Con il presente lavoro si cercherà di ricostruire l’evoluzione storica del diritto di proprietà nel corso dei secoli, nel tentativo di analizzare i vari istituti e di cogliere condizioni di omogeneità con il concetto di beni comuni. In tal senso si procederà ad articolare il presente lavoro in sottosezioni, dove recuperando ed rappresentando l’evoluzione storica del concetto di proprietà si dimostrerà che al di là della diversa configurazione geografica e temporale rimane radicata e viva in alcuni contesti storici e geografici la presenza di un regime proprietario dove è data facoltà ad una comunità di utilizzare un bene immobile in chiave comunitaristica.
L’analisi dell’evoluzione dell’istituto proprietario nel corso dei secoli è di fondamentale importanza dal momento che lo studio degli ordinamenti storici sui beni proprietari consente di cristallizzare il rapporto tra il bene ed il soggetto giuridico e di verificare se esistevano dei margini nella cultura giuridica di riferimento di una visione comunitaristica dei beni. In tal senso è indispensabile ricostruire le fonti ordinamentali per poi procedere all’analisi del rapporto tra bene e soggetto.
Va fatta una premessa di carattere generale. È di primaria importanza inquadrare il rapporto bene-soggetto nel contesto storico di riferimento, senza però tralasciare che tranne in casi particolari non siamo alla presenza di un sistema ordinamentale come quello contemporaneo. Pertanto ogni tentativo di creare un parallelismo con il sistema moderno appare non opportuno e quindi ambiguo mancando una rappresentazione omogenea con gli istituti in questione. In chiave ricostruttiva, il recupero dell’evoluzione dell’istituto proprietario nel corso dei secoli riveste un aspetto speculare sotteso a cristallizzare la cultura giuridica di una specifica società in relazione al potere di signoria sul bene da parte del soggetto.
Pertanto appare pacifico che qualsiasi ricostruzione storica non può prescindere da un’analisi di partenza dalle fonti romani.
È nel sistema romano che si colgono i concetti originari di proprietà e possesso, punto di partenza per giungere successivamente ad una teorizzazione del concetto di proprietà pubblica, intesa come facoltà riconosciuta ad una comunità di godere di un bene.
È sempre nel sistema romano, che nasce il concetto embrionale di ordinamento, inteso come un insieme di norme che regolano i rapporti tra consociati in un dato contesto storico.
Le argomentazioni concettuali rilasciate dai giuristi romani, rimangono di profonda attualità, e consentono al di là della configurazione storica attente riflessioni sulla contrapposizione tra proprietà pubblica e privata.
Premessa
1. Il sistema proprietario dal diritto romano all’unità d’Italia – ambito di concettualizzazione dell’istituto dei beni comuni
1.1 Il diritto di proprietà nel diritto romano
1.2 Il concetto di proprietà nel diritto germanico
1.3 Il periodo medievale
1.4 La proprietà pubblica nel sistema comunale
1.5 La proprietà pubblica in età moderna
1.6 La proprietà pubblica con l’Unità d’Italia
2. Linea di demarcazione dei beni comuni tra proprietà pubblica e privata
2.1 La crisi della statualità
2.2 La qualificazione dell’ordinamento italiano
2.3 La disgregazione sociale e giuridica dell’ordinamento statuale
2.4 Le proprietà collettive nel contesto della globalizzazione
2.5 La categoria dei “commons”
3. Analisi comparata dei beni comuni nei sistemi di common law
3.1 L’evoluzione storica del sistema common law
3.2 Il trust negli ordinamenti common law
3.3 Lo sviluppo di schemi pattizi simili al trust
3.4 L’attenzione nei paesi civil law all’istituto del trust
3.5 I freeholdestates 8
4. Analisi comparata dei beni comuni nei sistemi civil law: Francia, Germania ed Italia, tre ordinamenti a confronto
4.1 Le origini e lo sviluppo del sistema civil law
4.2 Il superamento nel sistema ordinamentale europeo della concezione assolutistica della proprietà dominicale
4.3 Comparazione dell’art. 832 c.c. con gli altri istituti proprietari continentali
4.4 Il processo di rivisitazione della proprietà pubblica
4.5 La funzione sociale della proprietà e l’autogoverno dei cittadini
5. La crisi dell’ordinamento statuale e i suoi riflessi sui beni comuni in un ruolo di precognizione nei futuri rapporti giuridici e sociali
5.1 La disgregazione dei rapporti sociali e giuridici nel contesto storico di riferimento
5.2 La crisi del concetto della democrazia rappresentativa
5.3 Un nuovo modello di “governance”
5.4 La rimodulazione del rapporto soggetto-oggetto
5.5 Il modello della democrazia partecipativa
5.6 Il concetto di autogoverno dei cittadini
6. Beni comuni. quali prospettive?
6.1 Il ruolo della comunità all’interno dello stato
6.2 La crisi del concetto di bene demaniale e della sua funzione sociale
6.3 Il concetto di democrazia partecipativa nella gestione della proprietà pubblica
6.4 La rimodulazione del rapporto dialettico tra sovranità popolare e statualità
6.5 La necessità di una riformulazione dell’istituto del demanio pubblico
6.6 La rivisitazione del rapporto proprietà pubblica e proprietà privata nei lavori della commissione Rodotà
6.7 La necessità del rafforzamento degli istituti di democrazia diretta
Bibliografia
eBook in pdf di 105 pagine sull'istituto dei beni comuni dall'origine ad oggi.
Con il presente lavoro si cercherà di ricostruire l’evoluzione storica del diritto di proprietà nel corso dei secoli, nel tentativo di analizzare i vari istituti e di cogliere condizioni di omogeneità con il concetto di beni comuni.
Isbn: 9788891643896