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Il ravvedimento è il “salvagente” del contribuente, perché permette di rimediare a omissioni, ritardi, irregolarità pagando una sanzione inferiore rispetto a quella che spetterebbe nel caso in cui fosse l’Agenzia delle Entrate ad irrogarla.
La manovra correttiva 2011 viene incontro ai contribuenti distratti introducendo il ravvedimento sprint, che consente di regolarizzarsi pagando una sanzione dello 0,2% per ogni giorno di ritardo, a condizione che il pagamento sia eseguito entro i 14 giorni successivi alla scadenza originaria.
L’Agenzia si è già pronunciata a riguardo, con la Circolare 41/E del 5.8.2011, dove precisa che tale disposizione si applica anche prima della sua entrata in vigore, in virtù del principio del favor rei.
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