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La nuova disciplina delle ritenute negli appalti, soggetti coinvolti e gli adempimenti richiesti dalla normativa, aggiornato con i chiarimenti da parte dell’Agenzia delle Entrate con le risposte alle istanze di interpello n. 283 e n. 525 del 2021; pdf di 51 pagine
Aggiornato con:
L’art. 4 del D.L. n. 124 del 2019 convertito ha introdotto il nuovo art. 17-bis nel D.Lgs. n. 241 del 1997, che deroga al precedente art. 17, comma 1 in materia di versamenti e compensazioni nell’ambito dei contratti di appalto o di prestazione di opere e servizi.
Questa norma mira a limitare i casi di omesso versamento di ritenute fiscali operate sui redditi di lavoro dipendente ed assimilati nell’ambito dei lavori eseguiti da imprese appaltatrici, affidatarie e subappaltatrici, attraverso un meccanismo di controllo da parte del committente.
Con il presente ebook ci poniamo l’obiettivo di analizzare la disciplina spiegando in modo specifico i soggetti coinvolti e gli adempimenti richiesti dalla normativa.
Premessa
1. Introduzione
1.1 Quadro normativo
1.2 Decorrenza della normativa
1.3 Obiettivi della normativa
2. Ambito soggettivo di applicazione
2.1 Soggetti inclusi
2.2 Soggetti esclusi
2.3 Catene di soggetti
2.4 Interpretazione da Assonime
3. Ambito oggettivo di applicazione
3.1 Premessa
3.2 Cause di esonero
3.3 Presupposti di applicabilità della norma
3.3.1 Affidamento a un’impresa del compimento di un’opera o più opere o di uno o più servizi di importo complessivo annuo superiore ad Euro 200.000
3.3.2 Affidamento del compimento delle opere o servizi tramite contratti di appalto, subappalto, affidamento a soggetti consorziati o rapporti negoziali comunque denominati
3.3.3 Il prevalente utilizzo di manodopera
3.3.4 Presso le sedi di attività del committente
3.3.5 Con l’utilizzo di beni strumentali di proprietà del committente o ad esso riconducibili in qualunque forma
3.4 La certificazione dell’Agenzia delle Entrate
Allegato A del provvedimento dell’agenzia delle Entrate
Allegato B del provvedimento dell’agenzia delle Entrate
4. Obblighi
4.1 Divieto di compensazione
4.2 Invio dei dati da parte degli affidatari e controlli da parte del committente
4.3 Sospensione dei pagamenti da parte del committente
5. Aspetti sanzionatori
6. Novità emergenza COVID-19
6.1 Chiarimenti della C.M. n. 8/E del 2020
6.2 Il Decreto Liquidità
6.3 La C.M. n. 9/E del 2020
7. L’angolo operativo: riflessioni e risposte ad alcune questioni
7.1 requisiti per applicazione della norma
7.2 contratto di distacco
7.3 certificazione
7.4 Compensazione
7.5 Limite dei 200.000 Euro
7.6 Quali sono i controlli a carico del revisore legale?
7.7 DURF per le imprese in split payment
7.8 Escluso controllo delle ritenute per il periodo anteriore alla Amministrazione Straordinaria
Riferimenti normativi
Legislazione
Prassi
Dottrina
eBook in pdf di 93 pag. sulle gestioni previdenziali di autonomi e professionisti ed esonero parziale contributivo 2021, arricchito da alcuni esempi pratici.
Il tema dei contributi previdenziali assume fondamentale importanza nell’ambito della programmazione delle somme da pagare da parte dei contribuenti: l’entrata in vigore di alcuni sistemi di tassazione infatti (regime c.d. “forfettario”, ad esempio) riduce infatti in molti casi sensibilmente il carico fiscale, senza però avere conseguenze anche sul “lato previdenziale”.
Risulta quindi fondamentale, sia per i contribuenti che per i relativi consulenti, avere piena coscienza (e padronanza) della disciplina previdenziale applicabile alle diverse figure professionali e commerciali – INPS (IVS/Gestione separata), casse previdenziali autonome eccetera – al fine di comprendere e calcolare correttamente gli importi da adempiere annualmente per i contributi da versare.
Inoltre, a seguito dell’emergenza sanitaria ancora in corso nel 2021, il legislatore è intervenuto in ambito previdenziale al fine di garantire, ai soggetti che soddisfano i requisiti richiesti dalla normativa, l’esonero dal versamento dei contributi fino ad un massimo di 3.000 euro a persona (Legge di Bilancio 2021 e Decreto “Sostegni”). Questo, evidentemente, al fine di tutelare i soggetti maggiormente colpiti dall’epidemia da Covid-19, assicurando una più rapida ripresa dei traffici economici.
Lo sgravio dei contributi risulta quindi, alla data odierna, un istituto a cui rivolgere particolare attenzione da parte di contribuenti, in particolare per coloro che, potendone usufruirne, hanno modo di ridurre gli ammontari da versare (o parte di essi). A questo fine risulta però parimenti importante tenere conto della scadenza per la domanda di esonero, fissata ad oggi – fatti salvi ulteriori rinvii rispetto all’originaria scadenza:
Introduzione
1. La Gestione IVS: Artigiani e Commercianti
1.1 Soggetti obbligati
1.1.1 L’Artigiano
1.1.2 Il Commerciante
1.1.3 Esempi
1.1.3.1 Esempio 1
1.1.3.2 Esempio 2
1.1.3.3 Esempio 3
1.2 Premessa su contribuzione Artigiani e Commercianti
1.3 Determinazione della base imponibile
1.3.1 Imprenditori in contabilità ordinaria
1.3.2 Imprenditori in contabilità semplificata
1.3.3 Contribuenti forfetari
1.3.4 Contribuenti in regime dei minimi
1.3.5 Professionisti
1.3.6 Soci di società di persone
1.3.6.1 Esempio operativo
1.3.7 Soci di società di capitali
1.3.8 Riepilogo
1.4 Determinazione della base imponibile: casi particolari
1.4.1 Redditi inferiori al minimale
1.4.2 Inizio o fine attività in corso d’anno
1.4.3 Cessione di azienda
1.5 Determinazione del contributo
1.5.1 Le aliquote contributive
1.5.1.1 Le aliquote contributive – anno 2020
1.5.1.2 Le aliquote contributive (anno 2021)
1.5.2 Il reddito minimale
1.5.2.1 Il reddito minimale – anno 2020
1.5.2.2 Contributo sul reddito minimale – 2020
1.5.2.3 Il reddito minimale – anno 2021
1.5.2.4 Contributo sul reddito minimale – anno 2021
1.5.3 Il reddito massimale
1.5.3.1 Il reddito massimale – 2020
1.5.3.2 Il reddito massimale – 2021
1.6 Termini di versamento
1.7 Modalità di versamento
1.7.1 La causale contributo
1.8 Esempi determinazione IVS
1.8.1 Determinazione IVS: Artigiano
1.8.2 Determinazione IVS: Artigiano con reddito superiore al massimale
1.8.3 Determinazione IVS: Commerciante che ha cessato l’attività in corso d’anno
1.9 Contribuzione e Modello Redditi
1.9.1 Il quadro RR
1.9.2 La deducibilità dei contributi versati
1.10 Esempio completo: impresa familiare artigiana
2. La Gestione Separata INPS
2.1 Premessa
2.2 Soggetti obbligati
2.3 I soggetti esclusi
2.4 Le aliquote contributive
2.5 Il massimale contributivo
2.6 Esercenti arti e professioni iscritti alla gestione separata INPS
2.6.1 La base imponibile
2.6.1.1 Contribuenti forfetari
2.6.1.2 Contribuenti in regime dei minimi
2.6.1.3 Riepilogo
2.6.2 Le aliquote contributive
2.6.3 Il massimale reddituale
2.6.4 Determinazione del contributo
2.6.5 Termini di versamento
2.6.6 Modalità di versamento
2.6.6.1 Causale contributo
2.6.7 Contribuzione e modello redditi
2.6.7.1 Il quadro RR
2.6.7.2 La deducibilità dei contributi versati
2.6.8 Esempio
3. Le casse professionali
3.1 Casse professionali “autonome”
3.2 Soggetti obbligati
3.3 Iscrizione “residuale” alla Gestione separata
4. L’esonero contributivo
4.1 Il quadro normativo di riferimento
4.2 I soggetti destinatari
4.3 I soggetti esclusi
4.4 I requisiti economici
4.4.1 Requisito 1: il calo del fatturato
4.4.2 Requisito 2: il reddito 2019 inferiore 50.000
4.5 Ulteriori requisiti
4.6 Contributi oggetto dell’esonero
4.7 Limite massimo di esonero contributivo
4.8 Presentazione domanda di esonero INPS
4.9 Presentazione domanda di esonero professionisti c.d. ordinistici
4.10 Presentazione domanda di esonero dei lavoratori autonomi e dei collaboratori di cui alla Legge n. 3/2018 in quiescenza
4.10.1 Iscritti alla Gestione separata INPS
4.10.2 Iscritti a Enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza
4.11 Esempio Gestione Artigiani e Commercianti
4.12 Esempio professionista iscritto alla Gestione separata INPS
4.13 Schema riepilogativo: importi oggetto di sgravio e da versare
eBook in pdf di 215 pagine sui regimi contabili minori:
contabilità semplificata e scritture contabili.
1. Il regime forfetario
1.1 Premessa
1.2 Regime forfetario 2019 a confronto con le regole del 2018
1.3 Regime forfetario 2020
1.3.1 Le criticità del regime
1.4 Norme applicabili
1.4.1 Ambito soggettivo
1.4.2 Requisiti necessari per l’applicazione del regime
1.5 Requisiti di ammissione al nuovo regime dei forfetari
1.5.1 Ingresso nel regime dei contribuenti forfetari
1.6 Durata del regime forfetario
1.7 Soggetti esclusi dal regime forfetario
1.7.1 Regimi speciali IVA
1.7.2 Soggetti non residenti
1.7.3 Cessione di fabbricati e relative porzioni o di terreni edificabili
1.7.4 Partecipazione in società
1.7.4.1 Le partecipazioni in società di persone
1.7.4.2 La partecipazione in s.r.l.
1.7.5 Soggetti che nell’anno precedente hanno percepito redditi di lavoro dipendente e/o assimilati di importo superiore a 30.000 euro
1.8 Determinazione del reddito
1.8.1 Principali caratteristiche del regime
1.8.2 Principio di cassa
1.8.3 Trattamento fiscale delle perdite
1.8.4 Imposta sostitutiva
1.9 Nuove iniziative produttive
1.10 Passaggio di regime
1.11 Disapplicazione del regime
1.12 Accertamento, riscossione, sanzioni e contenzioso
2. Il regime dei minimi
2.1 Premessa
2.2 Norme applicabili
2.2.1 Ambito soggettivo
2.2.2 Requisiti necessari per l’applicazione del regime
2.3 Requisiti di ammissione al regime dei minimi
2.3.1 Ingresso nel regime dei contribuenti minimi
2.4 Durata del regime dei minimi
2.5 Inizio effettivo dell’attività
2.6 Soggetti esclusi dal regime dei minimi
2.6.1 Regimi speciali IVA
2.6.2 Partecipazione in società
2.7 Regime dei contribuenti minimi (art. 1, commi 96-117, della L. n. 244/2007)
2.7.1 Principali caratteristiche del regime
2.7.2 Determinazione del reddito
2.7.3 Principio di cassa
2.7.4 Trattamento fiscale delle perdite
2.7.5 Imposta sostitutiva
2.7.6 Determinazione del reddito dell’esercizio precedente a quello dei minimi
2.8 Passaggio di regime
2.9 Disapplicazione del regime
2.10 Accertamento, riscossione, sanzioni e contenzioso
3. Contabilità semplificata
3.1 Premessa
3.2 Il nuovo regime di cassa
3.3 Soggetti interessati
3.4 Determinazione del reddito delle imprese minori
3.5 Passaggio di regime
3.6 Criterio di cassa
3.7 Le norme a base dell’art. 66 del TUIR
3.7.1 Beni relativi all’impresa
3.7.2 Norme generali sui componenti del reddito d’impresa
3.7.3 Norme generali sulle valutazioni
3.7.4 Ricavi
3.7.5 Plusvalenze
3.7.6 Sopravvenienze attive
3.7.7 Dividendi
3.7.8 Proventi immobiliari
3.7.9 Spese per prestazioni di lavoro
3.7.10 Proventi non computabili nella determinazione del reddito
3.7.11 Oneri contributivi e di utilità sociale
3.7.12 Minusvalenze e sopravvenienze passive
3.8.13 Ammortamento
3.8.13.1 Ammortamento dei beni materiali
3.8.13.2 Ammortamento dei beni immateriali
3.8.13.3 Spese di manutenzione
3.8.13.4 Beni in leasing
3.8.14 Spese relative a più esercizi
3.8.15 Auto aziendali
3.8.16 Accantonamenti di quiescenza e previdenza
3.8.17 Interessi passivi
3.9 L’irrilevanza delle rimanenze
3.10 Perdite fiscali
3.11 Applicazione del regime ed opzioni
4. Scritture contabili
4.1 Premessa
4.2 Scritture contabili delle imprese
4.3 Scritture contabili dei professionisti
4.4 Adempimenti formali del contribuente forfetario
4.5 Scritture contabili dei semplificati
4.6 Esercizio dell’opzione o della revoca
4.7 Cessazione della pluralità dei soci e prosecuzione da parte del socio superstite
4.7.1 Dichiarazione dei redditi e IRAP
4.7.2 Dichiarazione annuale IVA
Nella “versione” collaborativa dell’accertamento emersa negli anni più recenti (con la tendenza a favorire la definizione spontanea delle violazioni da parte dei contribuenti rispetto alla notifica di un atto impositivo, o comunque con l’estensione del contraddittorio e degli istituti alternativi al contenzioso), anche l’accertamento sintetico – previsto dall’art. 38, co. 4, del D.P.R. n. 600/1973 - si è trasformato in strumento di “persuasione fiscale”.
Data la vocazione dello strumento, all’individuazione e al recupero dell’evasione fiscale “diffusa” delle persone fisiche, la sua applicazione nel corso degli anni è stata discontinua e spesso affiancata ad altri metodi di accertamento (ad esempio studi di settore e indagini finanziarie).
Astrattamente possibile sulla base di ogni tipo di riscontro che attesti una maggior capacità contributiva del contribuente, l’accertamento sintetico risulta in realtà condizionato all’emanazione di un decreto periodico con l’elencazione puntuale degli elementi di spesa e degli investimenti privati utili al calcolo.
Si tratta del “redditometro”, sostanzialmente corrispondente a un “algoritmo” che, acquisiti determinati dati, restituisce un reddito “sintetico” utilizzabile sia per la programmazione dei controlli fiscali, sia, ricorrendone i presupposti, per la rettifica della situazione reddituale “manifesta” del contribuente.
Dopo una fase caratterizzata da incertezze applicative e riorientamenti delle linee guida dei controlli, l’accertamento sintetico / redditometrico riparte nel 2021 con un nuovo decreto ministeriale, da sperimentare in un diverso contesto economico – sociale e con una differente cornice normativa.
1. Accertamento e accertamenti
1.1 L’accertamento in generale.
1.1.1 Accertamento analitico.
1.1.2 Accertamento analitico-induttivo.
1.1.3 Accertamento induttivo puro.
1.1.4 Accertamento parziale.
1.1.5 Accertamento integrativo.
1.1.6 I termini temporali per l’accertamento.
1.2 Evitare il contenzioso.
1.2.1 Ravvedimento operoso.
1.2.1.1 Aspetti generali
1.2.1.2 Omessi versamenti
1.2.1.3 Riduzioni fino ai 90 giorni
1.2.1.4 Riduzioni oltre i 90 giorni
1.2.1.5 Precisazioni
1.2.1.6 Violazioni definibili
1.2.1.7 Violazioni dichiarative nei primi 90 gg.
1.2.1.8 Violazioni dichiarative oltre i 90 giorni
1.2.1.9 Ravvedimento della violazione constatata.
1.2.1.10 Dichiarazione integrativa / correttiva.
1.2.2 Accertamento con adesione.
1.2.2.1 Il procedimento.
1.2.2.2 L’istanza del contribuente.
1.2.2.3 I tempi previsti
1.2.2.4 L’atto di definizione.
1.2.2.5 Effetti sulle sanzioni
1.2.2.6 Effetti penali
1.2.2.7 Il contraddittorio generalizzato.
1.2.3 Reclamo - mediazione.
1.2.4. Conciliazione giudiziale.
2. L’accertamento sintetico.
2.1 Aspetti generali
2.1.1 Basi normative.
2.1.2 I decreti sul redditometro.
2.1.2.1 Il decreto del 2012.
2.1.2.2 Il decreto del 2015.
2.2 Funzionamento.
2.2.1 Cosa è “spesa”?.
2.2.1.1 Redditi, risparmi e finanziamenti
2.2.1.2 Incrementi patrimoniali
2.2.2 Lo scostamento minimo di 1/5.
2.2.3 Obbligo di collaborazione?.
2.2.4 La prova da fornire.
2.2.5 Indicatori di spesa.
2.2.6 Il nucleo familiare.
2.2.7 Ante e post 2010.
2.3 Indicazioni dell’Agenzia.
2.3.1 Ante parere del Garante privacy.
2.3.2 Post parere del Garante privacy.
2.3.3 Evoluzioni in materia di privacy.
2.4 Contraddittorio “speciale”
2.5 Modifiche 2018.
3. Il redditometro “versione 2021”.
3.1 Aspetti generali
3.2 Funzionamento.
3.2.1 Elementi indicativi di capacità contributiva.
3.2.2 Spesa ricostruita induttivamente.
3.2.3 Rilevazione dei prezzi
3.2.4 Quota di risparmio.
3.2.5 Attribuzione delle spese al contribuente.
3.2.6 Ricostruzione del reddito.
3.2.6.1 incrementi patrimoniali
3.2.7 Contraddittorio e dimostrazioni
3.3 Elementi di novità.
3.3.1 Vantaggi
3.3.2 Criticità segnalate.
3.3.3 Tornano le spese medie ISTAT.
3.3.4 Difesa del contribuente.
3.3.4.1. Dimostrazioni possibili
TABELLA A: contenuto induttivo degli elementi indicativi di capacità contributiva.
TABELLA B: tipologie di nuclei familiari e aree territoriali di appartenenza.
Redditometro - esempio.
Bibliografia.
Credito d’imposta per i locatori che hanno ridotto o sono intenzionati a ridurre il canone per il 2021. Interessati gli appartamenti destinati a prima casa nei Comuni ad alta tensione abitativa. Obbligatoria la residenza anagrafica dell’inquilino per accedere all’agevolazione. Il bonus è riconosciuto anche in caso di locatori in regime IVA, non solo persone fisiche.
Oltre al bonus per il 2021 è stata prevista la cancellazione dell’IMU per gli sfratti in corso, in questo caso solo per le persone fisiche. Sarà rimborsata la prima rata versata.
Nell’ebook tutte le novità per i locatori di immobili per uso abitativo.
Indice
Premessa
1. I contratti interessati al bonus
1.1.1 Le regole di legge
1.1.2 Le comunicazioni
1.1.3 Rinnovo e scelte del conduttore
1.1.4 Vendita e diritto di prelazione
1.2 La disdetta alla seconda scadenza
1.3 Le regole specifiche per i contratti 4+4
1.4 I contratti stipulati in base agli acordi territoriali
1.4.1 Gli accordi territoriali
1.4.2 L’obbligo di “asseverazione” del contratto
1.5 Regime fiscale
1.6 Solo Comuni ad alta tensione abitativa
2. L’accordo di riduzione del canone
2.1 Accordi per tutti i contratti
2.2 Come stipulare l'accordo
2.3 I vantaggi fiscali
3. La registrazione del nuovo canone
22 3.1 Il modello RLI
3.2 I dati generali
3.3 L’accordo di rinegoziazione
3.4 Durata e importo del nuovo canone
3.5 dati di chi presenta il modello
3.6 Conduttori e locatori
3.7 Le modalità di registrazione
4. Il contributo a fondo perduto
4.1 La norma
4.2 Contratti e regole
4.3 Gli importi
4.4 Le somme effettivamente disponibili
5. La richiesta del contributo
5.1 Un solo canale per l’invio
5.2 La domanda passo per passo
6. Sfratti e IMU
6.1 Stop alle tasse sul canone
6.2 Esenzione IMU in caso di sfratto bloccato
Appendice Normativa
La definizione di Ente del Terzo Settore è centrata, sotto il profilo oggettivo, sullo svolgimento in via esclusiva o principale di una o più attività di interesse generale per il perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale.
Ciononostante, con l’entrata in vigore della Riforma, l’attenzione di operatori e professionisti si è da subito concentrata sulle attività diverse da quelle di interesse generale. Nonostante ciò, per affrontare adeguatamente il tema delle attività diverse occorre innanzitutto tracciare i confini delle attività di interesse generale. A queste è perciò dedicato l’intero primo capitolo.
Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 177 del 26 luglio scorso del decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali 19 maggio 2021, n. 107 - Regolamento ai sensi dell'articolo 6 del decreto legislativo n. 117 del 2017 (Codice del Terzo settore), concernente l'individuazione di criteri e limiti delle attività diverse, è stato finalmente fornito un tassello fondamentale verso il completamento della disciplina introdotta con la Riforma del Terzo Settore.
Il decreto, i cui contenuti sono illustrati ed approfonditi nel secondo capitolo, definisce i caratteri della strumentalità e della secondarietà che devono connotare le attività diverse degli Enti del Terzo Settore per la loro permanenza nel Registro Unico Nazionale.
Considerazioni introduttive 6
1. Le attività di interesse generale 7
1.1 Tassatività dell’elenco di cui all’articolo 5 del Codice del Terzo Settore. 10
1.1.1 Interventi e servizi sociali 10
1.1.2 Interventi e prestazioni sanitarie 11
1.1.3 Prestazioni socio-sanitarie 12
1.1.4 Educazione, istruzione e formazione professionale 13
1.1.5 Interventi e servizi finalizzati alla salvaguardia dell’ambiente, all’utilizzo accorto delle risorse
naturali e alla tutela degli animali 14
1.1.6 Interventi di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio 15
1.1.7 Formazione universitaria e post-universitaria 16
1.1.8 Ricerca scientifica di particolare interesse sociale 17
1.1.9 Organizzazione e gestione di attività culturali, artistiche o ricreative di interesse sociale 19
1.1.10 Radiodiffusione sonora a carattere comunitario 20
1.1.11 Organizzazione e gestione di attività turistiche di interesse sociale, culturale o religioso 20
1.1.12 Formazione extra-scolastica 22
1.1.13 Servizi strumentali ad enti del Terzo settore 22
1.1.14 Cooperazione allo sviluppo 23
1.1.15 Commercio equo e solidale 24
1.1.16 Servizi finalizzati all'inserimento o al reinserimento nel mercato del lavoro 25
1.1.17 Alloggio sociale 26
1.1.18 Accoglienza umanitaria ed integrazione sociale dei migranti 27
1.1.19 Agricoltura sociale 27
1.1.20 Organizzazione e gestione di attività sportive dilettantistiche 28
1.1.21 Beneficenza 30
1.1.22 Promozione della cultura della legalità, della pace tra i popoli, della nonviolenza e della
difesa non armata 31
1.1.23 Promozione e tutela dei diritti umani, civili, sociali e politici, nonché dei diritti dei
consumatori e degli utenti delle attività di interesse generale, promozione delle pari opportunità e
delle iniziative di aiuto reciproco, incluse le banche dei tempi e i gruppi di acquisto solidale 32
1.1.24 Cura di procedure di adozione internazionale ai sensi della legge 4 maggio 1983, n. 184 33
1.1.25 Protezione civile 34
1.1.26 Riqualificazione di beni pubblici inutilizzati o di beni confiscati alla criminalità organizzata 34
1.2 Svolgimento in via esclusiva o principale 34
2. Le attività diverse da quelle di interesse generale 35
2.1 Requisito formale: la previsione statutaria 36
2.1.1 I rami ETS degli enti religiosi civilmente riconosciuti 37
2.1.2 Esercizio di attività diverse in assenza di previsione statutaria 37
2.2 Requisito qualitativo: natura strumentale alla realizzazione delle specifiche finalità civiche,
solidaristiche e di utilità sociale 38
2.3 Requisito quantitativo: carattere secondario. Quale criterio utilizzare? 39
2.3.1 Secondarietà civilistica e secondarietà fiscale 40
2.4 Attestazione del carattere secondario e strumentale nei documenti di bilancio 41
2.5 I controlli 42
2.5.1 Le verifiche dell’organo di controllo 42
2.5.2 I controlli degli uffici del RUNTS: gli obblighi di comunicazione da parte degli ETS e le
sanzioni 42
2.5.3 I controlli della guardia di finanza 43
2.6 Casistica e rapporti con le attività di raccolta fondi di cui all’articolo 7 CTS 43
2.6.1 Attività che perseguono in via diretta la mission dell’ETS 44
2.6.2 Attività di mero supporto finanziario. Il caso delle sponsorizzazioni e i charity shop 45
2.7 Entrata in vigore del Decreto e sua effettiva operatività 47
Tutte le Novità della Legge di conversione 23 luglio 2021, n. 106 - GU n.176 del 24-07-21 in vigore dal 25 luglio 2021
Aggiornamenti gratuiti dopo la pubblicazione in Gazzetta.
Un decreto doppio. Con la definitiva conversione in legge il testo del decreto Sostegni bis è stato integrato dal governo con l’inserimento del decreto 99/2021 “Misure urgenti in materia fiscale, di tutela del lavoro, dei consumatori e di sostegno alle imprese”. Sono state anche aggiunte una serie di micromisure di sostegno di diversi settori, per cui ora il testo è praticamente raddoppiato, e ha raggiunto un valore di 40 miliardi di euro.
Tra le novità principali chiarito in via definitiva che tutte le erogazioni di contributi, indennità ed altre misure previste dalle disposizioni non hanno rilevanza ai fini fiscali, e potranno essere erogate a prescindere dai limiti imposti dalle norme quadro sul COVID adottate a livello comunitario. Obbligatorio solo il rispetto della normativa sugli aiuti di Stato.
Quanto ai contributi a fondo perduto, partiti quelli automatici, è ora la volta di quelli alternativi (per i quali è stata aperta la fase delle domande) per il periodo dal 1° aprile 2020 al 31 marzo 2021 e il periodo dal 1° aprile 2019 al 31 marzo 2020. Previsti poi i ristori a "conguaglio" che andranno calcolati sul risultato d'esercizio. Con le modifiche intervenute alla Camera la soglia di fatturato per accedere ai contributi a fondo perduto sale da 10 a 15 milioni di euro. Altri aiuti vengono poi distribuiti su vari settori, dal wedding agli eventi, alla ristorazione collettiva. Nuovi fondi anche per tessili e pelletterie, fiere e 60 Terzo settore, ma anche agricoltura sostenibile, birrerie artigianali e spettacoli pirotecnici. Aumenta anche il fondo per il sostegno delle attività economiche obbligate a chiudere per il Covid..
Nel decreto anche l’accordo sullo sblocco dei licenziamenti, per ora evitato per il tessile e i settori collegati. Per questi sono previste infatti altre 17 settimane di cassa gratuita, con divieto di licenziamento conseguente fino al 31 ottobre. Altre settimane, 13, sono state istituite per le imprese che hanno esaurito la cassa COVID a disposizione: anche in questo caso, chi ne usufruisce (fino alla fine dell'anno) non può licenziare.
Diventa poi più facile stipulare contratti a tempo determinato grazie alla possibilità di indicare "specifiche esigenze previste dai contratti collettivi".
Per le imprese edilizie che operano nel settore degli appalti arriva un meccanismo di compensazione per far fronte all’aumento dei costi delle materie prime.
Nutrito il pacchetto fiscale con nuovi crediti d’imposta ed esenzioni dai pagamenti, come nel caso dell’IMU per i proprietari di abitazioni con sfratti esecutivi. Bloccato il cashback per il secondo semestre sono stati rafforzati i crediti d'imposta per l'uso di POS e aumenta il credito sulle commissioni addebitate per le transazioni effettuate dal 1° luglio al 30 giugno 2022. Credito d'imposta anche per la formazione dei dipendenti, l'acquisto di carta dei giornali, il pagamento del canone patrimoniale per la diffusione dei messaggi pubblicitari, l'estensione di quello sugli affitti degli immobili non abitativi alle attività di commercio al dettaglio con ricavi superiori ai 15 milioni che abbiano perso il 30% di fatturato tra l'aprile 2020 e il 31 marzo 2021 rispetto all'anno prima. Ancora sei mesi, poi, per il bonus per costituzione di società benefit.
Infine è stato rifinanziato e prorogato fino a fine anno l'ecobonus per le auto che ora è previsto anche per quelle usate, comunque Euro 6, a fronte della rottamazione di una vettura di almeno dieci anni.
Nell’ebook tutte le novità dopo la conversione in legge del decreto.
Premessa
1. Titolo I Sostegno alle imprese, all’economia e abbattimento dei costi fissi. Contributo a fondo perduto - Art. 1
1.1 Nuovo contributo di pari importo
1.2 Contributo rapportato alle perdite
1.3 Contributo per chi ha subito maggiori perdite
1.4 Elevazione delle soglie di fatturato per contributo a fondo perduto
2. Detassazione di contributi e indennità - Art. 1-bis
2.1 Stop ai vincoli previsti dal decreto Sostegni
3. Contributi per i settori del wedding, dell'intrattenimento e del catering - Art. 1-ter
3.1 Contributi a fondo perduto sulla base del fatturato
4. Incremento del Fondo per gli enti del Terzo settore - Art. 1-quater
4.1 Finanziamenti legati all’attività
5. Rinvio dei versamenti delle rate per la rottamazione - Art. 1-sexies
5.1 Nuove scadenze
6. Revisione dei prezzi dei materiali nei contratti pubblici - Art. 1-septies
6.1 Assicurato l’accesso alle norme per tutte le imprese
6.2 Le regole per le compensazioni
7. Fondo per il sostegno delle attività economiche chiuse - Art. 2
7.1 Indennizzi per le chiusure obbligatorie
7.2 Erogazione entro 30 giorni dalle misure attuative
7.3 Nuovi sostegni alla logistica del settore fieristico
8. Incremento risorse sostegno comuni vocazione montana - Art. 3
8.1 A disposizione altri 100 milioni di euro
8.2 Ristori per l’ammodernamento degli impianti
9. Valorizzazione turistica per le Olimpiadi invernali 2026 - Art. 3 -ter
9.1 Finanziamenti mirati
10. Estensione e proroga del credito d’imposta per le locazioni commerciali - Art. 4
10.1 In vigore le nuove scadenze per il turismo
10.2 Credito per i canoni anche per le attività commerciali più grandi
11. Ricontrattazione delle locazioni commerciali - Art. 4-bis
11.1 Riduzione in caso di un calo del 50% dei ricavi
12. Stop all’IMU per gli appartamenti con sfratti in corso - Art. 4-ter
12.1 Interessati gli sfratti convalidati
13. Proroga riduzione degli oneri delle bollette elettriche - Art. 5
13.1 Sconto per un altro mese anche sul canone tv
13.2 Più risorse per la riduzione degli oneri in bolletta
14. Agevolazioni Tari - Art. 6
14.1 Riduzioni a discrezione dei Comuni
14.2 Differimento dei termini di approvazione delle delibere
15. Ridotto il canone demaniale marittimo - Art. 6-bis
15.1 Revisione per la pandemia
16. Sostegno al riciclo dell’alluminio - Art. 6-ter
16.1 Finanziamento per gli impianti
17. Misure a sostegno del turismo e bonus alberghi - Art. 7
17.1 Più soldi per i ristori e le città d’arte
17.2 Bonus vacanze anche dai tour operator
17.3 Proroga al 2022 per il tax credit alberghi
17.4 Sostegni per i tour operator e le imprese di trasporto
18. Bonus vacanze anche per i pacchetti turistici - Art. 7-bis
18.1 Agevolazioni per tutte le strutture ricettive
19. Misure per tessile, moda, e altre attività economiche - Art. 8
19.1 Credito d’imposta per le rimanenze
19.2 Rifinanziamento del Fondo eventi-catering, parchi tematici e giardini zoologici
19.3 Sostegno all’industria conciaria
20. Assicurazione fuochi artificiali - Art. 8-bis
20.1 Le polizze interessate
21. Proroghe fiscali - Art. 9
21.1 Riscossione sospesa fino al 31 agosto
21.2 Proroghe e agevolazioni per le zone terremotate
21.3 Slitta al 2022 la plastic tax
21.4 Più tempo per accatastare gli edifici rurali in zone colpite dal sisma
21.5 Recupero dei rifiuti dopo eventi sismici
22. Slittamento termini fiscali per i contribuenti soggetti a ISA - Art. 9-ter
22.1 Versamenti rinviati per le partite IVA
23. Misure di sostegno al settore sportivo - Art. 10
23.2 Fondo per il rimborso di test COVID e sanificazioni
23.3 Ristori per le Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche costrette a chiudere
24.4 Credito sportivo
23.5 Riqualificazione delle piscine del Foro Italico
23.6 Modifiche per l’entrata in vigore dei decreti attuativi su ordinamento sportivo e professioni sportive
23.7 Nuova documentazione per le discipline dilettantistiche
24. Contributi a fondo perduto per gli impianti chiusi - Art. 10 bis
24.1 Interessate le società iscritte al CONI
24.2 Ristori per le perdite dei gestori del Campionato del mondo MotoGP
24.3 Finanziamenti per lo Sport nei parchi
25. Proroga delle concessioni per le associazioni sportive dilettantistiche - Art. 10 bis
25.1 Interessate tutte le concessioni
26. Misure di sostegno all’export e all’internazionalizzazione - Art. 11
26.1 Per le nuove domande solo credito agevolato
27. Sospensione semestrale cashback e credito commissioni Pos - Art. 11
27.1 Stop all’operazione fino dicembre
27.2 Rimborso totale commissioni pagamenti elettronici
27.3 Credito d’imposta per acquisto POS
28. Semplificazione e rifinanziamento Nuova Sabatini - Art. 11-ter
28.1 Importo restante in un’unica soluzione per chi ha avuto già la prima quota
29. Rafforzamento patrimoniale delle imprese di medie dimensioni - Art. 11-quinquies
29.1 Acquisto di quote entro dicembre
30. Misure per il sostegno al settore pirotecnico - Art. 11-septies
30.1 Incentivi per la diffusione
Titolo II - Misure per l’accesso al credito e la liquidità delle imprese
31. Rimborso anticipato del credito al consumo - Art. 11-opties
31.1 Riduzione proporzionale degli interessi
31.2 Indennizzo per i mancati interessi
32. Garanzia finanziamenti per di ricerca e sviluppo e programmi di investimento - Art. 12
32.1 Finanziamenti fino a 500 milioni
32.2 Proroga dei termini per i titoli esecutivi
33. Misure per il sostegno alla liquidità delle imprese - Art.13
33.1 Più tempo e nuove regole
33.2 Nuovi fondi per agricoltura e pesca
34. Durata delle garanzie SACE in base a norme UE - Art. - 13 bis
34.1 Autorizzazione UE
35. Tassazione capital gain start up innovative - Art. 14
35.1 Benefici fiscali solo per i contribuenti persone fisiche
35.2 Niente capital gain sulle somme reinvestite in start-up e imprese innovative
35.3 Più tempo per la rivalutazione di terreni e partecipazioni
36. Liquido per le sigarette elettroniche - Art. 14-bis
36.1 Riduzione modulare
37. Misure per lo sviluppo di canali alternativi di finanziamento delle imprese - Art.15
37.1 Incentivati i programmi di sviluppo
38. Proroga moratoria per le PMI - Art. 16
38.1 Solo imprese già ammesse
39. IVA per gli animali vivi per la caccia - Art. 18-bis
39.1 Interpretazione autentica
40. Disposizioni in materia di Patrimonio Destinato - Art. 17
40.1 Nuove possibilità di intervento
41. Recupero IVA su crediti non riscossi nelle procedure concorsuali - Art. 18
41.1 Più rapido lo storno per i crediti inesigibili
42. Proroga degli incentivi per la cessione di crediti e ACE innovativa 2021 - Art. 19
42.1 Proroga di un anno in caso di crediti deteriorati
42.2 Misura rafforzata per il 2021
42.3 Anticipo tramite credito d’imposta
42.4 Recupero per uso indebito
42.5 Incentivi fiscali alle operazioni di aggregazione aziendale
43. Proroga degli incentivi per le società benefit - Art. 19-bis
43.1 Fissato un importo massimo
44. Modifiche alla disciplina del credito d’imposta per beni strumentali nuovi - Art. 20
44.1 Possibile recupero in un anno
45. Estensione del limite dei crediti compensabili o rimborsabili - Art. 22
45.1 Nuova revisione per il 2021
Titolo III - Misure per la tutela della salute
46. Credito d’imposta per la ricerca biomedica - Art. 31-bis
46.1 Incentivo per il solo 2021
47. Riduzione IVA sui reagenti - Art. 31-ter
47.1 Imposta al 5 per cento
48. Finanziamento dei crediti all'esportazione - Art. 31-quater
48.1 regolamentazione per decreto
48.2 Estesa la platea dei beneficiari
49. Credito d'imposta per la sanificazione e l'acquisto di dispositivi di protezione - Art. 32
49.1 Interessate anche le strutture ricettive a carattere non imprenditoriale
49.2 Le spese ammesse
49.3 Necessario un provvedimento attuativo
Titolo IV - Disposizioni in materia di lavoro e politiche sociali
50. Ulteriori disposizioni in materia di reddito di emergenza - Art. 36
50.1 Pagamenti per il periodo giugno-settembre
50.2 La domanda
51. Reddito di ultima istanza in favore dei professionisti con disabilità - Art. 37
51.1 Riaperti i termini per la richiesta
52. Disposizioni in materia di NASPI e mobilità in deroga - Art.38
52.1 Assegno invariato per altri sei mesi
52.2 Niente riduzione per la mobilità in deroga fino a dicembre
53. Disposizioni in materia di contratto di espansione - Art.39
53.1 Facilitata l’uscita anticipata
54. Ulteriori disposizioni in materia di trattamenti di integrazione salariale - Art. 40
54.1 Al via la nuova CIGS con mantenimento dell’occupazione
54.2 Più tempo per chiedere l’accesso alle prestazioni
54.3 Cassa senza contributo addizionale e blocco dei licenziamenti
54.4 Quando i licenziamenti sono ammessi
55. Ulteriore trattamento di CIGS - Art. 40-bis
55.1 Altra CIG ma senza licenziamenti
56. Disposizioni per i lavoratori del settore marittimo - Art. 40-quater
56.1 I lavoratori interessati
57. Contratto di rioccupazione - Art. 41
57.1 Durata di sei mesi obbligatoria
57.2 Nessun licenziamento prima della conclusione del progetto
57.3 Esonero contributivo se non ci sono stati licenziamenti
57.4 Quando l’agevolazione si perde
58. Modifiche in materia di lavoro a tempo determinato - Art. 41-bis
58.1 Aumentano le possibilità per i datori di lavoro
59. Proroga indennità lavoratori stagionali, turismo e spettacolo - Art. 42
59.1 Importo dell’assegno
59.2 Settore turismo
59.3 Altri lavoratori autonomi
59.4 Altri lavoratori stagionali
59.5 Lavoratori dello spettacolo
59.6 Domanda entro il 31 luglio
60. Decontribuzione settori del turismo e degli stabilimenti termali e del commercio - Art. 43
60.1 Esonero a fonte del divieto di licenziamento
61. Contributi per i servizi della ristorazione collettiva - Art.43-bis
61.1 Nuovi fondi a disposizione
62. Indennità per i collaboratori sportivi - Art. 44
62.1 I soggetti interessati
62.2 L’ammontare dell’indennità
62.3 Problematiche INPS
63. Proroga CIGS per cessazione e incremento del Fondo sociale per occupazione e formazione - Art. 45
63.1 Previsti accordi specifici
63.2 Fondo sociale per occupazione e formazione
64. Differimento dei contributi per artigiani e commercianti - Art. 47
64.1 Tre mesi in più di tempo
65. Verifica della regolarità contributiva di autonomi e professionisti ai fini dell'esonero - Art. 47-bis.
66. Credito d'imposta per la formazione professionale di alto livello dei dipendenti - Art. 48-bis
66.1 Tetto di spesa a 30.000 euro
67. Disposizioni in favore dei lavoratori frontalieri - Art. 49
67.1 Finanziamento per il 2021
67.2 Fondi anche per le zone colpite dalla frana in Liguria
68. Proroga del CIG nel tessile - Art. 50-bis
68.1 Confermato il blocco selettivo
68.2 Fondo per la riqualificazione professionale
68.3 Cassa COVID fuori dalla durata massima
Titolo VI - Giovani, scuola e ricerca
69. Credito d’imposta per la formazione di neolaureati - Art. 60-bis
69.1 Agevolazione solo per le imprese
70. Misure in favore dell’acquisto della casa di abitazione - Art. 64
70.1 Proroga Fondo prima casa
70.2 Mutui per i giovani fino a 36 anni
70.3 Niente imposte per l’acquisto
70.4 Misure in materia di prevenzione e contrasto al disagio giovanile
Titolo VII – Cultura
71. Misure urgenti per la cultura - Art. 65
71.1 Fondo emergenze
71.2 Diritti d’autore
71.3 Disposizioni per il sostegno dello spettacolo viaggiante e delle attività circensi
71.4 Interventi in materia di Fondazioni lirico-sinfoniche
71.5 Rifinanziato il bonus cultura
72. Credito d’imposta per il restauro e gli interventi conservativi sugli immobili di interesse storico e artistico - Art. 65-bis
72.1 Credito fino a 100.000 euro
73. Disposizioni in tema di previdenza e assistenza nel settore della cultura - Art. 66
73.1 Accesso più facile all’indennità di malattia
73.2 Rivista la retribuzione di riferimento
73.3 Assicurazione obbligatoria contro infortuni e malattie professionali
73.4 Tutela e sostegno della genitorialità
73.5 Indennità per la disoccupazione per i lavoratori autonomi
73.6 Contributi a fini pensionistici
73.7 Adeguamento elenco categorie professionali
74. Misure urgenti a sostegno della filiera della stampa e investimenti pubblicitari - Art. 67
74.1 Solo spese certificate
74.2 Agevolazioni sull’IVA
74.3 Chiarimenti tax credit edicole
74.4 Bonus per l’acquisto della carta anche nel 2021
74.5 Più tempo per il riequilibrio dell’INPGI
74.6 Crediti d’imposta per investimenti pubblicitari
74.7 Differimento del taglio dei contributi pubblici
75. Credito d'imposta per il pagamento del canone patrimoniale - Art. 67-bis
75.1 Bonus proporzionale al canone versato
Titolo VIII - Agricoltura e trasporti
76. Misure di sostegno per l’agricoltura, la pesca, l’acquacoltura e il settore agrituristico - Art. 68
76.1 Innalzata la percentuale di compensazione dell’Iva
76.2 Contributi agli allevatori bovini
76.3 Cumulabilità garanzia Fondo Centrale con altre garanzie
76.4 Fondo per il sostegno del settore bieticolo saccarifero
76.5 Autoimprenditorialità femminile nel settore agricolo
76.6 Sostegno dell’occupazione nel settore agrituristico
76.7 Anticipazione pagamenti diretti per danni da avverse condizioni metereologiche
76.8 Sostegno alla produzione a ridotto impatto ambientale
77. Misure per lo sviluppo e il sostegno delle innovazioni in agricoltura - Art. 68-bis
77.1 Finanziati anche gli interventi per migliorare l’impatto ambientale
78. Misure a sostegno del settore della birra artigianale - Art. 69-quater
78.1 Importo in base alla produzione
79. Indennità per i lavoratori del settore agricolo e della pesca - Art. 69
79.1 Indennità incumulabile col reddito di cittadinanza
79.2 Sostegno anche al settore pesca
80. Esonero contributivo a favore delle filiere agricole appartenenti ai settori agrituristico e vitivinicolo - Art. 70
80.1 Interessate imprese e singoli contribuenti
81. Interventi per la ripresa economica e produttiva delle imprese agricole danneggiate dalle avversità atmosferiche - Art. 71
81.1 Aiuti ad ampio raggio
81.2 Aiuti alla Calabria
82. Contributo per gli autotrasportatori per le maggiori spese a seguito del crollo del ponte Morandi- Art. 73-bis
82.1 Contributo non oltre l’importo delle imposte pagate
83. Sospensione del pagamento della tassa di ancoraggio per le navi da crociera - Art. 73-quater
83.1 Stop alla tassa
84. Rifinanziato l’ecobonus per l'acquisto di veicoli meno inquinanti - Art. 73-quinquies
84.1 Agevolato anche l’acquisto di auto usate euro 6
Titolo IX - Disposizioni finali e finanziarie
85. Subentro Agenzia delle entrate-riscossione a Riscossione Sicilia Spa - Art. 76
85.1 Novità dal 1° ottobre
L’argomento di questo e-book è la disciplina speciale dell’Imposta sul Valore Aggiunto (IVA) prevista per le agenzie di viaggio dall’articolo 74-ter del Decreto del Presidente della Repubblica n° 633 del 1972 e dal Decreto del Ministero delle Finanze di attuazione n° 340 del 1999.
In realtà più che per le agenzie questa disciplina speciale dell’IVA è prevista per alcune operazioni, cioè prestazioni di servizi (dato che le agenzie di viaggio sono imprese che producono e/o commercializzano servizi turistici) riservate dalla legge (in particolare dall’art. 9 della Legge n° 217 del 1983 e dalle leggi regionali che hanno attuato ed attuano questa norma) alle agenzie di viaggio e precisamente:
Questi servizi possono essere organizzati e venduti in proprio dalle agenzie di viaggio oppure essere venduti ai turisti – clienti finali da agenzie di viaggio diverse da quelle organizzatrici sulla base di un mandato senza o con rappresentanza conferito da queste ultime. In questi ultimi casi, le agenzie mandatarie ricevono come compenso delle provvigioni sul venduto che sono esenti dall’IVA se il contratto di mandato è senza rappresentanza.
Infine, dal momento che l’IVA è una imposta comunitaria che non esiste al fuori dell’UE, i servizi turistici che fanno parte di un pacchetto turistico sono esenti dall’IVA se sono resi ai turisti che partecipano al viaggio in tutto od in parte al di fuori dal territorio degli Stati che aderiscono all’Unione Europea.
Sintesi
1. Il regime speciale dell’Imposta sul Valore Aggiunto (IVA) per le agenzie di viaggio: l’articolo 74-ter del DPR n° 633 del 1972 e il Decreto del Ministero delle Finanze n° 340 del 1999 che lo attua.
2. Gli adempimenti formali previsti dal regime speciale dell’Imposta sul Valore Aggiunto (IVA) per le agenzie di viaggio
3. La definizione di pacchetto turistico contenuta nell’art. 33 del Codice del turismo riformata dal Decreto Legislativo n° 62 del 2018
Allegati
eBook in pdf di 101 pagine sugli aspetti civili e fiscali dell’affitto con riscatto e del Rent to buy, con tabelle esplicative e con esemplificazioni di carattere pratico, inoltre, nella stessa è stata inserita anche una sintesi delle altre formule contrattuali.
Aggiornato al decreto Sostegni bis (D.l. 73/2021) e alla Legge di Bilancio 2021 (L. 178/2020)
Il settore immobiliare, nel corso dell’ultimo quinquennio ha attraversato un periodo di forte crisi.
E così, al fine di rendere più appetibile l’acquisto degli immobili sono state introdotte delle nuove formule costituite dall’affitto con riscatto e dal Rent to buy, il cui termine sembra uguale ma i contratti presentano delle piccole differenze.
Tali formule continuano ad essere applicate anche nel 2021, anno caratterizzato da una forte crisi dovuta alla pandemia mondiale Covid19.
Si analizza la tipologia dell’affitto con riscatto.
L’affitto con riscatto consiste nella stipula di due contratti, quello della locazione e quello dell’opzione per l’acquisto; il compratore prende in affitto l’immobile pagando un canone più elevato destinato a coprire una quota dell’acconto prezzo, in caso di opzione per l’acquisto manifestata alla scadenza. A dire il vero, il contratto di opzione per l’acquisto nel quale è inserito il prezzo per il riscatto è stipulato contestualmente alla locazione. Il contratto di affitto con riscatto presenta dei vantaggi sia per l’inquilino-compratore e sia per il proprietario.
Il compratore che non vuole ricorrere al momento ad un mutuo bancario o che vuole posticipare di accendere il mutuo in un momento successivo e per un importo più basso può valutare la convenienza a ricorrere a tale tipologia contrattuale, anche perché il prezzo di riscatto è predeterminato.
Il locatore può usufruire di un’entrata continua in quanto percepirà un canone più elevato.
Pur se è simile all'affitto con riscatto, il rent to buy, nuovo termine di origine anglosassone, è una tipologia contrattuale anch'essa finalizzata a far acquistare la proprietà dell’immobile.
Si differenzia dall’affitto con riscatto, poiché mediante tale formula il venditore affitta l’immobile bloccandone il prezzo fino a quando il compratore non è in grado di ottenere un finanziamento bancario.
Mediante la stipula di tale contratto si mira a far acquisire al compratore i requisiti per accedere ad un finanziamento bancario.
È una formula abbastanza flessibile che produce al compratore il vantaggio di usufruire subito del bene in affitto e di rimanere in tale situazione fino a quando non rientra nei parametri per accedere al sistema bancario.
L'elaborato vuole essere una guida di carattere pratico che aiuti il lettore a cercare di comprendere gli aspetti civili e fiscali di questa nuova formula.
La suddetta guida è strutturata con tabelle esplicative e con delle esemplificazioni di carattere pratico; inoltre, nella stessa è stata inserita anche una sintesi delle altre formule contrattuali.
Premessa
1. Inquadramento giuridico dell'affitto con riscatto e rent to buy
2. Ambito soggettivo
3. Struttura dei contratti
4. Cosa succede se non si esercita l’opzione
5. Vantaggi
6. Regime fiscale
6.1 Fase della locazione concedenti che agiscono in regime d'impresa trattamento ai fini delle imposte sui redditi e IRAP
6.2. IVA regime fiscale della locazione e del riscatto dell'immobile
6.3 Il regime applicabile in caso di opzione di riscatto
6.4 Imposta di registro
6.5 LA NUOVA IMU TASI E TARI
6.6 Il regolamento comunale
6.7 Dichiarazione
6.8 Versamento
6.9 TARI: definizione
7. La cedolare secca
7.1 Soggetti
7.2 Esclusioni
7.3 Ambito oggettivo
7.4 Opzione
7.5 Come si esercita l'opzione
7.6 Contratti non soggetti a registrazione
7.6.1 Gli obblighi di comunicazione dei contratti stipulati dal 1° giugno 2017
7.7 Cosa deve fare il locatore
7.8 Pagamento
7.9 La cedolare secca per le locazioni commerciali
7.10 Il nuovo modello RLI
8. Tassazione ai fini delle imposte dirette
8.1 Contabilità del locatore
8.2 Contabilità del locatario
8.3 La norma di comportamento n. 191
8.4 Fase della locazione disciplina applicabile al locatore che non riveste la qualifica di imprenditore
8.5 Fase del riscatto dell'immobile concedente che non opera nell'esercizio d'impresa
8.6. Disciplina fiscale applicabile al concedente, non imprenditore, in caso di mancato esercizio del diritto di riscatto e di risoluzione per inadempimento
9. Tutela in caso di fallimento
10. Le altre formule
10.1 La locazione con opzione d’acquisto
10.2 La vendita a rate con patto di riservato dominio
10.3 Il contratto di locazione con patto di futura vendita
10.4 Le provvigioni del mediatore
11. Il decreto legge salva banche e la procedura di sfratto
12. Agevolazioni per giovani coppie
13. Conclusioni
14. Esemplificazioni pratiche
14.1 Contratto di affitto con riscatto
14.2 Contratto di opzione per l’acquisto
14.3 Contratto di rent to buy
14.4 Contratto di opzione per l’acquisto con finanziamento bancario
14.5 Contratto di vendita a rate con patto di riservato dominio
14.6 Contratto di locazione con patto di futura vendita
14.7 Casi pratici
14.7.1 Caso 1
14.7.2 Caso 2
14.7.3 Caso 3
14.8 Fattura per con tratto di affitto con riscatto di immobile strumentale
14.9 Fattura per contratto di affitto con riscatto di immobile ad uso abitativo
14.10 Fattura per contratto di affitto con riscatto di immobile box ad uso abitativo
14.11 Fattura acconto per contratto di affitto con riscatto di immobile ad uso abitativo
14.12 Nota di variazione per mancato esercizio del diritto di riscatto di immobile ad uso abitativo
14.13 Atto d'intimazione di sfratto e di citazione per relativa convalida
Utile formulario sui Consorzi e sociatà consortili, scaricabili in word e personalizzabili
1. Atto costitutivo e statuto di consorzio
2. Schema di contratto di consorzio tra cooperative di produzione e lavoro per l’assunzione di appalti di lavori
3. Atto costitutivo di consorzio per la disciplina della produzione e del collocamento del prodotto delle aziende consorziate
4. Schema di contratto di consorzio fra imprese artigiane
5. Schema di regolamento interno del consorzio artigiano «A»
6. Statuto-tipo di consorzio con attività esterna
7. Statuto del consorzio obbligatorio nazionale di raccolta e trattamento oli e grassi vegetali ed animali esausti