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Nella precedente circolare si è trattato dell’istituto del contratto di rete introdotto dall’articolo 3 del decreto legge n. 5 del 10 febbraio 2009 e dell’agevolazione fiscale prevista per le imprese aderenti al contratto.
Si è detto che per fruire dell’agevolazione le imprese aderenti ad un contratto di rete devono accantonare ad apposita riserva una quota degli utili di esercizio destinandoli al fondo patrimoniale comune, o al patrimonio destinato all’affare, per realizzare gli investimenti previsti dal programma comune di rete preventivamente approvato dagli organismi abilitati.
Di seguito ci si sofferma sugli aspetti procedurali relativi all’agevolazione fiscale.