Tutte le novità e le regole dopo la conversione in legge del D.L. 29/03/2024 n. 39 (Legge 23 maggio 2024, n. 67 – GU Serie Generale n. 123 del 28-05-2024)
eBook in pdf di 66 pagine.
Passa a dieci anni la durata della detrazione per il Superbonus a partire dalle spese 2024, e arriva anche lo stop alla possibilità di cedere le rate residue delle detrazioni usufruite in passato. Per fornitori e cessionari resta la possibilità di compensare in quattro anni.
Queste le principali novità introdotte con la legge di conversione del decreto 39/2024 che aveva già stabilito lo stop definitivo alla possibilità di opzione per sconto in fattura e cessione del credito per chi aveva presentato la CILAS entro il 16 febbraio 2023 ma non aveva effettuato alcuna spesa alla data di entrata in vigore del decreto stesso. Opzioni ancora ammesse ma con il limite di spesa di 400 milioni di euro nel 2024 per gli interventi di ricostruzione dopo gli eventi sismici in Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, con il controllo del Commissario alla ricostruzione sull'andamento della spesa. Il testo prevede anche la sospensione dell'uso in compensazione dei crediti d'imposta da Superbonus in presenza di debiti fiscali di importo superiore ai 10.000 euro.
A parte queste novità, l'anno in corso si era aperto già con il Superbonus con aliquota ridotta al 70%, e possibilità di eseguire interventi esclusivamente da parte dei condomini, sia per le parti comuni che per i singoli appartamenti all’interno dell’edificio. Non si perderà la detrazione per le spese del 2023 anche se non saranno completati i lavori grazie al decreto con la sanatoria di fine anno. Contributo ad hoc per i proprietari con redditi familiari entro la soglia di 15.000 euro. Nessuna proroga per le villette e gli immobili funzionalmente autonomi, con l’unica eccezione degli interventi di ricostruzione dei fabbricati lesionati nelle zone colpite dal terremoto nelle quali è stato dichiarato lo stato di emergenza. Ristrette però le possibilità di usufruire in questi casi dell'opzione per sconto o cessione.
Da gennaio 2024 è scattata anche la tassazione più elevata per chi vende gli immobili riqualificati con la maxi agevolazione, con regole ancora più stringenti per chi ha utilizzato sconto in fattura o cessione del credito.
Nell'ebook tutte le novità dopo la conversione in legge del decreto 39/2024.
Premessa
1. Aliquote e lavori
1.1 Le regole generali
1.2 Aliquota ancora al 110% per la ricostruzione nelle aree colpite dai terremoti
1.2.1 Nesso causale tra sisma e danni all'edificio
1.3 Villette e immobili autonomi
2. Lavori in corso ancora con sconto e cessione
2.1 Le date di riferimento
2.2 Le varianti in corso d'opera
2.3 Immobili lesionati e opzioni 2024
2.3.1 Obbligo di polizza catastrofale
3. Stop opzioni e controlli preventivi
3.1 Stop cessioni per tutti i lavori mai avviati
3.2 Quando sono ancora possibili sconto e cessione
3.3 I controlli sulla spesa per la ricostruzione
3.3.1 Fondo per la riqualificazione degli edifici delle zone terremotate
3.3.2 Contributo per la riqualificazione energetica e strutturale di immobili di ONLUS, organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale
3.4 Comunicazione preventiva delle spese
3.5 Niente detrazione per chi non invia i dati
4. Detrazione obbligatoria in 10 anni
4.1 Sale il numero delle rate per le spese dal 2024
4.2 Stretta su banche e intermediari per i crediti acquistati al di sotto del 75%
4.2.1 Per banche e intermediari dal 2025 niente compensazione con debiti contributivi
4.3 Niente più cessione del credito per le rate residue
5. Più controlli in loco sugli edifici riqualificati
5.1 Comuni coinvolti nelle verifiche
5.2 I controlli sui cantieri finanziati dal PNNR
5.3 I controlli alla luce del nuovo decreto PNNR
5.4 L'accesso in cantiere
5.5 Le comunicazioni alle Entrate
6. Compensazione sospesa in presenza di debiti fiscali
6.1 Compensazione sospesa
6.2 Niente stop in caso di piani di rateazione attivi
6.3 Fermi i termini di utilizzo delle rate
7. Sanatoria per i lavori non conclusi in caso di sconto o cessione
7.1 Stato del cantiere e diritto alla detrazione
7.2 Decreto e sanatoria
7.3 La relazione al provvedimento
7.4 I dubbi di costruttori e professionisti tecnici
7.5 Il contributo per i contribuenti a basso reddito
7.6 Come si definisce la soglia di reddito familiare
8. Più tasse sulle vendite degli edifici riqualificati
8.1 Plusvalenza fino a 10 anni dal termine dei lavori
8.2 Termini dei lavori e tasse sulla plusvalenza
8.3 Nel mirino le vendite dal 1° gennaio 2024
8.4 Le verifiche del Fisco sulle mancate variazioni della rendita catastale
8.5 Più salato il conto dell’IMU sulle seconde case
9. Annullamento della comunicazione di prima cessione
9.1 La lista degli errori formali
9.1.1 Casi particolari
9.2 Gli errori sostanziali
9.3 L’istanza di annullamento del credito
9.4 La compilazione del modello
10. Annullamento comunicazione cessioni successive
10.1 Nuovo modello sempre a doppia firma
10.2 Crediti tracciabili da revocare per singola rata
10.3 Crediti non tracciabili e disponibilità
10.4 Comunicazione crediti inutilizzabili
10.5 No alla comunicazione in caso di crediti oggetto di sequestro
Appendice normativa
Tutte le novità e le regole dopo la conversione in legge del D.L. 29/03/2024 n. 39 (Legge 23 maggio 2024, n. 67 – GU Serie Generale n. 123 del 28-05-2024)
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Isbn: 9788891670052