"Irap professionisti e servizi affidati a terzi" COMMENTO alla sentenza di Cassazione civile n. 9477 del 12 aprile 2017

Cassazione civile  Sentenza n. 9477 del 12 Aprile 2017 COMMENTO (PDF - 8 pagine)

In materia di IRAP, il ricorso al lavoro di terzi per la fornitura di tutti i necessari servizi (dalla telefonia al segretariato) in forma rilevante e non occasionale, ma continuativa, integra il presupposto dell'esercizio abituale di una attività autonomamente organizzata: ciò in quanto non rileva che il contribuente si avvalga di lavoratori dipendenti o di rapporti di fornitura di servizi da parte di terzi soggetti. In ogni caso il giudice di merito è tenuto a valutare la qualità e quantità di tali collaborazioni.

"Rottamazione ruoli e condanna alle spese" COMMENTO alla sentenza di Cassazione n. 8377 del 31.3.2017

Cassazione civile  Ordinanza n. 8377 del 31 marzo 2017: COMMENTO (PDF 10 pagine)

Può essere condannato alle spese di lite, il contribuente che rinuncia al ricorso per aver aderito alla rottamazione dei ruoli prevista dall’articolo 6 del D.L. n. 193 del 2016, convertito nella legge n. 225 del 2016. Ciò in applicazione del principio della soccombenza “virtuale”.

Indice

IL CASO

IL COMMENTO

1. ROTTAMAZIONE DEI RUOLI: PROCEDURA E PRESUPPOSTI
2. LE SPESE DI LITE

IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA

Rimborso IVA, la polizza fideiussoria va escussa prima della scadenza COMMENTO sentenza Corte di Cassazione n. 7884 del 28.3.2017

Cassazione Civile  Sentenza  n. 7884 del 28 marzo  2017 COMMENTO (PDF - 10 pagine)

In tema di rimborso IVA ai sensi dell’art. 38-bis del D.P.R. n. 633/72, il prolungamento dei termini per l’accertamento in base a una norma sopravvenuta  non si riflette anche sulla durata del relativo contratto di garanzia, a meno che lo stesso non contenga una diversa previsione.  Questo il principio di diritto espresso dalla Cassazione Civile, III sez., nella sentenza n. 7884 del 28 marzo 2017.

Redditometro, tenore di vita e disinvestimenti - Commento alla sentenza di Cassazione civile n. 8043 del 29 marzo 2017

Cassazione civile Sentenza n. 8043 del 29 Marzo 2017 COMMENTO  (PDF - 12 pagine)

In tema di accertamento sintetico, la prova documentale contraria ammessa per il contribuente non riguarda la sola disponibilità di redditi esenti o di redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d'imposta, ma anche l'entità di tali redditi e la durata del loro possesso, che costituiscono circostanze sintomatiche del fatto che la spesa contestata sia stata sostenuta proprio con redditi esenti o soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d'imposta.  Non è sufficiente, pertanto, la dimostrazione dell'esistenza di redditi in ipotesi derivanti dallo smobilizzo di investimenti, ma occorre anche un'indagine al fine di verificare se, sulla base degli elementi sintomatici in atti, i redditi oggetto del disinvestimento siano stati effettivamente utilizzati in funzione del mantenimento del tenore di vita.

Indice

IL CASO

IL COMMENTO

1. Redditometro: prova contraria e risparmio accumulato negli anni

2. La sentenza annotata

IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA

Cartella di pagamento e vizi di motivazione - Commento alla sentenza di Cassazione n. 5371 del 2.3.2017

Cassazione civile  Ordinanza n. 5371 del 2 marzo 2017 (PDF - 10 pagine)

In tema di motivazione della cartella di pagamento, l'atto con cui siano rettificati i risultati della dichiarazione e, quindi, sia esercitata una vera e propria potestà impositiva, va motivato debitamente, dovendosi rendere edotto il contribuente dei fatti su cui si fonda la pretesa, mentre quello con cui si proceda, in sede di controllo cartolare D.P.R. n. 600 del 1973, ex art. 36 bis e D.P.R. n. 633 del 1972, art. 54 bis, alla liquidazione dell'imposta in base ai dati contenuti nella dichiarazione o rinvenibili negli archivi dell'anagrafe tributaria, può essere motivato con il mero richiamo alla dichiarazione, poiché il contribuente è già in grado di conoscere i presupposti della pretesa.

Indice

IL CASO

IL COMMENTO

1. Catella di pagamento: motivazione e responsabile del procedimento 

2. La sentenza annotata

IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA

Accertamento sintetico nullo con la regalia del fidanzato - COMMENTO alla sentenza di Cassazione n. 7258 del 22.3.2017

Accertamento sintetico nullo con la regalia del fidanzato -  Commento alla Cassazione Civile Sentenza n. 7258 del 22 marzo 2017 (PDF . 10 pagine)

Illegittimo l’accertamento sintetico laddove il contribuenti dimostri, attraverso la produzione della documentazione bancaria la provenienza non reddituale delle somme impiegate per l’acquisto del bene, poiché rimesse da un terzo (nella specie, il futuro coniuge) a titolo di “regalia”.  Questo il principio di diritto che emerge dalla sentenza n.7258 del 22 marzo 2017.

Indice

IL CASO

IL COMMENTO

1. Accertamento sintetico e onere probatorio: rassegna giurisprudenziale e prassi amministrativa

2. La sentenza  annotata

IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA

Acquisto prima casa all'asta e cause di forza maggiore - Commento alla ordinanza n. 6076 del 9.3.2017

Cassazione civile Ordinanza n. 6076 del 9 Marzo 2017  (PDF - 8 pagine)

La decadenza dall'agevolazione "prima casa" resta impedita dal sopravvenire di una causa di forza maggiore, da intendersi quale impedimento oggettivo caratterizzato dalla non imputabilità (anche a titolo di colpa), inevitabilità ed imprevedibilità dell'evento. Nel caso di specie, in ipotesi di vendita infraquinquennale, non perde le agevolazioni “prima casa” il contribuente che acquista un nuovo immobile all’asta giudiziaria entro un anno, anche se il provvedimento di assegnazione è successivo. L’importante è che il pagamento del prezzo sia avvenuto nel rispetto del termine annuale prescritto dalla legge.

Indice

IL CASO

IL COMMENTO

1. Agevolazioni per l'acquisto della prima casa: requisiti e cause di decadenza

2. Mancato trasferimento della residenza nei termini di legge per cause di forza maggiore: orientamenti giurisprudenziali

3. La sentenza annotata

IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA

Omesso versamento di ritenute: norma non retroattiva - Commento alla sentenza della Cassazione penale n. 10509 del 3 marzo 2017

Cassazione penale Sentenza n. 10509 del 3 Marzo 2017 COMMENTO (PDF 10 pagine)

In materia di reati tributari la modifica al reato di omesso versamento di ritenute dovute o certificate di cui all’art. 10-bis del D.Lgs. n. 74 del 2000 (che è oggi configurabile laddove non si versino entro il termine previsto per la presentazione della dichiarazione annuale di sostituto di imposta ritenute dovute sulla base della stessa dichiarazione o risultanti dalla certificazione rilasciata ai sostituiti) non si applica retroattivamente, trattandosi di norma più sfavorevole per l’imputato in quanto non è più necessario dimostrare il rilascio della certificazione ai sostituiti, essendo sufficiente che le ritenute risultino dovute sulla base della dichiarazione presentata con modello 770.

Indice

IL CASO

IL COMMENTO

1. L’omesso versamento di ritenute certificate: struttura del reato

2. l’onere probatorio: ripartizione e contenuto
3. la sentenza annotata

IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA

Il tirocinante è esente da IRAP - Commento alla sentenza di Cassazione n. 6673 del 15 marzo 2017

Cassazione Civile -  Sentenza n.6673  del 15 marzo 2017

Il tirocinio in sè considerato comporta lo svolgimento di un'attività sotto la direzione e comunque la supervisione di un dominus, circostanza sufficiente ad escludere l'autonomia dell'organizzazione del lavoro professionale ai fini Irap.  Il requisito della "attività autonomamente organizzata", di cui al D.Lgs. 15 dicembre 1997, n. 446, art. 2, ricorre infatti:  "quando il contribuente sia, sotto qualsiasi forma, il responsabile dell'organizzazione, e, dunque, non risulti inserito in strutture organizzative riferibili ad altrui responsabilità ed interesse". A chiarirlo la Suprema Corte con sentenza n. 6673, pubblicata lo scorso 15 marzo.

Indice

IL CASO

IL COMMENTO

1. IRAP e 'irrilevanza delle spese 

2.  L’irrilevanza del reddito ai fini IRAP   Rassegna giurisprudenziale

3. La sentenza annotata

IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA

"Sottrazione fraudolenta e costituzione di un fondo patrimoniale" Commento alla sentenza di Cassazione penale n. 7177 del 15 febbraio 2017

Cassazione penale - Sentenza n. 7177 del 15 Febbraio 2017 COMMENTO (PDF - 10 pagine)

In tema di sequestro preventivo con finalità di confisca, sussiste il fumus del reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte (art. 11 D.Lgs. n. 74/00) quando il fondo patrimoniale è stato costituito dopo l’inizio delle indagini della G.d.F. e sono stati ricompresi, con vincolo temporaneo, anche beni mobili soggetti a svalutazione, come ad esempio le autovetture. L'intento elusivo è insito, tra l’altro, nella apposizione di un vincolo di durata trentennale anche su beni mobili soggetti a obsolescenza e degrado.

Indice

IL CASO

IL COMMENTO 

1. Fondo patriminiale: finalità e limiti dell'istituto
2. reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte

3. La sentenza annotata

IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA