Cassa di previdenza dei commercialisti e verifica dell’esercizio della professione - Commento alla sentenza della Corte di Cassazione n. 19638/2018

Cass. civ.,  sez. lavoro  n. 19638 del 25 Luglio 2018 COMMENTO 

La Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza a favore dei Dottori Commercialisti è titolare del potere di accertare, sia all'atto dell'iscrizione ad essa, sia periodicamente, e comunque prima dell'erogazione di qualsiasi trattamento previdenziale, ed a tale limitato fine, che l'esercizio della corrispondente professione non sia stato svolto nelle situazioni di incompatibilità di cui all'art. 3 del d.p.r. 1067/1953 (ora art. 4 del d.lgs. 139/2005), ancorché quest'ultima non sia stata accertata dal Consiglio dell'Ordine competente. In particolare, tale potere di accertamento sussiste nel momento della verifica dei presupposti per l'erogazione del trattamento previdenziale, al quale si associa naturalmente la cessazione dell'iscrizione all'Ordine, non potendosi ravvisare ostacolo alcuno nella carenza di una procedura specifica per l'esercizio di esso, risultando le garanzie procedimentali suscettibili di essere in ogni caso assicurate dall'osservanza delle norme generali di cui alla l. n. 241 del 1990.

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IL CASO

IL COMMENTO

1. Poteri della Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza a favore dei Dottori Commercialisti

2. Diatriba giurisprudenziale sul potere della Cndpadc

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Spese di mantenimento, detrazione per entrambi i coniugi separati - Commento alla sentenza di Cassazione n. 18392 del 12 luglio 2018

Cassazione Civile sentenza n. 18392 del 12 luglio 2018 COMMENTO (PDF - 9 pagine)

La detrazione per i carichi familiari spetta integralmente al coniuge separato che versa l’assegno in favore dei figli, salvo che non risulti la partecipazione al mantenimento della prole,  dell’altro genitore, che pretenda di godere della metà della detrazione. Ad affermarlo la Suprema Corte con sentenza n. 18392  del 12 luglio scorso.

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IL CASO

IL COMMENTO

1.ll regime delle deduzioni e delle detrazioni nei casi di separazione e divorzio

1.1. Regime applicabile all’assegno di mantenimento per i figli

2. Separazione e Imposte indirette

3. La sentenza annotata

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Lavoro a domicilio e regime pensionistico ex d.lgs. 503/1992- Commento alla sentenza di Cassazione lavoro n. 18642 del 12 luglio 2018

Cass. civ.,  sez. lavoro n. 18462 del 12 Luglio 2018- COMMENTO  (PDF - 10 pagine)

La deroga all'applicabilità del regime previdenziale introdotto con il d.lgs. 503/1992, prevista, dalla lett. b) del comma 3 dell'art. 2, per i lavoratori con anzianità assicurativa di almeno 25 anni, occupati per periodi inferiori all'intero anno solare, non è suscettibile di applicazione analogica, né di interpretazione estensiva e non trova, pertanto, applicazione per i lavoratori a domicilio che, abbiano lavorato per l'intero anno solare, con orario inferiore alle 24 ore settimanali.

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IL CASO

IL COMMENTO

1. Lavoro a domicilio: nozione e requisiti

2. Requisiti per la pensione, deroga al d.lgs. 503/1992 e lavoratori a domicilio

IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA

Deposito IVA "virtuale" - Commento alla Ordinanza della Corte di Cassazione n. 14043 del 1 giugno 2018

Cassazione civile Ordinanza n. 14043 del 1 Giugno 2018 NCOMMENTO (PDF - 10 pagine)

Il mancato inserimento del bene all’interno del deposito IVA costituisce una mera violazione formale del sistema del versamento dell’IVA, quando questa è assolta con il meccanismo dell’inversione contabile.

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IL CASO

IL COMMENTO

1. Il deposito IVA disciplinato dall’art. 50-bis del d.l. 30 agosto 1993, n. 331

2. L’ordinanza annotata

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Attività lavorativa svolta in malattia: licenziamento legittimo - Commento alla sentenza di Cassazione lavoro n. 17514 del 4.7.2018

Cass. civ.,  sez. lavoro n. 17514 del 04 Luglio 2018

E’ legittimo il licenziamento disciplinare di un lavoratore, adottato dopo accertamenti di natura investigativa, ove il lavoratore, assente per un infortunio in itinere, era stato fotografato mentre  lavorava in un parcheggio a pagamento, senza rispettare le prescrizioni mediche che imponevano l’uso del collare.

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IL CASO

IL COMMENTO

1. Contestazione dell’addebito, specificità e immediatezza

2. Adeguatezza della sanzione e licenziamento disciplinare

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Onere probatorio in capo all'Agente della Riscossione per contestazione della notifica via PEC - Commento alla Ordinanza di Cassazione n. 16173 del 19.6.20

Cassazione Civile – Sezione VI – Sottosezione 3  Ordinanza n. 16173 del 19 Giugno 2018 (PDF - 6 pagine)

L'Agente della Riscossione, di fronte alle contestazioni dell'opponente relative alla notifica a mezzo PEC delle Cartelle di pagamento, ha l'onere di dimostrare di avere provveduto alla regolare notifica di esse in forma di "documento informatico" (e non di mera copia informatica di documento cartaceo), di documentare la corrispondenza tra il messaggio originale e quello trasmesso via PEC, nonché la regolarità della trasmissione telematica dell'atto.

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IL CASO

IL COMMENTO

1. Premessa

2. La decisione

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Illegittimo il licenziamento per utilizzo della sigaretta elettronica -COMMENTO alla ordinanza di Cassazione lavoro N. 16965 del 27 giugno 2018

Cass. civ.,  sez. VI lav.  Ordinanza n. 16965 del 27 Giugno 2018 -COMMENTO (PDF - 6 pagine)

Non è licenziabile un lavoratore che fuma la sigaretta elettronica, in un locale mensa, durante il proprio turno di lavoro.

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IL CASO

IL COMMENTO

1. Sanzione espulsiva e conservativa: differenze

2. Licenziamento e ccnl: proporzione tra fatto e sanzione

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Schema donazione-vendita e simulazione - Commento alla Ordinanza di Cassazione n. 17128 del 28.6.2018

Cassazione civile Ordinanza n. 17128 del 28 Giugno 2018 (PDF - 6 pagine)

E’ esclusa la natura elusiva della complessiva operazione di donazione dell'immobile da madre a figli e successiva alienazione del bene a terzi, qualora il prezzo del bene ceduto venga effettivamente incassato dai donatari: ciò in quanto la normativa vigente al momento dell’operazione, poneva a carico dell’amministrazione finanziaria la prova, anche presuntiva, che il corrispettivo fosse stato incassato dal donante vero dominus dell'operazione giuridico-economica posta in essere. Rientra infatti nella normale pianificazione della successione da parte dei genitori la volontà di far beneficiare i figli del corrispettivo della vendita, quand’anche le trattative siano state seguite e concluse dai donanti.

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IL CASO

IL COMMENTO

1. Schema donazione -vendita: quando la giurisprudenza ravvisa la simulazione ai fini dell'abbattimento della plusvalenza

2. L' Ordinanza annotata

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"Straining e mobbing: responsabilità del datore di lavoro" -Commento alla ordinanza di Cassazione lavoro n. 18164 del 20.7.2018

Cass. civ.,  sez. VI lavoro   Ordinanza n. 18164 del 20 Luglio 2018 (PDF - 10 pagine)

Non integra violazione dell'art. 112 c.p.c. l'aver qualificato la fattispecie come straining mentre in ricorso si sia fatto riferimento al mobbing, in quanto si tratta soltanto di adoperare differenti qualificazioni di tipo medico-legale, per identificare comportamenti ostili, in ipotesi atti ad incidere sul diritto alla salute, costituzionalmente tutelato, essendo il datore di lavoro tenuto ad evitare situazioni 'stressogene' che diano origine ad una condizione che, per caratteristiche, gravità, frustrazione personale o professionale, altre circostanze del caso concreto possano ricondurre a questa forma di danno, anche in caso di mancata prova di un preciso intento persecutorio.

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IL CASO
IL COMMENTO

1. Mobbing: nozione ed orientamenti giurisprudenziali

2. Straining e mobbing: differenze

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Redditometro: onere della prova sul contribuente e principio del favor rei - Commento all'Ordinanza di Cassazione n. 16225 del 25.6.2018

Cassazione Civile Ordinanza n. 16625  del 25 giugno  2018 - Commento (PDF - 8 pagine)

In tema di accertamento cd. sintetico, ove il contribuente deduca che la spesa effettuata deriva dalla percezione di ulteriori redditi di cui ha goduto il proprio nucleo familiare, ai sensi dell' art. 38, comma 6, del D.P.R. n. 600 del 1973, (applicabile "ratione temporis"), è onerato della prova contraria in ordine sia alla disponibilità di detti redditi che all'entità degli stessi ed alla durata del possesso, sicché, sebbene non debba dimostrarne l'utilizzo per sostenere le spese contestate, è tenuto a produrre documenti dai quali emergano elementi sintomatici del fatto che ciò sia accaduto o sia potuto accadere.  In merito poi alle modifiche apportate dal d.lgs. 158/2015, in tema di sanzioni tributarie, il principio del favor rei non è automaticamente applicabile. Ad affermarlo la Suprema Corte con Ordinanza n. 16625 del 25 giugno scorso.

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IL CASO

IL COMMENTO

1. ACCERTAMENTO SINTETICO: LA PROVVISTA DI TERZI VA SEMPRE PROVATA

2. L’ORDINANZA ANNOTATA

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