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Aspetti civilistici contabili e fiscali delle Operazioni straordinarie negli Enti del terzo settore.
Formule personalizzabili di atti di operazioni straordinarie
Prima di intraprendere un’operazione straordinaria è fondamentale che l’ente del Terzo settore abbia ben delineati gli obiettivi strategici che vuole ottenere e perseguire, affinché essa sia proficua per i soggetti coinvolti e tutti gli stakeholders interessati.
L’iscrizione al Runts, infatti, rappresenta per molti enti un’efficace opportunità di riposizionamento con una diversa veste giuridica, o semplicemente la modifica della dimensione, della struttura, della governance, del patrimonio, nonché l’assunzione di un diverso profilo gestionale, organizzativo e contabile conforme alla norma.
Di fatto, le organizzazioni no profit vengono a trovarsi in una situazione di “mercato” al pari di una azienda for profit, con la conseguenza di dover realizzare un vero e proprio mutamento di mentalità, acquisendo la cultura di impresa.
Occorre dunque far ricorso a nuove forme di gestione dell’organizzazione (sempre ovviamente in armonia con le finalità istituzionali), attraverso strumenti teoricamente assimilabili a quelli aziendali, compresa appunto la possibilità di effettuare operazioni giuridico-contabili di carattere straordinario, come trasformazioni, fusioni o scissioni, applicando la disciplina prevista per le società, ma ovviamente adattata alle peculiarità del Terzo settore.
Con questo focus, il presente volume intende fornire un quadro a livello giuridico, fiscale e contabile delle principali operazioni straordinarie che possono essere attuate dagli enti non commerciali in accordo con quanto stabilito dall’art. 42-bis c.c.
Con un approccio sistematico si esaminano le singole operazioni straordinarie degli ETS, partendo dalla normativa ad esse dedicata, con l’intento di perimetrare attraverso l’analisi organica ogni aspetto relativo alla convenienza dell’ETS di mutare veste giuridica ai fini dell’iscrizione al Runts, la disciplina, le regole di funzionamento e di governance, i vantaggi/svantaggi della trasformazione, i cui elementi essenziali sono rappresentati contabilmente.
Lara Gabbanelli
Avvocata e docente a contratto nell’Università di Macerata. Autrice di contributi in materia di Enti del Terzo Settore. Ha pubblicato per Fisco e Tasse l’ebook “Impresa Sociale 2022. Profili civilistici e fiscali”.
Francesca Moroni
Avvocato. Assegnista di ricerca in Diritto Tributario e docente a contratto nell’Università di Macerata. Nella stessa Università ha conseguito il titolo di Dottore di ricerca. Collabora con riviste giuridiche e fiscali ed è relatrice in Convegni su tematiche legate al Terzo settore. Ha pubblicato per Fisco e Tasse l’ebook “Impresa Sociale 2022. Profili civilistici e fiscali”.
Monica Peta
Dottore Commercialista, Revisore Legale, PhD in Scienze Aziendali, già Professore a contratto presso l’UMG di Catanzaro, componente collegio revisori ODCEC di Roma. Founder di M&P Compliance & Tax con sede a Roma, esperta in compliance aziendale integrata PMI ed ETS, con competenze nell’area della normativa 231, dichiarazione ed informativa non finanziaria, modello di sviluppo sostenibile, adeguati assetti, crisi d’impresa e sovraindebitamento. Docente per scuole di alta formazione. Autore di numerose pubblicazioni sulle tematiche di sua competenza in riviste specializzate.
1 La convenienza degli ETS a mutare veste giuridica: introduzione agli aspetti strategici valutativi giuscontabili
1.1 Le motivazioni della trasformazione degli ETS
1.2 Gli enti del Terzo Settore: tipologie e principali caratteristiche
1.3 Introduzione agli aspetti giuscontabili
1.4 Enti no profit. Parametri di commercialità e non commercialità
1.5 La qualifica di natura (non)commerciale dell’attività dell’ente
Parte I – Le operazioni di trasformazione
2 Le operazioni di trasformazione
Considerazioni introduttive
2.1 Riforma Terzo Settore e art. 42-bis
2.2 Le differenze con l’art. 28 c.c.
2.3 Limiti alle trasformazioni
2.3.1 Limiti statutari
2.3.2 Sopprimibilità del divieto e maggioranze richieste
2.3.3 I limiti alle operazioni straordinarie che determinino la perdita della qualifica di ente del Terzo Settore
2.4 Il procedimento di trasformazione
2.4.1 Rinunciabilità della perizia di stima e della situazione patrimoniale
2.4.2 Le delibere di trasformazione
2.4.3 Gli adempimenti preliminari nelle trasformazioni etero¬genee
2.5 Il regime delle pubblicità degli atti
2.5.1 Pubblicità nelle associazioni non riconosciute
2.6 Gli effetti giuridici della trasformazione
2.7 Trasformazione e casi specifici
2.7.1 Passaggio da associazione riconosciuta in associazione non riconosciuta e viceversa: ipotesi di trasformazione?
2.7.2 Trasformazione di associazione in fondazione
2.7.3 Trasformazione di fondazioni in associazioni
2.7.4 La trasformazione in associazione non riconosciuta
2.7.5 Trasformazioni da enti del Terzo Settore
2.8 L’esercizio del diritto di recesso
2.9 L’autorizzazione governativa
2.10 Il caso delle imprese sociali
2.10.1 Autorizzazione ministeriale
2.10.2 Le cooperative sociali
2.10.3 Adempimenti pubblicitari
2.10.4 evoluzione del patrimonio sociale
3 Continuità patrimoniale e profili contabili della trasformazione degli ETS
3.1 L’approccio dell’analisi sistematica
3.2 La situazione patrimoniale e la verifica della congruità dell’opera¬zione di trasformazione
3.2.1 Il contenuto e la struttura della situazione patrimoniale
3.2.2 Il supplemento dell’informativa ed il principio della rap¬presentazione veritiera e corretta
3.2.3 La relazione alla situazione patrimoniale: tipi e funzione
3.2.4 La relazione dell’organo amministrativo e la tutela degli associati e degli stakeholder
3.2.5 La pubblicità della situazione patrimoniale e della rela¬zione degli amministratori
3.3 La scomposizione contabile e la commercialità dell’ETS
4 Le principali scritture contabili delle operazioni di trasformazione
4.1 L’impresa sociale si trasforma in ETS
4.1.1 Il superamento del “Test di commercialità” e risvolti fi¬scali
4.2 La trasformazione dell’ETS in cooperativa sociale: poste contabili e valutazione di fattibilità
4.2.1 Il bilancio pre e post-trasformazione: casi esemplificativi
4.3 “Trasformazione” o “conferimento” della cooperativa sociale in fondazione
4.3.1 L’analisi e la valutazione contabile della cooperativa con¬ferente
4.3.2 Esempio di Statuto di fondazione ETS
4.4 La trasformazione dell’associazione ETS in fondazione ETS
4.4.1 La stima del badwill o goodwill
Parte II – Fusioni e scissioni degli enti di Terzo Settore
Considerazioni introduttive
5 Limiti statutari
5.1 Individuazione negli statuti dei quorum assembleari per l’appro¬vazione delle modifiche statutarie (Segue)
6 Limiti (legali) che comportano la perdita della qualifica di ente non commerciale
7 Applicazione delle regole sulla pubblicità degli atti
8 Pubblicità nelle associazioni non riconosciute
9 Il procedimento di fusione
9.1 Il caso delle fondazioni prive di organo assembleare
10 Inapplicabilità di ipotesi di leveraged buyout
11 Il rapporto di cambio
12 Casi pratici
13 Esercizio del diritto di recesso nelle associazioni
14 L’opposizione dei creditori e l’effetto sanante dell’atto di fusione
15 Tabella riassuntiva procedimento di fusione per associazioni non ri¬conosciute e associazioni riconosciute
16 Il procedimento di scissione
17 Ipotesi di scissione non proporzionale e asimmetrica
18 Fusione e scissione. Normativa fiscale
18.1 IRES
18.2 IVA
18.3 Imposta di registro
18.4 Imposta ipocatastale
19 Le risoluzioni delle Entrate in materia fiscale
19.1 Risoluzione n. 2/E del 2019. Imposta di registro e ipocatastale
19.2 Risoluzione n. 15/E del 2008. Fusione tra due enti religiosi
19.3 Risoluzione n. 162/E del 18 aprile 2008. Fusione di enti non commerciali che non svolgono attività commerciale. Profili fiscali
20 La convenienza delle operazioni di aggregazione o fusione tra ETS: prospetti contabili
20.1 Attività ed enti commerciali e non commerciali, avanzo o disavan¬zo di fusione
20.2 Enti appartenenti al Terzo Settore svolgenti attività non commer¬ciale per tutti i settori di attività generale
20.3 Ente incorporante disomogeneo per attività diverse rispetto all’en¬te incorporato, entrambi appartenenti al Terzo Settore
20.4 L’ente incorporante non supera il test per nessuna attività
20.4.1 L’ente incorporante commerciale del Terzo Settore incor¬pora un ente non commerciale in relazione a talune atti¬vità
20.5 La cooperativa sociale incorpora un ETS: gli effetti sul patrimonio netto
20.6 L’ETS incorpora la cooperativa
20.7 L’allocazione del disavanzo, trattamento contabile
20.8 I mutamenti dei regimi contabili post-fusione
20.9 Enti con contabilità ordinaria: caso esemplificativo
21 Aspetti contabili della scissione degli enti del Terzo Settore
21.1 Il Test di commercialità nella scissione
21.1.1 Prima ipotesi: enti svolgenti attività non commerciale per tutti i settori di attività
21.1.2 Seconda ipotesi: ente commerciale si scinde a favore di ETS preesistente con attività affini
21.1.3 Terza ipotesi: ETS non commerciale scorpora i rami di attività a favore di ente non commerciale preesistente
21.2 I mutamenti dei regimi contabili
21.3 Casi specifici: cenni alle scritture contabili dell’acquisto di quote proprie finalizzate alla scissione
21.4 Case study: la ripartizione contabile nella scissione
Parte III – Le altre operazioni di gestione straordinaria
22 Le operazioni di gestione straordinaria: aspetti contabili
22.1 La rilevazione contabile del badwill
22.2 L’ipotesi di conferimento o cessione di azienda tra imprese socia¬li
22.2.1 L’utilizzo del fondo di ripristino azienda
22.2.2 La perizia di stima e la rilevazione del goodwill o del ba¬dwill: esempi
22.2.3 Aspetti fiscali ed implicazioni pratiche
23 La donazione di azienda o rami d’azienda tra ETS
24 Mutamento della veste giuridica ed iscrizione al RUNTS della Onlus: aspetti contabili e bilancio. Case study
24.1 Primo case study: la Mais Onlus (ente non piccolo) muta veste giuridica in ODV
24.2 Secondo case study: l’associazione AICHE Onlus (ente piccolo) muta veste giuridica in APS
25 I patrimoni destinati ad una specifica attività generale degli ETS
25.1 I presupposti applicativi e l’ambito soggettivo dell’articolo 10, CTS
25.2 La costituzione dei patrimoni destinati e profili di compatibilità
25.3 Gli enti ecclesiastici e l’obbligo del patrimonio destinato all’atti¬vità generale
25.4 Il fondo di dotazione nei patrimoni separati degli ETS
25.5 Le scritture contabili: esempi
25.6 Patrimoni destinati con contestuale costituzione di una fondazio¬ne ETS
25.6.1 Schema di rendiconto
25.7 Aspetti fiscali
Parte IV – Cenni agli adeguati assetti
26 Gli adeguati assetti contabili degli ETS a seguito di operazioni straor¬dinarie
26.1 L’articolo 2086 c.c. esteso agli ETS
26.2 Adeguati assetti ed assenza del lucro
26.3 La duplice essenzialità degli adeguati assetti organizzativi e con¬tabili ai fini della governance degli ETS
26.3.1 La responsabilità e l’obbligo dell’organo amministrativo
26.4 L’ETS verso l’aziendalizzazione: più oneri amministrativi e mag¬giore responsabilità
26.5 Operazioni di trasformazione e gestione del rischio di complian¬ce
Modelli di atti di operazioni straordinarie
1 - Atto notarile di trasformazione di società di persone in fondazione
2 - Trasformazione di associazione riconosciuta in società per azioni
3 - Verbale di assemblea dell’associazione “AAA” per approvazione del progetto unitario di scissione parziale proporzionale
4 - Progetto di fusione per incorporazione tra la “fondazione XX” e la “fondazione YY ETS” redatto ai sensi dell’art. 2501-ter c.c. e dell’art. 42-bis c.c.
Aspetti civilistici contabili e fiscali delle Operazioni straordinarie negli Enti del terzo settore. Formule personalizzabili di atti di operazioni straordinarie
Isbn: 8891659101