Aggiornato al 22 ottobre 2021
L’obbligo del Green pass per l’accesso ai luoghi e ambienti di lavoro, eBook in pdf si 92 pagine sull'analisi delle disposizioni introdotte dal D.L. n. 127/2021.
Dal 15 ottobre 2021 (e fino al 31 dicembre 2021) il possesso del green pass è requisito fondamentale per accedere ai luoghi di lavoro pubblici e privati, nel presente lavoro si analizzeranno:
Il presente lavoro è aggiornato al 12 ottobre 2021.
Nel corso del (trascorso) 2020 e del (l’ancora in parte corrente) 2021, abbiamo nostro malgrado assistito a come e quanto la pandemia da Coronavirus Codid-19 abbia avuto un impatto rilevante, in via non solo generale, su quasi tutte le dimensioni del mondo del lavoro, e in modo particolare in tema di salute e sicurezza, per le ovvie e naturali correlazioni.
La “forzata” chiusura di molte attività e il necessario adeguamento ai predisposti protocolli sulla sicurezza hanno determinato il conseguente adeguamento da parte delle aziende impegnate, sia da un punto di vista organizzativo che economico, non soltanto a garantire le misure minime di prevenzione (dalle sanificazioni, alla distribuzione delle mascherine, al -controverso- rimborso, sempre possibile sebbene al momento non obbligatorio, dei costi sostenuti dai lavoratori per l’eventuale sottoposizione a tampone, ecc.), ma anche:
Senza ovviamente sottacere i diversi, diretti e indiretti, collegamenti con la normativa in tema di privacy.
A vedere si tratta di misure e interventi che hanno interessato trasversalmente il mondo delle imprese, senza alcuna distinzione dimensionale tra le stesse. Gli evidenti sforzi profusi in tal senso hanno determinato un contenimento degli infortuni da Covid in ambito di lavoro e dei casi di mortalità: al 31 marzo 2021 l’Inail aveva infatti acquisito 165.000 denunce di infortunio da Covid (concentrate invero per lo più nel settore sanitario), di cui 551 con esito mortale.
All’evidenza un dato certamente elevato, in ragione dell’impatto complessivo degli infortuni da Covid sul totale di quelli denunciati, tenuto conto che i contagi causati dal virus Sars-Cov-2 nel 2020 hanno costituito il 23,6% delle denunce e il 33,3% di quelle mortali.
In questo periodo (ancora attuale, tra l’altro, sebbene con impatti ridotti) la produzione normativa e di prassi hanno toccato vette inusitate, talvolta anche con un evidente tuziorismo da parte del legislatore (compreso quello regionale), e non sempre caratterizzate queste ultime da effettiva coerenza con le esigenze del mondo del lavoro.
I profili che ci occupano afferiscono a materie aventi due aspetti nel contempo sia paralleli sia sovrapponibili:
In questa sede ci occuperemo essenzialmente di questi ultimi, sebbene possano essere svolte considerazioni anche sui primi, proprio per la all’evidenza loro naturale rispettiva attinenza.
Senza alcuna pretesa di esaustività, non prima però di aver compitamente delineato il quadro d’assieme del tema che ci occupa, l’attenzione maggiore sarà rivolta ai più recenti provvedimenti che hanno introdotto l’obbligo, in buona misura generalizzato, del c.d. green pass per l’accesso ai luoghi e ambienti di lavoro.
Il primo aspetto da far preliminarmente rilevare è che la misura introdotta da ultimo con il D.L. n. 127/2021 (già in parte integrata dall’art. 3 del D.L. n. 139/2021) relativamente al proprio ambito di applicazione, è pressoché inedita in Europa e viene espressamente a collocarsi nell’ambito dello sviluppo del c.d. PNRR.
Allo stato, per quanto di specifico riferimento, l’analisi che verrà effettuata sulle disposizioni recate dal D.L. n. 127/2021 viene effettuata pur nella consapevolezza che le medesime, in parte ancora da interpretare adeguatamente, potranno essere recte saranno) oggetto di modifiche in sede di conversione in legge del provvedimento (in specie, per i controlli, le esenzioni, le sanzioni, le ricadute nelle aziende con meno di 15 dipendenti).
Come avremo meglio modo di vedere nel prosieguo, non sono pochi e dubbi legati a palesi criticità dell’ultimo intervento normativo che ha tra le altre fissato quale dead line all’evidenza stringente (quasi draconiana) la data del 15 ottobre 2021.
Tra l’altro, aspetto questo certamente non indifferente per tutte le correlate ed evidenti ragioni, allo stato risulterebbero essere circa 2, 2 milioni i lavoratori privati sprovvisti di green pass (su una platea di circa 14,6 milioni) con ogni all’evidenza immaginabile problematica legata all’eventuale somministrazione alternativa (che come sappiamo, non è una tantum) dei tamponi.
Nella pubblica amministrazione sembrerebbe esserci una copertura superiore al 90% dei relativi dipendenti.
All’evidenza, anche in ragione delle stringenti necessità di regolare gli ambienti di lavoro con riguardo al bilanciamento tra il (necessario) contenimento del rischio pandemico e il (altrettanto necessario) ricorso all’impiego, con il D.L. 21 ottobre 2021, n. 146, il c.d. decreto fisca le sono state previste modifiche al d.lgs. n. 81/2008, in particolare sull’attività di vigilanza e il correlato coordinamento tra le varie istituzioni a ciò deputate, sulla sospensione dell’attività d’impresa e sull’inasprimento di alcune previsioni sanzionatorie.
1. Premessa
2. Le norme emergenziali (anche) in chiave di salute sui luoghi di lavoro
3. Le coeve disposizioni normative più volte evocate come risolutive
3.1 Il ruolo dell’art. 2087 cod. civ
3.2 La (necessaria) sorveglianza sanitaria
3.3 Le misure di sostegno alle imprese per la riduzione del rischio da contagio nei luoghi di lavoro
4.I Protocolli per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus COVID-19 negli ambienti di lavoro
4.1 Le vaccinazioni anti SARS-CoV-2/ Covid-19 nei luoghi di lavoro
4.2 Strutture sanitarie private o dell'INAIL
4.3 La validazione straordinaria dei DPI
5. (Obbligo o meno di) vaccinazione, Green pass e accessi negli ambienti di lavoro
5.1 Obbligo di vaccinazione nell’ambito lavorativo?
6. L’obbligo del green pass per l’accesso ai luoghi e ambienti di lavoro
6.1 Obbligo per il personale sanitario
6.2 Obbligo per il personale scolastico e dell’università
6.2.1 Scuola
6.2.2 Università
6.2.3 Estensione dell’obbligo vaccinale
6.3 La generalizzazione dell’obbligo: il D.L. n. 127/2021 (già novellato in itinere)
6.4 (segue) I nuovi obblighi
6.4.1 Settore pubblico
6.4.2 Magistrati negli uffici giudiziari
6.4.3 Settore privato
6.5 Le imprese con meno di 15 dipendenti
6.6 La nomina degli incaricati e l’accertamento dell’eventuale irregolarità
6.6 Il POO
6.7 Riepilogo delle misure introdotte dal D.L. n. 127/2021
6.8 Alcune osservazioni su possibili criticità
7. La (possibile) responsabilità del datore di lavoro per contagio da Covid-19
8. Gli adempimenti in materia di privacy
8.1 Le indicazioni generali per il trattamento dei dati personali
8.2 Vaccino, green pass e privacy
8.3 Le novità introdotte dal D.L. n. 139/2021
8.4 Gli adempimenti necessari
9. La prima giurisprudenza (legata all’emergenza pandemica)
10. La necessità di una nuova (diversa) gestione aziendale della sicurezza e della salute sul lavoro
10.1 La quarantena e l’isolamento fiduciario
10.2 La gestione del mutato quadro normativo
10.3 L’aggiornamento del DVR
10.4 I meccanismi di trasmissione dell’infezione virale
10.5 Misure di prevenzione e protezione
10.6 La sorveglianza sanitaria
10.7 La tutela infortunistica
10.8 Documentazione medica
10.9 Periodo di inabilità assoluta
10.10 Prova del contagio
11. Smart working emergenziale e sicurezza
L’obbligo del Green pass per l’accesso ai luoghi e ambienti di lavoro, eBook in pdf si 92 pagine sull'analisi delle disposizioni introdotte dal D.L. n. 127/2021:
Il presente lavoro è aggiornato al 22 ottobre 2021.
Isbn: 9788891654335