La Cassazione ammette il ravvedimento ai fini penal-tributari - Commento alla sentenza di Cassazione penale n.5448 del 12.1.2018

Cassazione Penale – Sezione III  Sentenza n. 5448 del 12 Gennaio 2018 COMMENTO (PDF - 8 pagine)

In materia di reati fiscali, il patteggiamento può essere chiesto dalle parti in presenza di ravvedimento operoso, a eccezione, in tal caso, dei reati di cui agli artt. 4 e 5 D.Lgs. n. 74 del 2000, in relazione ai quali il ravvedimento operoso integra parimenti una causa di non punibilità, qualora posto in essere prima che l’indagato sia stato formalmente reso edotto dell’inizio di indagini fiscali, di natura penale o amministrativa.

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IL CASO

IL COMMENTO

1. Premessa normativa: artt. 4 e 5 D.Lgs. n. 74 del 2000 e art. 444 c.p.p.

2. La sentenza annotata

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Calcolo TFR e polizze assicurative - COMMENTO alla ordinanza di Cassazione lavoro n. 4352 del 22.2.2018

Cass. civ.,  sez. VI lavoro Ordinanza n. 4352 del 22 Febbraio 2018 - COMMENTO

In materia di indennità di fine rapporto, la normativa di cui alla legge n. 297 del 1982 non preclude che, in generale, possano essere corrisposte, alla cessazione del rapporto, erogazioni integrative aventi natura e funzioni diverse dal trattamento di fine rapporto, purché esse siano ricollegate al contratto di lavoro, nel quale devono trovare una giustificazione causale idonea ad escludere una disposizione derogatoria alla disciplina legale.

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IL CASO

IL COMMENTO

1. TFR: nozione

2. TFR e retribuzione non occasionale

2.1. TFR e polizze assicurative

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Dichiarazione congiunta e responsabilità dei coniugi anche per sanzioni - Commento alla ordinanza di Cassazione n. 3181 del 9.2.2018

Cassazione civile  Ordinanza n. 3181 del 9 Febbraio 2018 COMMENTO (PDF - 8 pagine)

In caso di dichiarazione congiunta ciascun coniuge, in forza del vincolo solidale, è tenuto ad assolvere non solo all’obbligo di pagamento dei tributi non versati dall’altro, ma anche delle sanzioni connesse alla altrui violazione.

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IL CASO

IL COMMENTO

1. Dichiarazione congiunta e responsabilità solidale dei coniugi

2. La sentenza annotata

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Associazione in partecipazione e lavoro subordinato: differenze -COMMENTO alla ordinanza di Cassazione lavoro n. 4219 del 21 febbraio 2018

Cass. civ.,  sez. VI lavoro  Ordinanza n. 4219 del 21 Febbraio 2018

La riconducibilità del rapporto di lavoro al contratto di associazione in partecipazione con apporto di prestazione lavorativa da parte dell'associato ovvero al contratto di lavoro subordinato con retribuzione collegata agli utili, esige un'indagine del giudice di merito volta a cogliere la prevalenza, alla stregua delle modalità di attuazione del concreto rapporto, degli elementi che caratterizzano i due contratti, tenendo conto, in particolare, che, mentre il primo implica l'obbligo del rendiconto periodico dell'associante e l'esistenza per l'associato di un rischio di impresa, il secondo comporta un effettivo vincolo di subordinazione più ampio del generico potere dell'associante di impartire direttive e istruzioni al cointeressato, con assoggettamento al potere gerarchico e disciplinare di colui che assume le scelte di fondo dell'organizzazione aziendale.

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IL CASO
ILCOMMENTO

1.  Associazione in partecipazione prima del Jobs Act
2.  Associazione in partecipazione dopo il Jobs Act
3.  Differenza tra lavoro subordinato ed associazione in partecipazione: orientamenti giurisprudenziali

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Irrilevanza penale dei costi indeducibili Commento alla Sentenza di Cassazione penale n. 45383 del 30.1.2018

Cassazione penale   Sentenza n. 4383 del 30 Gennaio 2017  Commento (PDF - 10 pagine)

Il reato di dichiarazione infedele, in seguito alle modifiche del D.lgs 158/2015, non è integrato dall’indicazione di costi indeducibili, purché oggettivamente esistenti.

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IL CASO

IL COMMENTO

1. Il reato di dichiarazione infedele secondo la normativa  del D.lgs 158/2015

2. La sentenza annotata

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"Contratto Part time e permessi L.104/1992" -Commento alla Cassazione lavoro n. 4069 del 20 febbraio 2018

Cass. civ.,  sez. lavoro - Sentenza n. 4069 del 20 Febbraio 2018 COMMENTO (PDF -  8 pagine)

Il diritto a fruire dei permessi di cui all'art. 33, comma 3, l. n. 104/1992, poiché posto a presidio della tutela della salute psico-fisica del disabile quale diritto fondamentale dell'individuo tutelato dall'art. 32 cost., non è comprimibile in ragione dell'orario di lavoro part-time di colui che assiste il familiare con handicap grave.

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IL CASO

IL COMMENTO

1. Part-time prima del Jobs Act

2. Principio di non discriminazione

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Ok all’agevolazione prima casa, anche senza contratto definitivo - COMMENTO alla ordinanza n 3132 del 8.2.2018

Cassazione Civile  Ordinanza  n. 3132 dell' 8 febbraio  2018 COMMENTO (PDF 10  pagine)

L’acquirente dell’immobile può usufruire dell’aliquota IVA in misura ridotta, anche se sono state emesse con l’aliquota ordinaria le fatture relative ai pagamenti avvenuti precedentemente alla dichiarazione per i benefici “prima casa”. A chiarirlo la Suprema Corte con l’ordinanza n. 3132, pubblicata lo scorso 8 febbraio.

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IL CASO

IL COMMENTO

1. CONTRATTO PRELIMINARE: RASSEGNA GIURISPRUDENZIALE E AGEVOLAZIONE PRIMA CASA

2. L’ORDINANZA ANNOTATA

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Infortunio in itinere, occasione di lavoro e mansioni - Commento alla sentenza di Cassazione lavoro n. 2838 del 6.2.2018

Cass. civ.,  sez. lavoro  Sentenza n. 2838 del 06 Febbraio 2018 COMMENTO (PDF - 8 pagine)

L'occasione di lavoro di cui all'art.  2 del d.p.r. 1124/1965, non prevede necessariamente che l'infortunio avvenga durante lo svolgimento delle mansioni lavorative tipiche in ragione delle quali è stabilito l'obbligo assicurativo, essendo indennizzabile anche l'infortunio determinatosi nell'espletamento dell'attività lavorativa ad esse connessa, in relazione a rischio non proveniente dall'apparato produttivo ed insito in una attività prodromica e comunque strumentale allo svolgimento delle medesime mansioni, anche se riconducibile a situazioni ed attività proprie del lavoratore (purché connesse,  con il solo limite in quest'ultima ipotesi del cd. "rischio elettivo").

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IL CASO

IL COMMENTO

1. Infortunio in itinere e d.lgs. 38/2000

2. Infortunio In Itinere Ed Eventi Dolosi

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Reati tributari e responsabilità del prestanome - COMMENTO alla sentenza di Cassazione n. 1590 del 16.1.2018

Cassazione penale  Sentenza n. 1590 del 16 Gennaio 2018 COMMENTO (PDF 8 pagine)

Il reato di omessa presentazione della dichiarazione ai fini delle imposte dirette o IVA è configurabile a carico dell'amministratore di fatto quale autore principale, in quanto titolare effettivo della gestione sociale e, pertanto, nelle condizioni di poter compiere l'azione dovuta; l'amministratore di diritto, quale mero prestanome, è, invece, responsabile a titolo di concorso per omesso impedimento dell'evento, a condizione che ricorra l'elemento soggettivo richiesto dalla norma incriminatrice, ossia che il prestanome abbia agito con il fine specifico di evadere le imposte sui redditi o sul valore aggiunto, ovvero di consentire l'evasione fiscale di terzi.

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IL CASO

IL COMMENTO

1. La responsabilità penale del prestanome: la posizione della giurisprudenza
2. La sentenza annotata

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Licenziamento illegittimo e regime dei contributi in caso di reintegra- Commento CASS. CIV., SEZ. LAVORO SENTENZA N. 2970 DEL 07 FEBBRAIO 2018

Cass. civ.,  sez. lavoro  Sentenza n. 2970 del 07 Febbraio 2018  COMMENTO (PDF - 6 pagine)

In tema di reintegrazione del lavoratore per illegittimità del licenziamento, ai sensi dell'art. 18 l. 20 maggio 1970, n. 300, anche prima delle modifiche introdotte dalla l. 28 giugno 2012, n. 92 (nella specie, inapplicabile "ratione temporis"), occorre distinguere, ai fini delle sanzioni previdenziali, tra la nullità (o inefficacia) del licenziamento, che è oggetto di una sentenza dichiarativa, e l'annullabilità del licenziamento privo di giusta causa o giustificato motivo, che è oggetto di una sentenza costitutiva.

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IL CASO

IL COMMENTO

1. Reintegra e pagamento dei contributi: quale regime si applica (evasione o omissione)

2. Orientamenti giurisprudenziali

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