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Questo ebook "Il Reverse charge e le operazioni con l'estero: casi pratici" si propone come ausilio ad imprese e professionisti in relazione ad un argomento molto vasto ed importante quale è il reverse charge e le operazioni IVA transnazionali.
L’ebook sarà suddiviso in due Sezioni:
Il presente lavoro approfondirà tali tematiche, in modo analitico ed operativo, attraverso l’analisi di casi pratici con cui normalmente imprese e professionisti si trovano a confrontarsi quotidianamente.
1. Reverse charge interno
1.1 Nuovi casi di reverse charge “interno” dal 2015
1.2 Caso 1: subappalto edile
1.3 Caso 2: cessione di immobile strumentale da immobiliare di gestione
1.4 Caso 3: cessione di immobili da parte di impresa costruttrice
1.5 Caso 4: prestazioni di pulizia
1.6 Caso 5: manutenzione periodica di un impianto
1.7 Caso 6: realizzazione impianto idraulico
1.8 Caso 7: il guasto elettrico
1.9 Caso 8: sostituzione della caldaia
1.10 Caso 9: esecuzione pavimentazione
1.11 Caso 10: sostituzione infissi
1.12 Caso 11: lavori di intonacatura
1.13 Caso 12: demolizione di edifici
1.14 Caso 13: esecuzione delle controsoffittature
1.15 Caso 14: lavori di isolamento e impermeabilizzazione
1.16 Caso 15: cessioni di bancali in legno
2. Il reverse charge ed il trattamento IVA delle operazioni con l’estero
2.1 Reverse charge e operazioni passive con l’estero
2.2 Caso 1: cessione all’esportazione diretta
2.3 Caso 2: cessione a cliente italiano di merce destinata fuori dalla UE
2.4 Caso 3: fatturazione di acconti all’esportazione
2.5 Caso 4: acquisto beni da soggetto passivo stabilito fuori dalla UE
2.6 Caso 5: acquisto beni da soggetto extra UE da inviare presso un proprio cantiere in un paese extra UE
2.7 Caso 6: cessione di beni a soggetto passivo UE
2.8 Caso 7: cessione gratuita di beni tra operatori comunitari
2.9 Caso 8: invio di beni in altro Stato membro per esigenze della propria impresa
2.10 Caso 9: cessione a cliente extra UE ed invio delle merci in UE
2.11 Caso 10: ricevimento merce in conto riparazione e successivo acquisto
2.12 Caso 11: la realizzazione di uno stampo
2.13 Caso 12: prestazioni di trasporto di beni
2.14 Caso 13: prestazioni di servizi relative a beni immobili
2.15 Caso 14: acquisto software via Internet da società UE
2.16 Caso 15: acquisto software via Internet da società extra UE
2.17 Caso 16: locazione a breve termine di un’autovettura
2.18 Caso 17: acquisto di pezzi di ricambio
2.19 Caso 18: manutenzione macchinario da parte di un operatore francese
2.20 Caso 19: manutenzione macchinario da parte di un operatore extra UE
Il presente lavoro fornisce un quadro d’insieme del sistema sanzionatorio connesso alle principali imposte di maggiore riscontro nella pratica, dopo la Delega fiscale.
Il D.Lgs. 158/2015, pubblicato nella G.U. n. 231 del 7 ottobre 2015, recante misure per la revisione del sistema sanzionatorio, in attuazione dell’art. 8, co. 1, della L. 23/2014, interviene sulla disciplina dei reati penali e amministrativi connessi alle imposte sui redditi e sull’Iva.
La riforma delle sanzioni penali concernenti le violazioni tributarie prevede quanto segue:
Si evidenzia inoltre che in alcuni casi potrebbe risultare applicabile il D.Lgs. 28/2015 che detta disposizioni in materia di non punibilità per particolare tenuità del fatto che consiste nell’escludere la punibilità di condotte sanzionate con la sola pena pecuniaria o con pene detentive non superiori nel massimo a cinque anni, quando risulti la particolare tenuità dell’offesa e la non abitualità del comportamento, senza pregiudizio per l’esercizio dell’azione civile per il risarcimento del danno e adeguando la relativa normativa processuale penale.
La relazione illustrativa al decreto di modifica del sistema sanzionatorio specifica, in ossequio al rispetto del principio di legalità di cui al D.Lgs. 472/1997 e all’art. 2 del codice penale, che le disposizioni in esso contenute non hanno carattere retroattivo né comportano reviviscenza di disposizioni precedentemente abrogate. L'applicazione delle medesime disposizioni può, in ogni caso, essere retroattivo tenuto conto che, trattandosi di materia sanzionatoria, opera per le disposizioni più favorevoli al contribuente il principio del favor rei.
La modifica normativa interviene anche sulle sanzioni amministrative connesse alle violazioni in materia di imposte sui redditi, Iva ed Irap prevedendo una generale riduzione delle stesse purché manchino, nel compimento delle operazioni, gli effetti fraudolenti e artifici.
Premessa
1. Omessa e tardiva presentazione della dichiarazione dei redditi e dell'Iva
1.1 Condizioni e punibilità per l'omessa dichiarazione
1.2 Attenuanti penali per l'omessa dichiarazione
1.3 Sanzioni amministrative per le imposte sui redditi, Irap e Iva
2. Dichiarazione infedele e fraudolenta
2.1 Ampliamento delle fattispecie penalmente rilevanti
2.2 Dichiarazione fraudolenta mediante operazioni inesistenti: ambito applicativo
2.3 Dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici: quando scattano le sanzioni penali
2.4 Dichiarazione infedele: nuove soglie di punibilità e alcune cause di esclusione
2.5 Dichiarazione infedele ai fini reddituali, Irap e Iva: le sanzioni amministrative
2.6 Dichiarazione infedele e fraudolenta: disposizioni comuni
3. Occultamento e distruzione di documenti contabili
3.1 Aumento della pena
3.2 Confisca del profitto o prezzo del reato: nuova disposizione
4. Omissione degli adempimenti da parte dei sostituti d'imposta
4.1 Omessa presentazione del Modello 770: nuova fattispecie di reato penale
4.2 Omesso versamento delle ritenute d'imposta: soglia di punibilità e omissioni
4.3 Omesso versamento delle ritenute d'imposta: cause di non punibilità
4.4 Sanzioni amministrative per l'omesso versamento delle ritenute: prospetti riassuntivi
4.5 Violazioni in materia di certificazione unica
5. Omesso versamento Iva
5.1 Innalzamento della soglia penale di punibilità e cause di non punibilità
5.3 Sanzioni amministrative
6. Indebita compensazione
6.1 La normativa penale ante modifica
6.2 La nuova formulazione delle sanzioni penali e cause di non punibilità
6.3 Sanzioni amministrative: il diverso trattamento sanzionatorio dal 2017
7. Confisca per condanna penale
7.1 Ambito applicativo
7.2 Esimente
8. Altre violazioni Iva e Ravvedimento per omessi e tardivi versamenti
8.1 Violazioni concernenti gli obblighi documentali e di registrazione
8.2 Violazioni connesse al reverse charge
8.3 Violazioni concernenti le dichiarazioni d'intento dell'esportatore abituale
8.4 Omessi e tardivi versamenti e regolarizzazione con ravvedimento: normativa vigente
8.5 Omessi e tardivi versamenti e regolarizzazione con ravvedimento: normativa 2017
9. Cumulo giuridico delle sanzioni
10. Imposta di registro e contratti di locazione
10.1 Violazione degli adempimenti amministrativi dal 2017
10.2 Violazioni concernenti le imposte e i redditi di fabbricati
10.3 Ravvedimento da tardiva registrazione del contratto e dell'imposta di registro
11. Violazioni da omessa o infedele dichiarazione di successione
11.1 Sanzione per l'omessa presentazione della dichiarazione di successione
11.2 Sanzione per infedele dichiarazione di successione
12. Tassa sulle concessioni governative delle società di capitali
13. Diritto annuale camerale
14. Bollo auto
15. Imposta di bollo sui libri contabili
Un insieme di indici e margini di bilancio pone in evidenza lo stato di salute di un’azienda, grande o piccola che sia, ma non allude a quelle che possono essere le cause di “malesseri” e, di conseguenza, i rimedi da adottare. Se poi aggiungiamo il fatto che trattasi sempre di un’analisi a posteriori, realizzata quando oramai gli avvenimenti sono già accaduti, è facile concludere come l’efficacia di tali analisi lascia il tempo che trova.
Un’azione di controllo è realmente efficace quando è concomitante, quando cioè ci sono strumenti per “rettificare il tiro” in itinere, semplicemente perché solo nell’immediato momento in cui i fatti aziendali accadono è proficuo misurare, scegliere ed intervenire. Dopo vi è solo una semplice constatazione di ciò che oramai è successo e, purtroppo, la macchina per tornare indietro nel tempo non ancora è stata inventata.
Il taglio del presente testo è prettamente operativo e con esso si vogliono trasmettere quelle nozioni di base proprie di un corretto controllo di gestione, rivolto ad attività grandi o piccole che siano, strutturato su di un puntuale sistema di contabilità industriale.
I nostri esempi si basano non solo su degli schemi sintetici o su delle tabelle, ma su vere e proprie maschere operative derivanti dal nostro software di controllo di gestione e piccola contabilità industriale bussolastar, al fine di garantire al massimo la percezione pratica delle analisi che sono via via trattate. In ultimo va detto che l’azienda oggetto delle elaborazioni è una piccola realtà operante nel settore metalmeccanico.
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Conclusioni
Quella delle società di comodo è una disciplina con la quale tutti i professionisti, e fortunatamente non tutti i loro clienti, devono confrontarsi.
I continui interventi normativi l’hanno resa quanto mai ostica per i primi ed odiosa per i secondi, poiché percepita come causa di ingiusta tassazione ed incomprensibile strumento dell’Erario per fare cassa.
Questo ebook non renderà la disciplina delle società di comodo più simpatica a nessuno, perché non è nel dna del contribuente pagare le imposte con il sorriso, soprattutto quelle dovute su redditi non realizzati, né in quello dei consulenti avere piacere a dare “cattive notizie”. Però, questo ebook potrà aiutare i professionisti della materia a fare un salto di qualità nella conoscenza dei suoi meccanismi, il che potrà rivelarsi utile tanto nella fase di consulenza quanto nella fase di difesa contro le penalizzazioni che la disciplina delle società di comodo infligge.
Che cos’è una società di comodo?
Che tipo di presunzioni contiene la normativa?
Come ci si difende?
È obbligatorio presentare l’interpello disapplicativo?
Cosa conviene fare?
Queste sono alcune delle domande cui cercheremo di dare risposta, con l’aiuto della dottrina, dell’Agenzia delle entrate e della giurisprudenza, e fornendo anche delle chiavi di lettura originali, illustrate con chiarezza e con coerenza.
In allegato Formula per l'interpello
1. Illustrazione della normativa
1.1 Il test di operatività
1.2 Il conseguimento di perdite sistematiche
1.3 Le conseguenze della non operatività: imposte sui redditi, Irap, Iva
1.4 Le cause di esclusione
1.5 Le cause di disapplicazione
1.6 Le cause di disapplicazione del provvedimento del 14 febbraio 2008 si applicano anche alle società in perdita sistematica?
1.7 La disapplicazione parziale
1.8 La prova contraria (cenni)
2. Significato ed obiettivi della disciplina delle società di comodo
2.1 Finalità di natura fiscale
2.1.1 Schermo anti-redditometro
2.1.2 Schermo per ottenere risparmi d’imposta
2.1.3 Un caso che farebbe pensare al risparmio d’imposta
2.2 Finalità extrafiscali
2.3 La ratio della norma nella prassi dell’Agenzia delle entrate
2.4 Le società di comodo per perdite sistematiche
3. Finalità antielusiva o antievasiva della disciplina
4. L’interpello
4.1 Disciplina
4.2 Obbligatorietà
4.2.1 Obbligatorietà ai fini della prova contraria
4.2.2 Obbligatorietà a fini di monitoraggio
4.3 Tesi della non obbligatorietà
4.3.1 L’interpello come opportunità per il contribuente
4.4 Preventività
4.5 Impugnabilità
4.5.1 La sentenza 8663 del 2011
4.5.2 La sentenza 17010 del 2012
4.6 Conclusioni e suggerimenti operativi
5. La prova contraria
5.1 Presunzioni, prova contraria e ruolo dell’interpello
5.2 Le motivazioni alla base dell’interpello
5.3 La prova contraria al di fuori dell’interpello
6. La dichiarazione e quello che ne consegue
6.1 La dichiarazione non adeguata e l’avviso di accertamento
6.2 La dichiarazione adeguata e l’omesso versamento dell’imposta
7. Casi più ricorrenti
7.1 Immobiliari di gestione
7.2 Holding
7.2.1 La disapplicazione parziale per le holding è obbligatoria?
Allegato - Formula per l’interpello
Il tema legato ai finanziamenti, alle sovvenzioni ed ai contributi messi a disposizione dalla Comunità Europea è di sicuro interesse per tutti coloro che, siano persone fisiche, enti no-profit, enti pubblici ed imprese private, vogliano ricevere agevolazioni e aiuti a fronte di specifici progetti da realizzare.
Molto si è detto circa l’incapacità diffusa del nostro Paese di utilizzare se non in minima parte le risorse stanziate dalla Comunità Europea.
Una guida ricca di spunti, suggerimenti, indirizzi utili per facilitare il processo di acquisizione di finanziamenti e riddurre gli apsetti burocratici di recupero e raccolta della documentazione.
Cap. 1 I finanziamenti UE in generale
1. Introduzione
2. I beneficiari dei fondi europei
3. Accesso ai finanziamenti per imprenditori ed imprese
4. I programmi di assistenza e agevolazione
4.1. Programmi tematici, a gestione diretta comunitaria
4.2. Fondi strutturali
4.3. Strumento Progress
4.4. Strumenti di sostegno speciale
4.5. Ulteriori interventi finanziari
4.6. Sezione di approfondimento
Cap. 2 La Strategia Europa 2020
1. Concetti introduttivi
2. Bilancio della strategia Europa 2020
3. L’Europa quattro anni dopo
4. Le ripercussioni della crisi
5. Tendenze a lungo termine
6. Ruolo delle iniziative faro della UE
7. Conclusioni
Cap. 3 I fondi strutturali
1. Aspetti generali
2. Gli obiettivi dei fondi strutturali
3. Prospettive e fondi operativi
4. La programmazione 2014-2020in Italia
5. I fondi strutturali in dettaglio
5.1. Il Fondo europeo di sviluppo regionale - FESR
5.2. Il Fondo sociale europeo - FSE
5.3. Il Fondo di coesione - FC
5.4. Il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale - FEASR
5.5. Il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca - FEAMP
6. I beneficiari dei finanziamenti
8. Come e dove richiedere i finanziamenti
Cap. 4 Il programma Horizon 2020
1. Contenuti ed obiettividel programma
2. Eccellenza scientifica
2.1 Il consiglio europeo della ricerca (ERC)
2.1.1. ERC: cosa rappresenta e come opera
2.1.2. La ricerca di frontiera
2.1.3. I programmi ERC
2.1.4. Domande di finanziamento su programmi ERC
2.2 Tecnologie emergenti e future (FET)
2.3 Azioni Marie SKlodowska Curie
2.4 Infrastrutture di ricerca europee
3. Leadership industriale
3.1 Leadership nelle tecnologie abilitanti e industriali
3.1.1 Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT)
3.1.2 Nanotecnologie, materiali avanzati, biotecnologie
3.1.3 Tecnologie spaziali
3.2 Accesso al capitale di rischio
3.3 Innovazione nelle PMI
4. Sfide sociali
4.1 Salute, cambiamento demografico e benessere
4.2 Sicurezza alimentare, agricoltura sostenibile, bioeconomia
4.3 Energia sicura, pulita ed efficiente
4.4 Trasporti intelligenti, verdi e integrati
4.5 Clima e ambiente, efficienza nelle risorse e materie prime
4.6 L’Europa in un mondo che cambia
4.7 Società sicure: tutela della libertà e della sicurezza
5. Istituto europeo d’innovazione e tecnologia
6. Diffondere l’eccellenza e ampliare la partecipazione
7. Scienza con e per la società
8. Percorso veloce di innovazione pilota
9. Euratom
Cap. 5 I programmi UE per le PMI
1. Piccole e medie imprese e programmazione UE
2. Innovazione nelle piccole e medie imprese
3. Le PMI nei progetti collaborativi
4. Lo strumentoPMI
5. Azioni di coordinamento e supporto CSA
6. Accesso al capitale di rischio
7. Il programma COSME
8. Il programma Eurostars
Cap. 6 Il portale dei partecipanti
1. Il servizio ECAS di registrazione
2. Il portale dei partecipanti: funzioni
Cap. 7 Il Consortium Agreement
1. Aspetti generali
2. Aspetti e contenuti del Consortium Agreement
3. La Checklist del Consortium Agreement della CE
4. La disciplina della proprietà intellettuale
5. Modello DESCA di Consortium Agreement
Cap. 8 La proposta di progetto
1. Aspetti generali
2. Presentare la proposta di progetto
2.1 La proposta di progetto: introduzione
2.2 Come predisporre la proposta
2.3 Consigli sulla redazione del budget
2.4 Suggerimenti sugli errori da evitare nella proposta
3. I criteri di valutazione
Cap. 9 Gestione del Grant Agreement
1. Organizzazione del Consorzio e ruolo del coordinatore
2. Relazioni e pagamenti
3. Attuazione del progetto
4. Disposizioni finanziarie e generali
5. Budget di progetto e calcolo del contributo UE
6. Analisi progetti finanziati e ricerca di partner