La Corte di Cassazione ha emesso una sentenza riguardo alle strutture di cash pooling infragruppo, sottolineando che tassi di interesse non supportati da apposite analisi di benchmark possono causare l’insorgere di problematiche ai contribuenti. Nel caso in esame, l'Amministrazione fiscale contestava la struttura di cash pooling, accusando di dissimulare un contratto di finanziamento infragruppo, con la Cassazione che ha respinto il ricorso, affermando che l'onere della prova spetta all'Amministrazione e che il tasso applicato dal contribuente nel contratto di cash pooling non è elusivo. La Corte ha criticato l'analisi svolta dall’Amministrazione fiscale, sottolineando che il tasso "normale" deve essere determinato in base al mercato, rifacendosi alla disciplina del transfer pricing internazionale.
La sentenza riflette una posizione critica nei confronti dei contratti di cash pooling, ribadendo che l'Amministrazione deve dimostrare l'inferiorità del tasso d'interesse per tassare gli interessi attivi.
Isbn: 2499-5800