Bilanci e rendiconti Enti del Terzo settore eBook 2023

Bilanci e rendiconti Enti del Terzo settore eBook 2023

Manuale completo per i Bilanci e Rendiconti degli Enti del terzo settore, nuove regole 2023; pdf 223 pagine

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Il prodotto è in formato pdf - ISBN 9788891662804

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Data: 07/03/2023
Tipologia: E-Book


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Manuale completo per i Bilanci e Rendiconti degli Enti del terzo settore, nuove regole 2023; eBook in pdf di 223 pagine.

  • Trasparenza e deposito del bilancio
  • Schemi di bilancio degli ETS non piccoli
  • Schemi di Bilancio dei piccoli ETS
  • Aspetti e criticità fiscali
  • La revisione legale ISA Italia 2022
  • Il nuovo principio contabile OIC 35
  • Le Note MLPS nn. 17146/2022 e 18655/2022

Aggiornato con gli emendamenti al Principio contabile OIC 35 di marzo 2023 e con la legge di conversione del Decreto Milleproroghe (D.L. 198/2022).

La Riforma del Terzo Settore è un tema di sommo interesse per le associazioni ed i professionisti, nonché per il tessuto economico sociale del nostro Paese, come dimostrano i numerosi convegni e la stampa specializzata . La riforma, di fatto, rivede la disciplina del mondo no profit, la cui complessità, peraltro, sta rendendo necessaria una transizione più articolata rispetto a quanto previsto dal legislatore e la necessità di delineare il quadro in modo ordinato.

La presente trattazione intende:

  • perimetrare il quadro normativo nelle sue linee essenziali;
  • individuare le linee guida per la corretta gestione del rischio di non conformità alla norma;
  • tracciare le best practices di professionisti, enti ed associazioni, tenuto conto anche dei più recenti chiarimenti del MLPS (Note nn. 5941/04-2022, 17146/11-2022, 18655/12-2022).

La “modellizzazione” dei bilanci degli ETS risponde a molteplici finalità.

In primo luogo, attraverso l’utilizzo di uniformi canoni di classificazione e rappresentazione, essa intende contribuire alla conoscibilità delle caratteristiche dell’ente dando evidenza al carattere esclusivo o principale assunto dalle attività di interesse generale ed alla secondarietà delle eventuali attività diverse.

Consente di verificare l’avvenuto superamento delle soglie dimensionali che fanno scattare gli obblighi relativi all’adozione del bilancio Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali; alla pubblicazione degli emolumenti, alla nomina dell’organo di controllo interno e del revisore legale dei conti.

In secondo luogo, contribuisce all’attuazione di un principio fondamentale della riforma, la trasparenza, di cui all’art. 4, comma 1 lett. g) della L. n.106/2016, della quale l’accountability costituisce una declinazione specifica.

La trasparenza deve leggersi sotto forma di garanzia nei confronti di tutti gli stakeholders (associati, destinatari delle attività di interesse generale, generalità dei cittadini) e del legame fiduciario dell’ETS nel contesto sociale.

Invero, il quadro normativo non è immediato e muove diverse questioni e dubbi applicativi per gli enti e le associazioni che fino ad oggi hanno potuto beneficiare di agevolazioni fiscali e contabili  in quanto iscritti ai registri storici degli Organismi di volontariato, delle Associazioni di promozione sociale e all’anagrafe delle Organizzazioni di volontariato, che (seppure hanno potuto godere, anche a seguito delle note e innegabili difficoltà a convocare assemblee nel periodo della pandemia da COVID-19, dei vari rinvii per adeguare in forma agevolata i propri statuti  alle nuove linee guida)  adesso si trovano a dover affrontare i rischi di una non adeguata e corretta attuazione dei nuovi obblighi normativi.

In più, se per taluni enti preesistenti alla Riforma, l’avvicendarsi delle disposizioni rendono tendenzialmente più facile affrontare l’adeguamento alle nuove norme, e l’iscrizione al RUNTS, sono comunque numerosi i nodi da sciogliere sul piano del regime tributario ed IVA per i futuri ETS. Ad esempio, la stessa applicazione dell’art. 79 , modificato dal D. L. Semplificazioni n. 73/2022, in vigore dal 20 agosto 2022, presenta aree di incerta interpretazione e in prospettiva molteplici problematiche nella definizione della modalità di confronto dei corrispettivi di ciascuna attività di interesse generale (o del complesso di queste attività, secondo un’interpretazione minoritaria) con i relativi costi effettivi, ai fini della classificazione della natura “commerciale” o “non commerciale” dell’ente.

In più, gli enti che prestano servizi organizzati in forma aziendale, soprattutto nel settore sociale in convenzione con la pubblica amministrazione, anche a causa delle citate criticità applicative dell’art. 79, tenderebbero – seguendo l’intenzione del legislatore delegato – ad assumere dopo il periodo transitorio la veste di impresa sociale, con la conseguente perdita, rispetto al passato, dell’esenzione IVA sulle prestazioni attive, che - era ed è ancora nel regime transitorio riservata alle ONLUS - in futuro si applicherà ai soli ETS non commerciali.

Questi enti, una volta divenuti ETS commerciali o imprese sociali, dovranno applicare l’aliquota IVA ordinaria del 22% sulle prestazioni (correndo il rischio probabilmente di trovarsi fuori mercato rispetto, per esempio, alle cooperative sociali per le quali è oggi già prevista l’aliquota del 5%).

La Riforma non ha prodotto l’effetto della semplificazione tanto auspicata dal legislatore, anzi sembrerebbe di voler spingere nella direzione una netta differenziazione di trattamento tra:

  • Onlus
  • Enti del Terzo settore
  • Associazioni sportive dilettantistiche, ASD.

Al riguardo, il recente Decreto Correttivo, D.lgs. 5 ottobre 2022, n. 163, recante disposizioni integrative e correttive del D.lgs. 28 febbraio 2021, n. 36 – con entrata in vigore il 1° luglio 2023 - Decreto Milleproroghe, conv. in L. 14/2023, in tema di riordino e riforma delle disposizioni in materia di enti sportivi e di lavoro sportivo, introduce la novella al testo dell’art. 6, D.lgs. n. 36/2021, per la quale gli enti sportivi dilettantistici possono assumere la forma giuridica di ETS (ai sensi dell’art. 4, comma 1, D.lgs. n. 117/2017) quando esercitano come attività di interesse generale l’«organizzazione e la gestione di attività sportive dilettantistiche» e sono iscritti sia al Registro Unico Nazione del Terzo Settore (RUNTS), sia al nuovo Registro delle Attività Sportive (RAS), di cui all’art. 10, D.lgs. n. 36/2021.

Ciò avrà come effetto sotto il profilo qui trattato, l’allargamento della platea di Enti del Terzo Settore rientranti nel perimetro degli obblighi di compliance propri degli ETS.

Non meno rilevanti sono le questioni sul discusso tema del restyling dell’IVA che la legge di bilancio 2022 ha rinviato per il momento, al 1° gennaio 2024.

Al riguardo, si ricorda che, con un emendamento approvato in commissione Bilancio al Senato, viene introdotta una modifica al Dl 146/2021 (convertito in legge 215/2021) che prevede l’attrazione in campo Iva di alcune delle principali entrate delle realtà non profit. Si tratta di una modifica che prende le mosse da una procedura di infrazione aperta da parte dell’UE nei confronti dell’Italia e che porta gli enti non commerciali ad attrarre in campo Iva, seppure in regime di esenzione, le operazioni rese a fronte di corrispettivi specifici e contributi supplementari nei confronti di soci, associati e partecipanti.

Una novità che interessa anche il mondo dello sport dal momento che vengono considerate esenti le prestazioni di servizi strettamente connesse con la pratica dello sport, rese dalle associazioni sportive dilettantistiche alle «persone che esercitano lo sport e l’educazione fisica». Tra gli aspetti controversi emerge la mancanza di un’indicazione in merito all’efficacia. Restano escluse dall’esenzione le sole organizzazioni di volontariato e le APS che abbiano conseguito ricavi annui non superiori a 65mila euro e che, in attesa dei nuovi regimi fiscali previsti dalla riforma del Terzo settore, potranno applicare ai soli fini Iva le disposizioni concernenti il regime forfettario.

Tra le altre novità, l’adozione dei nuovi principi di revisione dei bilanci degli ETS con Determina n. 219019 della Ragioneria Generale dello Stato, del 1° settembre 2022, segna una linea divisoria a partire dai bilanci 2022. In particolare, la citata Determina - ritenuto doveroso l’adeguamento dei principi di revisione al D.lgs. 117/12 “Codice del Terzo Settore a norma dell'articolo 1, comma 2, lettera b), della legge 6 giugno 2016, n. 106” - , ha inteso recepire le previsioni normative aventi ad oggetto la disciplina della revisione legale del bilancio degli ETS.

Indice prodotto

Premessa
1. Enti del terzo settore aspetti definitori
1.1 La definizione di Ente del Terzo settore secondo la Riforma fiscale
1.1.1 Le attività di interesse generale: aspetti definitori e specificità
1.1.2 Attività secondarie e raccolta fondi
1.1.3 Patrimonio e personalità giuridica
1.1.4 Distribuzione di utili e destinazione del patrimonio.
1.2 L’entrata in vigore del RUNTS, il 23 novembre 2021
1.2.1 L’iter di iscrizione degli Enti senza personalità giuridica
1.2.2 L’iter di iscrizione di Enti con personalità giuridica
1.2.3 La trasmigrazione e le differenze di trattamento
1.2.4 Il passaggio al RUNTS di ONLUS e ONG
1.2.5 Le Associazioni Sportive Dilettantistiche, ASD
1.2.6 L’adeguamento statutario: termini ed aspetti pratici
1.2.7 La trasmigrazione dell’ente già dotato di personalità giuridica: il silenzio- assenso del RUNTS e gli oneri di compliance. La nota MLPS 18655 del 2.12.2022
2. L’ accountability dell’ente commerciale e non commerciale
2.1 Adempimenti ed obblighi: analisi normativa
2.2 Il ruolo centrale dell’accountability e della rendicontazione nella Riforma
2.3 L’equiparazione normativa di Ente “commerciale” e “non commerciale”
2.3.1 Le modifiche del DL Semplificazioni n. 73/2022 all’articolo 79 del Codice del Terzo Settore
2.3.2 Il test di commercialità dell’ETS: natura retrospettiva e prospettica nel novellato articolo 79
2.3.3 Gli effetti del mutamento: la retrocessione
3. Le linee guida per la redazione del bilancio
3.1 Rendicontazione e trasparenza informativa: i principi cardine
3.1.1 L’Introduzione ed il Glossario
3.2 Le tecniche di rilevazione contabile
3.3 La data di prima applicazione del bilancio
3.3.1 Obblighi contabili ed aspetti fiscali: il doppio binario
3.4 Enti “piccoli” e passaggio da un “regime” ad un “altro” e viceversa
3.5 Indicazioni, deroga e decorrenza bilancio degli ETS: i chiarimenti della nota del MLPS n. 5941 di Aprile 2022
3.5.1 La trasmigrazione al RUNTS: l’impatto sull’adempimento del bilancio ed il principio di trasparenza
3.5.2 Semplificazione e sgravio di oneri amministrativi per il bilancio 2021 e per il rendiconto per cassa
3.5.3 I chiarimenti della Nota MLPS n. 17146 del 15.11.2022: trasparenza e deposito volontario del bilancio
3.5.4 Quando la facoltà dell’ETS di adottare il rendiconto “di cassa “o “gestionale” pesa sulla responsabilità dell’amministratore
4. Gli schemi di bilancio degli enti “non piccoli”
4.1 La modulistica del Decreto Ministero lavoro Politiche Sociali (MLPS)
4.2 La struttura del bilancio
4.2.1 Lo Stato Patrimoniale
4.2.2 Lo schema Modello A, DM 39/2020, i contenuti delle singole Voci, la lettura in chiave finanziaria
4.2.3 Case study: Green Peace il bilancio al 31.12.2020
4.2.4 Tavole di raccordo voci di bilancio MLPS e OIC
5. Il rendiconto gestionale
5.1 Lo schema B) del D.M. 39/2020 per aree di gestione
5.1.1 Case Study: Green Peace Onlus il rendiconto gestionale
5.2 La relazione di Missione
5.2.1 Il principio di rilevanza delle informazioni
5.2.2 L’identikit dell’Ente
5.2.3 Le informazioni patrimoniali-finanziarie e l’OIC 28
5.5.4 L’analisi del prospetto Oic 28 e 7-bis dell’articolo 2427, co.1, c.c.
5.2.5 Le informazioni su impegni e reinvestimento fondi
5.2.6 Le informazioni sul funzionamento sociale
5.2.7 L’informazione sull’andamento economico ed il raggiungimento dello scopo sociale
5.2.8 L’attività volontaristica, il peso dei costi e proventi figurativi: calcoli e criticità
6. Gli schemi di bilancio degli ETS “piccoli”
6.1 Il limite dimensionale
6.2 Case study: Proloco Zimone
7. La gestione del passaggio dal piano dei conti al bilancio
7.1 L’obbligo di tenuta delle scritture contabili
7.2 Dal piano dei conti al bilancio
7.2.1 I libri contabili degli ETS
7.3 La raccolta fondi: in Cabina di Regia le nuove Linee Guida, in attesa di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale
7.3.1 Gli aspetti definitori secondo l’ art. 7, comma 1, CTS: trasparenza, verità e correttezza
7.3.2 L’OIC 35 e aspetti definitori: limiti e criticità
8. La revisione legale degli ETS
8.1 Gli obblighi della revisione legale: i principi ISA Italia 2022
8.2 L’ ISA Italia 315 e l’attività di “confirming amemdaments”: i principi ISA Italia ETS
8.2.1 L’ identificazione e la valutazione del rischio
8.2.2 La valutazione dei rischi di errori significativi
8.2.3 Lo “spettro del rischio intrinseco” ed il rischio identificato
8.2.4 La scalabilità e le specificità dell’ente
8.2.5 L’imparzialità del revisore
8.2.6 La comprensione del contesto dell’ente e il quadro normativo sull’informazione finanziaria
8.2.7 La natura e l’attività dell’ ETS.
8.2.8 La comprensione del sistema di controllo interno
8.3 Il Codice del Terzo Settore e la revisione legale dei bilanci degli ETS: obbligo di legge e volontarietà
8.3.1 La separazione tra controllo ammnistrativo, controllo contabile e controllo dei risultati: gli effetti del processo di aziendalizzazione
8.3.2 La revisione degli ETS ed il RUNTS: nodi interpretativi e chiarimenti applicativi
8.3.3 Il conferimento dell’incarico di revisione e governance degli ETS
8.4 Il principio SA Italia 250B applicato agli ETS: maggiori responsabilità per il revisore
8.4.1 La pianificazione ed il contenuto delle verifiche periodiche
8.4.2 I risultati e la documentazione
8.4.3 Check list Disposizioni CTS e attività del revisore
8.4.4 Uno schema tipo di relazione di revisione al bilancio
9. L’OIC 35 il principio contabile degli Enti del Terzo Settore
9.1 Il Decreto MLPS e le motivazioni alla base di un principio contabile ad hoc per gli ETS
9.2 L’approvazione del principio contabile OIC 35: criteri, finalità e postulati
9.3 La rilevazione ed il trattamento delle transazioni non sinallagmatiche
9.3.1 La definizione e l’analisi contabile ripresa dal Glossario
9.3.2 La determinazione del fair value
9.3.3 Alcune considerazioni sulle transazioni non sinallagmatiche
9.3.4 Casi esemplificativi
9.3.5 I proventi del 5 per mille
9.3.6 La raccolta pubblica o privata di fondi, RF
9.3.7 I chiarimenti della Nota MLPS 17146 del 15.11.2022 e lo schema tipo
9.3.8 Schema tipo di rendiconto di raccolta fondi D.M. 9 giugno 2022
9.4 Quote associative dei soci fondatori
9.5 La svalutazione delle immobilizzazioni materiali ed immateriali
9.6 Il rendiconto gestionale la relazione di missione
9.7 Le semplificazione di prima applicazione: gli emendamenti OIC di marzo 2023
9.7.1 La data e le disposizioni di prima applicazione nel testo originario
Un ETS a partire dalla disposizione di prima attuazione , può applicare l’OIC 35:
9.7.2 I nuovi paragrafi 31 e 33 dell’OIC 35
9.8 Tabella di sintesi e raccordo OIC 35, art.13, commi 1,2 CTS, obbligo alla revisione legale
10. Aspetti fiscali, il restyling dell’IVA e la L. n. 398/91: questioni aperte
10.1 Il restyling dell’iva rinvii ed incertezze
10.2 Riforma fiscale: APS ed ODV orfane della Legge 398/91
11. Compliance: check list
Fonti
Bibliografia
Decreti Note Direttoriali e altri atti

Descrizione breve

Tutte le novità sui nuovi obblighi di rendicontazione e di bilancio sociale per gli enti del terzo settore e nuove regole per redazione bilanci 2023, in un eBook in pdf di 223 pagine.

Manuale completo per i Bilanci e Rendiconti degli Enti del terzo settore, nuove regole 2022, eBook in pdf di 181 pagine.

  • Trasparenza e deposito del bilancio
  • Schemi di bilancio degli ETS non piccoli
  • Schemi di Bilancio dei piccoli ETS
  • Aspetti e criticità fiscali
  • La revisione legale ISA Italia 2022
  • Il nuovo principio contabile OIC 35
  • Le Note MLPS nn. 17146/2022 e 18655/2022

Isbn: 9788891662804



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