Le agevolazioni per le imprese con sede nelle zone economiche speciali (ZES, ZLS e ZFDI).
Aggiornato alla riforma delle ZES e del credito di imposta per gli investimenti effettuati in esse introdotta dal Decreto-Legge 77/2021
La zona economica speciale o zona di libero scambio (ZES) o free trade zones (FTZ) è un’area geografica delimitata all’interno di un paese in cui le imprese nazionali e quelle estere possono importare materiali, svolgere attività di produzione, movimentare beni ed esportare prodotti finiti senza essere soggetti a tariffe (dazi), quote di importazione o esportazione ed altre formalità burocratiche doganali totalmente o in misura ridotta rispetto al resto del territorio della nazione che l’ha istituita. Esse, inoltre, sono di solito ubicate presso città od aree importanti e dotate di specifici vantaggi infrastrutturali per il commercio come la presenza di porti, aeroporti, ferrovie, autostrade o frontiere con altri paesi.
L’istituzione delle ZES ha principalmente l’obbiettivo di attirare nell’area geografica di ubicazione nuovi investimenti diretti esteri (IDE) ma anche nazionali. A tal fine, per le ZES in cui si svolge anche un’attività di produzione o trasformazione, è importante la presenza nell’area anche di zone industriali attrezzate, di manodopera qualificata e non, di centri di ricerca, di filiali di banche ed altri intermediari finanziari e assicurativi, di società di consulenza gestionale, ecc.
L’istituto della zona economica speciale è di recente introduzione nell’ordinamento italiano, in quanto essa risale al c.d. Decreto-Legge n° 91 del 2017 (“Disposizioni urgenti per la crescita economica del Mezzogiorno” o “Decreto Sud”, convertito in Legge n° 123 del 2017) successivamente più volte riformato. L’art. 4 di questo introduce le zone economiche speciali (ZES) mentre l’art. 5 è dedicato ai benefici fiscali ed alle semplificazioni burocratiche di cui godono le imprese che operano in queste aree.
I benefici fiscali sono di due tipi:
Le ZES sono ubicate nelle zone “meno sviluppate” o “in transizione” identificate dal diritto comunitario, vale a dire, in Italia, nelle regioni del Mezzogiorno.
Una variante delle ZES, vale a dire la zona logistica semplificata (ZLS) è stata invece introdotta dai commi da 61 a 65 dell’art. 1° della Legge n° 205 del 2017 (Legge di bilancio per il 2018) e può essere ubicate nelle regioni più sviluppate del nostro paese dove non sono ubicabili le ZES, cioè nelle regioni costiere del Centro e del Nord Italia.
Un’area speciale ubicata all’interno delle ZES o delle ZLS è stata poi identificata dall’art. 3-ter del Decreto-Legge n° 135 del 2018, convertito in Legge n° 12 del 2019, che, modificando l’art. 5 del DL 91/2017, ha previsto le Zone Franche Doganali Intercluse (ZFDI) originariamente introdotte dall’art. 243 del Regolamento UE n° 952 del 2013, il Codice doganale dell’Unione Europea. Senza la ZFDI, la ZES o la ZLS non possono offrire alle imprese che in esse operano agevolazioni doganali, ma solo agevolazioni fiscali ed amministrative (semplificazioni burocratiche). Pertanto quest’ultimo tipo di zona economica speciale è essenziale per avere una ZES od una ZLS completa nel senso che può offrire tutte le tipologie di agevolazioni di cui essa è capace (fiscali, doganali e amministrative).
Segnaliamo, infine, che questo e-book è aggiornato alla riforma della disciplina delle ZES introdotta dall’articolo 57 del Decreto-Legge n° 77 del 2021 (il c.d. “Decreto semplificazioni” sulla governance del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza - PNNR e le conseguenti semplificazioni amministrative) che ha i suoi punti più qualificanti e innovativi:
1. Cosa sono le zone economiche speciali (ZES), la loro evoluzione storica e le loro caratteristiche in termini di vantaggi che offrono alle imprese
2. Le tipologie delle ZES e le regole previste dal diritto comunitario.
3. Le Free Trade Zones previste dall’ordinamento italiano: le Zone Economiche Speciali (ZES), le Zone Logistiche Semplificate (ZLS) e le Zone Franche Doganali Intercluse (ZFDI).
4. La costituzione e la governance delle ZES.
5. Le agevolazioni amministrative per le imprese insediate nelle ZES. La procedura dell’autorizzazione unica per gli insediamenti produttivi
6. Le agevolazioni fiscali per le imprese insediate nelle ZES
6.1 Il credito d’imposta per gli investimenti effettuati dalle imprese ubicate nelle ZES
6.2 La riduzione alla metà dell’imposta sul reddito per le imprese che avviano una nuova attività nelle ZES introdotta dalla Legge 178/2020.
7. Le Zone Logistiche Semplificate (ZLS) e la loro disciplina
8. Conclusioni
Allegati normativi
1. DECRETO-LEGGE N° 91 DEL 2017 – DISPOSIZIONI URGENTI PER LA CRESCITA ECONOMICA DEL MEZZOGIORNO (“DECRETO SUD”) – Convertito in Legge n° 123 del 2017 (articoli 4, 5 e 5-bis)
2. DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 25 gennaio 2018, n. 12:“Regolamento recante istituzione di Zone economiche speciali (ZES)”
3. REGOLAMENTO UE N. 952 DEL 2013 – CODICE DOGANALE DELL’UNIONE (ARTICOLI 243 – 249)
4. Articolo 107 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea (TFUE)
5. LEGGE 208/2015 (LEGGE DI BILANCIO PER IL 2016) (articolo 1°, commi 98 - 107)
6. LEGGE 205/2017 – Legge di bilancio per il 2018 (articolo 1°, commi 61 – 65). Istituzione delle Zone logistiche semplificate (ZLS)
7. LEGGE 178/2020 – LEGGE DI BILANCIO PER IL 2021 (articolo 1°, commi 173 – 176). Agevolazioni fiscali per le imprese che avviano una nuova attività economica nelle Zone economiche speciali istituite nel Mezzogiorno d’Italia
Le agevolazioni per le imprese con sede nelle zone economiche speciali (ZES, ZLS e ZFDI).
- Credito d’imposta,
- riduzione ires,
- agevolazioni doganali e amministrative
eBook in pdf di 68 pagine.
Aggiornato alla riforma delle ZES e del credito di imposta per gli investimenti effettuati in esse introdotta dal Decreto-Legge 77/2021
Isbn: 9788891654366