usa. (www.gofundme.com)
2.1.10 Patreon, Usa. (www.patreon.com)
2.1.11 Seedrs, Uk. (www.seeder.com)
2.2 Le piattaforme di Crowdfunding italiane
2.2.1 Derev, Italia. (http://www.derev.com)
2.2.2 Produzioni dal Basso, Italia. (http://www.produzionidalbasso.com)
2.2.3 Kapipal, Italia. (http://www.kapipal.comw)
2.2.4 Mamacrowd by SiamoSoci S.r.l., Italia. (http://www.mamacrowd.com)
2.2.5 Starteed, Italia. (http://www.starteed.com)
2.3 Considerazioni sulla scelta della Piattaforma
2.3.1 Come Kickstarter sceglie i progetti migliori – la forza dell’algoritmo.
2.4 Considerazioni sulla sostenibilità economica delle piattaforme
3. Quadro Normativo del Crowdfunding
3.1 Introduzione
3.2 Cenni sulla Normativa Usa – Il JOBS Act
3.3 Il quadro normativo europeo attuale – Il Regolamento UE 2020/1503
3.3.1 Breve analisi del Regolamento UE 2020 n. 1503 del 7 ottobre 2020
3.4 Le diverse regolamentazioni dei singoli stati membri della UE
3.4.1 Regno Unito
3.4.2 Francia
3.4.3 Spagna
3.4.4 Germania
3.4.5 Olanda
3.5 Il Quadro Normativo in Italia
3.5.1 Gli art. 50 quinquies e 100 ter del TUF ed i Regolamenti Attuativi
3.5.2 Le modifiche normative apportate dal Regolamento Consob n. 21110/2019
3.5.3 La tutela degli investitori – le deroghe alla MIFID 2
3.5.4 La normativa applicabile alle altre tipologie di Crowdfunding
4. Profili Fiscali del Crowdfunding
4.1 Premessa Metodologica
4.2 il trattamento fiscale del Reward-based Crowdfunding
4.2.1 L’imposizione tributaria diretta ed indiretta
4.2.2 Agevolazioni fiscali ammissibili
4.3 Agevolazioni fiscali e Profili tributari dell’Equity-Crowdfunding
4.3.1 Detrazione fiscale del 30% sull’investimento valida ai fini IRPEF e/o IRES
4.3.2 La nuova agevolazione tributaria del 50% introdotta dal “Decreto Rilancio”
4.3.3 Profili tributari relativi all’IVA ed alle Imposte dirette
5. Il Crowdfunding di Successo - Suggerimenti
5.1 Introduzione
5.2 Realizzare una Campagna di Crowdfunding
5.2.1 L’applicazione Trello.com
5.2.2 Studio di Prefattibilità
5.2.3 Apertura di un conto di e-mail marketing e gestione del marketing,
5.2.4 Costruire una rete di “Influencer” che supportino il progetto
5.2.5 Foto e Video
5.2.6 Strutturare una campagna di E-mail Marketing
5.2.7 Creare la Landing Page ed i profili social
5.2.8 Come strutturare tatticamente i Reward della Campagna
5.2.9 Il Lancio e le attività successive
Appendice Normativa:
Modelli
Il presente manuale, pdf di 272 pagine, vuole essere un compendio di consultazione per tutte quelle problematiche di tipo tecnico inerenti l’IVA.
Il presente manuale vuole essere un compendio di consultazione per tutte quelle problematiche di tipo tecnico inerenti l’IVA.
In questi ultimi anni, in particolare a partire dal luglio 2018, il campo di applicazione dell’IVA è stato fortemente modificato non tanto dal punto di vista concettuale, quanto dal punto di vista burocratico, da quella che è stata definita “una rivoluzione copernicana”. Stiamo parlando dell’introduzione della fattura elettronica.
Avremo modo di esporre in maniera dettagliata i tratti di tale nuova introduzione, che sotto certi versi ha indotto, a volte, a dover modificare il modo di concepire l’Imposta sul Valore Aggiunto, per ora ci vogliamo focalizzare sugli aspetti generali e di base di imposizione del tributo.
L’IVA riguarda tre soggetti:
Il fornitore deve addebitare al cliente il tributo, proporzionale al corrispettivo contrattuale, e a sua volta deve versarlo all’erario (IVA sulle vendite), al netto del tributo da lui stesso corrisposto ai propri fornitori (IVA sugli acquisti). L’IVA corrisposta ai fornitori di beni e servizi acquistati nell’esercizio di imprese, arti o professioni, può infatti essere detratta dall’IVA sulle operazioni attive, col diritto al rimborso di eventuali eccedenze.
In questo modo l’IVA colpisce il consumo finale, mostrandosi invece neutrale nei passaggi intermedi di beni e servizi tra produttori, commercianti e professionisti.
Premessa.
SEZIONE I - LE OPERAZIONI INTERNE.
1. Aspetti comuni a tutte le operazioni IVA.
1.1 Requisiti formali delle operazioni IVA.
1.2 Requisito oggettivo.
1.3 Requisito territoriale – principio di destinazione.
1.4 Requisito soggettivo.
2. Le operazioni imponibili
2.1 Le cessioni di beni
2.1.1 Le cessioni assimilate.
2.2 Operazioni non considerate come cessioni di beni
2.3 Le prestazioni di servizi
2.4 Le operazioni assimilate alle prestazioni di servizio.
2.5 Le prestazioni gratuite.
2.6 Le operazioni non considerate prestazioni di servizi
3. Operazioni fuori campo IVA.
3.1 La mancanza del requisito soggettivo ed oggettivo.
3.2 Operazioni non considerate cessioni di beni
3.3 Casi risolti dalla prassi
3.4 Le operazioni ex art. 15 escluse dalla base imponibile.
4. Le operazioni esenti
4.1 aspetti generali delle operazioni esenti
4.1.1 Le operazioni finanziarie [art. 10, comma 1, nn. 1), 2)]
4.1.2 I gruppi bancari ed assicurativi che svolgono attività esenti
4.1.3 Le operazioni assicurative.
4.1.4 Le operazioni in valuta estera [art. 10, n. 3), d.P.R. 633/1972]
4.1.5 Le operazioni relative a quote ed azioni sociali [art. 10, n. 4), d.P.R. 633/1972]
4.1.6 La riscossione dei tributi [art. 10, n. 5), d.P.R. 633/1972]
4.1.7 I giochi e le scommesse.
4.1.8 Le operazioni di mandato relative a operazioni ex art. 10, da 1) a 7) [art. 10, n. 9), d.P.R. 633/1972]
4.1.9 Locazioni e cessioni di immobili [art. 10, nn. 8), 8-bis), 8-ter), d.P.R. 633/1972]
4.1.10 Le cessioni di oro da investimento [art. 10, n. 11), d.P.R. 633/1972.
4.1.11 Le operazioni benefiche [art. 10, n. 12), d.P.R. 633/1972.
4.1.12 Le cessioni a popolazioni colpite da calamità naturali [art. 10, n. 13), d.P.R. 633/1972]
4.1.13 I trasporti urbani [art. 10, n. 14), d.P.R. 633/1972]
4.1.14 I trasporti di malati e feriti [art. 10, n. 15), d.P.R. 633/1972]
4.1.15 I servizi postali [art. 10, n. 16), d.P.R. 633/1972]
4.1.16 Le prestazioni sanitarie rese dai professionisti [art. 10, n. 18), d.P.R. 633/1972]
4.1.17 Le prestazioni sanitarie rese da ospedali, cliniche ecc. [art. 10, n. 19), d.P.R. 633/1972]
4.1.18 Le prestazioni educative e didattiche [art. 10, n. 20), d.P.R. 633/1972]
4.1.19 Prestazioni di orfanotrofi, brefotrofi, case di riposo ecc. [art. 10, n. 21), d.P.R. 633/1972]
4.1.20 Le biblioteche, i musei e simili [art. 10, n. 22), d.P.R. 633/1972]
4.1.21 Le prestazioni previdenziali in favore dei dipendenti [art. 10, n. 22), d.P.R. 633/1972]
4.1.22 Le cessioni di organi e sangue, latte, plasma sanguigno umani [art. 10, n. 23), d.P.R. 633/1972]
4.1.23 Le pompe funebri [art. 10, n. 27), d.P.R. 633/1972]
4.1.24 Le prestazioni assistenziali rese in comunità protette [art. 10, n. 27-ter), d.P.R. 633/1972]
4.1.25 Le compagnie baracellari [art. 10, n. 27-quater), d.P.R. 633/1972]
4.1.26 Cessioni di beni per i quali all’atto dell’acquisto non è stata detratta l’IVA [art. 10, n. 27-quinquies), d.P.R. 633/1972]
4.1.27 La pesca marittima [art. 10, n. 27-sexies), d.P.R. 633/1972]
4.2 La detrazione in presenza di operazioni esenti
4.3 Detrazione in base a pro-rata.
4.4 Calcolo del pro-rata.
4.5 Indetraibilità dell’IVA inerente alle operazioni in esame.
4.6 I nuovi termini per l’esercizio della detrazione IVA.
4.7 Il diritto alla detrazione IVA fino al 31/12/2016.
4.8 Il diritto alla detrazione IVA dal 1/1/2017.
SEZIONE II - LE OPERAZIONI CON L’ESTERO.
5. Cessioni di beni o prestazioni di servizi a privati cittadini UE ed extra UE.
5.1 Cessione di beni
5.1.1 Cessioni a privati cittadini UE ed extra UE eseguite in Italia.
5.1.2 Cessioni a privati cittadini UE ed extra UE eseguite mediante trasporto o spedizione.
5.1.3 ll tax free shopping.
5.2 Prestazioni di servizi
5.2.1 L’identificazione dello “status di soggetto passivo”
6. Cessioni di beni e prestazioni di servizi a soggetti passivi UE non iscritti al VIES.
6.1 Modalità di richiesta dell’autorizzazione.
6.2 Soggetti che iniziano ex novo.
6.3 Cosa succede senza autorizzazione.
7. Le operazioni non imponibili
7.1 Le cessioni all’esportazione.
7.1.1 Regime di non imponibilità delle cessioni all’esportazione [art. 8, comma 1, lett. b-bis)]
7.2 Il plafond.
7.3 Le operazioni assimilate alle cessioni all’esportazione ex art. 8-bis, d.P.R. 633/1972 – Comparto navale.
7.4 I servizi internazionali connessi agli scambi internazionali ex art. 9, d.P.R. 633/1972.
7.5 Le operazioni con lo Stato di Città del Vaticano e San Marino ex art. 71, d.P.R. 633/1972.
7.6. Le operazioni non imponibili ex art. 72, d.P.R. 633/1972.
7.7 Le cessioni intracomunitarie ex art. 41, d.l. 331/1993.
7.8 Operazioni triangolari
8. Le importazioni
8.1 Importazioni definitive.
8.2 Operazione di immissione libera pratica.
8.3 Operazioni di perfezionamento attivo.
8.4 Operazioni di ammissione temporanea.
8.5 Reintroduzione di merci precedentemente esportate al di fuori della Comunità europea.
9. Le operazioni intracomunitarie.
9.1 Requisiti dell’acquisto intracomunitario.
9.2 Acquisti intracomunitari assimilati
9.3 Beni spediti e trasportati
9.4 Mezzi di trasporto nuovi
9.5 Altri casi
9.6 Acquisti intracomunitari non soggetti a IVA.
10. Il caso particolare della BREXIT.
SEZIONE III - GLI ASPETTI TECNICI E PRATICI.
11. La detrazione dell’IVA.
11.1 I nuovi termini per l’esercizio della detrazione IVA.
11.2 Quota imputabile a operazioni non soggette.
11.3 Utilizzo di beni e servizi per fini privati
eBook in pdf di 232 pagine sui Paradisi fiscali.
L’agenda politica internazionale degli Stati a fiscalità avanzata e delle organizzazioni internazionali appare sempre più incentrata sul tema del potenziamento e del rafforzamento della cooperazione amministrativa e dello scambio di informazioni, quali strumenti di contrasto alla frode e all’evasione fiscale internazionale.
In tale contesto, è evidente la necessità - sia a livello unionale che internazionale - non solo di rafforzare le azioni di contrasto delle politiche fiscali delle giurisdizioni non cooperative e i centri internazionali offshore che rifiutino di adottare i principi di trasparenza e di scambio delle informazioni, ma anche di esortare gli Stati a incentivare l’adozione di good tax governance, fondata necessariamente sui principi di trasparenza, efficace scambio di informazioni e fair tax competition.
Le priorità politiche nella fiscalità internazionale sono attualmente incentrate nell’assicurare che l’imposta sia versata nel luogo in cui gli utili e il valore vengono generati, al fine di ristabilire la fiducia nell’equità dei regimi di imposizione e consentire ai governi di esercitare la loro sovranità fiscale. La conflittualità tra politiche fiscali nazionali in competizione tra di loro (manifestatasi anche a livello unionale) ha indotto i singoli Stati, a bassa intensità fiscale, a sviluppare strumenti di aggiustamento macroeconomico sostitutivi rispetto ai meccanismi di politica monetaria, che si sostanziano in pratiche concorrenziali fiscali sleali volte ad attirare capitali e assets con la conseguente erosione della base imponibile in danno di altri paesi.
Tali asimmetrie impositive sono state sfruttate dalle organizzazioni criminali che collocano le diverse fasi della loro attività illecita nella giurisdizione che offre i maggiori vantaggi fiscali, le maggiori garanzie di impunità e le migliori occasioni per l’occultamento degli assets.
Nel dicembre 2019, il Consiglio europeo, in relazione alla più recente lista UE delle giurisdizioni non cooperative a fini fiscali, ha invitato tutti i paesi membri ad attuare, a partire dal 1 gennaio 2021, misure di difesa efficaci in ambito fiscale ed extrafiscale, volte a proteggere i gettiti fiscali degli Stati membri e contrastare la frode fiscale, l’evasione fiscale e il fenomeno BEPS. Lo stesso Consiglio nelle conclusioni del 18 febbraio 2020 ha dichiarato che «L’UE e gli Stati membri possono applicare misure di difesa efficaci e proporzionate, tanto nel settore fiscale quanto in quello non fiscale, nei confronti delle giurisdizioni non cooperative, fino a quando queste figurino nella lista».
Il piano elaborato dal legislatore europeo di contrasto ai reati fiscali, ai fenomeni BEPS, al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo è ambizioso, in quanto non solo investe una materia, soprattutto quella fiscale, che presenta ancora asimmetrie impositive tra i vari ordinamenti nazionali, ma che coinvolge una molteplicità di soggetti istituzionali (alcuni dei quali non sono neanche stati istituiti) e i cui ruoli, nell’ambito del nuovo dispositivo di contrasto, non sono ancora stati definiti; a ciò si aggiunga che la gestione delle informazioni, sia in ambito fiscale che AML/CFT, viene affidato a diverse piattaforme che, in concreto, devono essere rese tra di loro interoperabili.
La Commissione europea ha recentemente dichiarato di voler rimuovere le scappatoie presenti nella legislazione europea che permettono ad alcuni paesi una pianificazione fiscale aggressiva, anche a livello unionale, attraverso l’adozione di una serie di misure per rafforzare l’efficacia delle direttive europee in materia di antiriciclaggio, di contrasto all’elusione fiscale e di scambio automatico obbligatorio di informazioni nel settore fiscale.
Questo testo vuole esaminare tutti gli aspetti critici ed operativi connessi a questi spunti normativi e regolamentari.
Introduzione.
1. Origine e natura dei “cosiddetti” paradisi fiscali - Ranieri Razzante.
1.1 Il tentativo di una definizione “acquisibile”
1.2 I paradisi “diversi” e “aggiuntivi”
2. Normative di riferimento - Fulvio Fontana.
2.1 Definizione di paradiso fiscale. La genesi in sede OCSE nel 1998.
2.2 Le Raccomandazioni del GAFI/FATF in materia antiriciclaggio.
2.3 La normativa di riferimento in ambito comunitario.
2.4 La normativa interna di contrasto ai paradisi fiscali
3. I principali paradisi fiscali europei - Tommaso Solazzo.
3.1 Mercato unico, concorrenza, dumping fiscale e "paradisi fiscali" interni all'Unione.
3.2 Le pratiche fiscali dannose all’interno dell’Unione: una questione irrisolta.
3.3 Il “pacchetto fiscale 2020”
3.4 La comunicazione della Commissione sulla buona governance fiscale.
3.5 Contrasto alla concorrenza fiscale sleale e alle pratiche fiscali dannose: il "Codice di condotta"
3.6 Le prospettive di riforma del "Codice di condotta"
3.7 Le criticità di alcuni Stati membri
3.7.1 Cipro.
3.7.2 Irlanda.
3.7.3 Lussemburgo.
3.7.4 Malta.
3.7.5 Paesi Bassi
3.7.6 Ungheria.
4. I principali paradisi fiscali al di fuori dell’Unione europea - Marco Letizi
4.1 Premessa.
4.2 I principali criteri distintivi di un paradiso fiscale.
4.3 L’azione di contrasto dell’OCSE ai paradisi fiscali e ai regimi fiscali preferenziali dannosi
4.4 Le azioni di contrasto dell’Unione europea contro il fenomeno dell’erosione della base imponibile e trasferimento degli utili e i rapporti con i paesi terzi
4.5 Interrelazioni tra disciplina fiscale e normativa antiriciclaggio in tema di scambio delle informazioni e il dispositivo europeo sulla condivisione delle informazioni
4.6 I principali paradisi fiscali al di fuori dell’Unione europea.
4.7 Verso un modello di assessment integrato.
4.7.1 Il Caso “Montenegro”
4.7.2 Il caso “Albania”
5. I rapporti con il segreto bancario ed il segreto fiduciario - Gino Mazzone.
5.1 Gli aspetti economico-finanziari e la politica di ciascun Paese forgiano il segreto bancario e fiduciario domestico.
5.2 Il segreto bancario e fiduciario: la necessità di conciliare questi istituti nella lotta all’evasione fiscale, al riciclaggio ed al terrorismo internazionale.
5.3 L’intestazione fiduciaria nell’evoluzione del “segreto fiduciario” internazionale.
5.4 La rivoluzione copernicana del segreto bancario e fiduciario: arriva la direttiva DAC 6 in attesa di certezze normative
6. I rapporti con la normativa antiriciclaggio e la responsabilità degli enti, in particolare le società off-shore: profili penalistici - Andrea Mattarella.
Bibliografia.
Breve guida in pdf di 38 pagine su come acquisire un cliente e su come poter fare una vendita vincente.
Attraverso la lettura di questo e-book sarà possibile avere delle informazioni nell’ambito della vendita sia B2B che B2C che potranno essere utili in futuro a chiunque voglia iniziare un business. Si perché, come tutti noi sappiamo, la vendita è alla base del successo di ogni azienda, sia esse piccola, media o una multinazionale attiva in diversi paesi.
La vendita è quell’attività che deve continuare day to day senza mai fermarsi per mettere alle aziende di rimanere attive e di fare degli utili. Senza la produzione di un determinato bene o servizio, e senza la vendita di quest’ultimo, non ci sarà nessun processo che potrà permettere ai clienti di acquistare quel determinato prodotto e all’azienda che lo ha prodotto di avere degli utili.
Con la lettura e la comprensione di questo librò si avrà una panoramica generale su come acquisire un cliente e su come poter fare una vendita vincente. Non è un libro che va sostituito alla pratica o al duro lavoro, ma è una guida che potrà essere utile a capire meglio perché a volte è facile chiudere un contratto mentre altre volte l’unica cosa che si deve fare è lasciare stare e passare ad un’altra opportunità.
Le skills di vendita che l'autore ha acquisito nel tempo, tuttavia, non si fermano al mondo della ristorazione, ma sono tecniche che si possono utilizzare in qualunque mercato: dall’immobiliare al private equity; dal lusso alla vendita al dettaglio.
Quello che un buon venditore deve fare è riuscire a far capire che sia il cliente che abbia bisogno di quel prodotto e che quindi tu non gli stia vendendo nulla ma che sia a lui a voler acquistare quella determinata cosa perché sa che ne ha bisogno e che non ne può fare a meno.
Quale è l’obiettivo di un venditore? Quello di portare a casa il contratto firmato o di aver venduto quel prodotto; e quale è l’arma che più distingue quelli che sono i venditori vincenti e di successo da venditori di serie b? La Perseveranza.
Perché proprio questa qualità ritengo essere l’arma vincente che differenzia un commerciale di successo da un commerciale normale?
Quante volte vi è capitato di sentire la parola No? No, Non sono interessato, Non fa per me, Non penso mi possa portare alcun vantaggio.
Ecco il trucco sta proprio nell’utilizzare il No come arma a vostro favore.
La Perseveranza non è altro che la volontà che un individuo ha di rialzarsi dopo l’ennesimo no e continuare nel suo lavoro per cercare di portare a casa l’obiettivo, anche se questo lavoro sarà lungo e faticoso e pieno di ostacoli.
Introduzione
1. Il cliente
2. Il pitch
3. Il Follow Up
4. La cura del cliente
5. Consigli per la vendita
6. Conclusione