Credito d’imposta sulle commissioni per i pagamenti elettronici - La Circolare del Giorno n. 194 del 16.09.2020

A partire dal 1° luglio agli esercenti e lavoratori autonomi spetta un credito d’imposta sulle commissioni sostenute per l’utilizzo di pagamenti elettronici.

Il credito matura sulla base di una comunicazione mensile che gli esercenti e lavoratori autonomi ricevono da parte degli operatori che mettono a disposizione i sistemi di pagamento.

Il credito viene utilizzato in compensazione utilizzando il codice tributo “6916” recentemente istituto dall’Agenzia delle Entrate.

Indice

1. Premessa
2. Soggetti beneficiari
3. Credito d’imposta spettante
4. Obblighi per gli operatori dei sistemi di pagamento
5. Comunicazione all’esercente
6. Fruizione del credito 
7. Codice tributo

Flat tax del 7% per i titolari di pensione estera - La Circolare del Giorno n. 193 del 15.09.2020

L’art. 24-ter del TUIR ha introdotto, a partire dal 2019, un nuovo regime fiscale, per i titolari di pensione estera che trasferiscono la propria residenza nel Mezzogiorno, che consiste nell’applicazione di una flat tax del 7% su tutti i redditi prodotti all’estero.
L’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti sul regime con la C.M. n. 21/E del 17 luglio 2020.

Indice

1. Premessa
2. Ambito soggettivo
3. Ambito oggettivo
4. Esercizio dell’opzione
5. Esclusione di uno o più stati esteri
6. Effetti dell’opzione
7. Ulteriori effetti dell’esercizio dell’opzione
8. Durata del regime opzionale
9. Revoca, decadenza e inefficacia dell’opzione
10. Ipotesi di decesso del neo residente

Gli interessi sui finanziamenti dei soci alla società - La Circolare del Giorno n. 192 del 14.09.2020

Molti possono essere i motivi che possono spingere i soci a finanziare la propria società.

Quando questi versamenti, effettuati dai soci, non si intendono a titolo di capitale e quindi definitivo, saranno da considerarsi dei finanziamenti a titolo di mutuo, e potranno essere fruttiferi di interessi o meno per il socio finanziatore.

L’ordinamento italiano prevedere una presunzione di fruttuosità per queste situazioni, comunque superabile, a determinate condizioni.

Quando il finanziamento dei soci risulterà fruttifero di interessi attivi, questi costituiranno reddito imponibile per il socio finanziatore e dovranno essere da questi esposti in dichiarazione dei redditi, dove parteciperanno alla determinazione dell’imposta.

Per la società finanziata gli interessi passivi saranno deducibili secondo le norme fiscali che regolano tali tipologie di costi.

Da rilevare, per ultimo, come il finanziamento della società da parte dei soci può avere delle sensibilità in termini di Imposta di Registro.

Indice

1. Il finanziamento dei soci alla società
2. Criticità del finanziamento soci
3. Come superare la presunzione di fruttuosità
4. Il trattamento fiscale
5. L’imposta di registro applicabile ai finanziamenti dei soci

Cessione del diritto d’autore – tassazione e compilazione della dichiarazione dei redditi - La Circolare del Giorno n. 191 del 11.09.2020

In questa circolare analizziamo il trattamento fiscale della cessione del diritto d’autore, con l’indicazione in dichiarazione dei redditi delle somme percepite in relazione a tale cessione da parte dell’autore, con esempi di compilazione del modello Redditi persone fisiche 2020.

Indice

1. Premessa
2. Definizione di diritti d’autore
3. Redditi di lavoro autonomo
4. Modello redditi persone fisiche 2020 quadro RL
5. Modello 730/2020 quadro D
6. Modello redditi persone fisiche 2020 quadro LM

Rivalutazione dei beni d’impresa e delle partecipazioni 2020 - La Circolare del Giorno n. 190 del 10.09.2020

L’articolo 110 del DL 104/2020, il cosiddetto Decreto Agosto, ha introdotto, per il solo anno 2020, una nuova rivalutazione generale dei beni d’impresa, materiali e immateriali, e delle partecipazioni immobilizzate, in società controllate e collegate.

La norma prevede la possibilità di effettuare una rivalutazione su doppio binario, civilistico e fiscale, con il secondo subordinato al primo ma facoltativo.

Ai fini civilistici, la rivalutazione è gratuita; solo per l’eventuale riconoscimento dei maggior valori anche ai fini fiscali, il legislatore richiede il versamento di una “imposta sostitutiva”, con aliquota molto agevolata, nella misura del 3%, delle imposte sui Redditi, dell’Irap, e delle eventuali addizionali.

È inoltre prevista la facoltà di affrancare il saldo attivo di rivalutazione, dietro versamento di ulteriore imposta sostitutiva.

Per una corretta valutazione di convenienza dell’agevolazione in esame, dovranno essere soppesati i costi e il guadagno fiscale.

Indice

1. La nuova rivalutazione 2020
2. Il funzionamento della rivalutazione 2020
3. L’affrancamento del saldo attivo di rivalutazione
4. Il versamento delle imposte sostitutive
5. Le scritture contabili
6. Gli ammortamenti
7. Le spese di manutenzione
8. Effetti sul test di operatività per le società di comodo
9. La stima del valore dei beni rivalutati

Plastic Tax al 1° gennaio 2021 - La Circolare del Giorno n. 189 del 09.09.2020

La legge di Bilancio 2020 (art. 1, commi da 634 a 658 della legge n. 160 del 2019) ha introdotto un’imposta sul consumo dei manufatti realizzati con materiale plastico per singolo impiego ovvero i MACSI (c.d. plastic tax).

In particolare, la nuova imposta si applica sul consumo di manufatti aventi funzione di contenimento, protezione, manipolazione o consegna di merci ovvero prodotti alimentari - anche in forma di fogli, pellicole o strisce - realizzati con l’impiego, anche parziale, di materie plastiche (polimeri organici di origine sintetica), che siano stati ideati ed immessi sul mercato per un singolo impiego, ovverosia non siano progettati per essere riutilizzati, o per compiere più trasferimenti durante il loro ciclo di vita.

La disciplina, che doveva essere attuata con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, è stata recentemente posticipata a gennaio 2021.

Indice

1. Premessa
2. Ambito oggettivo di applicazione
3. Caratteri dell’obbligazione tributaria
4. Determinazione dell’imposta e relativi adempimenti
5. Rimborso dell’imposta
6. Attività di accertamento
7. Riscossione, rimborso, termine di prescrizione e sanzioni

Pin Inps: nessun ulteriore rilascio dal 1° ottobre - La Circolare del Giorno n. 187 del 08.09.2020

Con la circolare n. 87 del 17.07.2020 l’Inps ha annunciato che a decorrere dall’1.10.2020 non saranno più rilasciati PIN per l’accesso ai servizi dell’Istituto. Il PIN sarà infatti sostituito dallo SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale). Sarà comunque assicurata una fase transitoria, che inizierà il 1° ottobre 2020, e che si concluderà – in una data ancora da definirsi- con la definitiva cessazione della validità dei Pin Inps. Il PIN dispositivo sarà in ogni caso mantenuto per gli utenti che non possono accedere alle credenziali SPID (ad esempio, minorenni, soggetti extracomunitari).

Indice

1. Il Pin dispositivo non sarà più rilasciato dal 01.10.2020
2. Fase transitoria da PIN a SPID
3. Spid

Bonus pubblicità: pronto il nuovo modello - La Circolare del Giorno n. 188 del 08.09.2020

Sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate e del Dipartimento per l’Informazione e l’editoria della Presidenza del consiglio dei Ministri, è stato pubblicato il nuovo modello, e le relative istruzioni, per presentare la richiesta del credito d’imposta per investimenti pubblicitari.

Le modifiche si sono rese necessarie a seguito delle novità introdotte dal Decreto Rilancio (D.L. n. 34/2020), secondo cui, limitatamente al 2020, il credito di imposta viene concesso nella misura del 50% del valore degli investimenti effettuati.

La comunicazione va presentata dal 1° al 30 settembre 2020.

Indice

1. Premessa
2. Credito d’imposta potenziato per l’anno 2020
3. Adempimenti
4. Modello di comunicazione aggiornato

Bonus Edicole, domande dal 1° settembre - La Circolare del Giorno n. 186 del 07.09.2020

Dal 1° a 30 settembre 2020 è possibile inviare la domanda per fruire del credito d’imposta per esercenti attività commerciali che operano nel settore della vendita al dettaglio di giornali, riviste e periodici.

L’agevolazione, prevista con la Legge di Bilancio 2019, è stata oggetto di numerose modifiche e con la recente Circolare del 17.07.2020 il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria fornisce importanti chiarimenti e delucidazioni sulle modalità applicative del bonus per il 2020.

Indice

1. Premessa
2. Soggetti beneficiari
3. Determinazione del credito d’imposta
4. Accesso al credito
5. Riconoscimento del credito e suo utilizzo

Proroga dello split payment fino al 30.06.2023 - La Circolare del Giorno n. 185 del 04.09.2020

E’ stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE la decisione n. 1105 del 24 luglio 2020 che autorizza l’Italia a continuare a prevedere il meccanismo dello split payment (art. 17-ter del D.P.R. 633/72) sino al 30 giugno 2023.

Tale decisione si applica a decorrere dal 1ª luglio 2020, garantendo in tal modo la continuità giuridica della misura.

Indice

1. Premessa
2. Iter normativo negli organi dell’UE
3. Iter normativo interno
4. Funzionamento dello split payment
5. Ambito oggettivo
6. Regole di fatturazione
7. Mancata indicazione della dicitura
8. Appositi elenchi