Le società c.d. “non operative” (o “di comodo”) sono società che, presuntivamente, il legislatore associa a un possibile abuso dello strumento societario, in quanto “probabilmente” prive di un’attività economica concreta e finalizzati a fruire indebitamente dei benefici associati alla determinazione analitica del reddito di impresa e alla possibilità di fruire dell’IVA a credito. Questa “probabile inattività” e preordinazione a vantaggi fiscali indebiti viene desunta dagli insufficienti risultati economici di questi soggetti e comporta conseguenze particolarmente penalizzanti sotto il profilo tributario. Alle società non operative si sono affiancate in seguito le società in perdita sistemica, che, indipendentemente dai beni strumentali detenuti, sono caratterizzate da una situazione di perdita fiscale protratta per più periodi di imposta.
La materia nel corso degli anni è stata oggetto di modifiche normative di numerosi interventi interpretativi da parte dell’Agenzia delle Entrate, nonché delle precisazioni della giurisprudenza di legittimità, che si esamineranno.
Isbn: 2499-5800