Ha debuttato il 1° gennaio 2019 il nuovo regime di imposizione unico introdotto dalla legge di bilancio 2018 per le cessioni di partecipazioni effettuate da persone fisiche al di fuori dell’esercizio dell’attività d’impresa; regime che prevede l’assoggettamento del capital gain ad imposizione sostitutiva nella misura del 26%, indipendentemente dalla natura “qualificata” o “non qualificata” della partecipazione ceduta.
La riforma ha interessato anche il regime fiscale degli utili conseguiti in relazione al possesso di partecipazioni societarie, anche in questo caso rendendo irrilevante la natura qualificata o meno della partecipazione che ha, però, trovato applicazione già dal 1° gennaio 2018.
È, quindi, venuta meno, ai fini dell’imposizione dei dividendi e dei capital gain, la distinzione tra partecipazioni qualificate e non, probabilmente perché il regime delle prime era diventato più favorevole di quello relativo alle partecipazioni non qualificate, nonostante si fosse in precedenza sempre scelto di privilegiare i “piccoli risparmiatori” rispetto a quelli interessati alla gestione della società.
In altre parole, il continuo innalzamento dell’aliquota dell’imposta sostitutiva sui proventi derivanti da partecipazioni non qualificate e la progressiva riduzione dell’aliquota IRES, dunque, avevano progressivamente portato il “carico” fiscale gravante sul socio al 26% per i redditi derivanti da partecipazioni non qualificate e per i redditi derivanti da partecipazioni qualificate al limite massimo del 25% (pur potendo tale carico fiscale risultare inferiore in relazione all’aliquota marginale effettivamente applicabile al contribuente). In questo modo, tuttavia, veniva meno la regola che riservava un diverso (e più favorevole) trattamento fiscale alle c.d. partecipazioni “non qualificate” rispetto a quelle “qualificate”; regola questa introdotta dalla c.d. “riforma Visco” (d.lgs. n. 461/1997) – e sostanzialmente confermata dalla c.d. “riforma Tremonti” (d.lgs. n. 344/2003) – proprio per non penalizzare i piccoli risparmiatori rispetto agli investitori maggiormente coinvolti nella gestione della società.
La legge di bilancio 2018 è intervenuta modificando le seguenti disposizioni normative:
Nell'ebook sarà esaminato, dapprima, il regime fiscale dei capital gain da cessione di partecipazioni effettuate da persone fisiche non imprenditori alla luce delle novità introdotte dalla legge di bilancio 2018 applicabili alle cessioni effettuate dal 1° gennaio 2019. Per poi riepilogare il regime fiscale dei redditi capitale in capo agli stessi soggetti anche alla luce delle ulteriori novità normative introdotte in sede di recepimento della direttiva ATAD.
Premessa
1. Il nuovo regime fiscale dei capital gain
1.1 Il superamento della distinzione tra partecipazioni qualificate e non
1.2. Il nuovo regime applicabile alle cessioni dal 1° gennaio 2019
1.2.1 Plusvalenze derivanti da partecipazioni domestiche ed estere white qualificate e non
1.2.2 Plusvalenze derivanti da partecipazioni estere black qualificate e non
1.2.3 Compensazione delle minusvalenze
1.2.4 Rivalutazione facoltativa del costo di acquisto delle partecipazioni
2. Dividendi e capital gain da partecipazioni qualificate e non
2.1 Dividendi
2.1.1 Dividendi domestici derivanti da partecipazioni qualificate e non
2.1.2. Dividendi in entrata da Paesi “white”
2.1.3. Dividendi in entrata da Paesi “black”
2.1.4 Dividendi in uscita
2.1.5 Decorrenza e regime transitorio
3. I regimi di detenzione delle partecipazioni
3.1 Regime dichiarativo
3.2 Regime del risparmio amministrato
3.3 Regime del risparmio gestito
4. Gli altri redditi di capitale e diversi soggetti ad aliquota del 26%
4.1 Redditi di capitale
4.2 Redditi diversi
5. Redditi di capitale e diversi soggetti ad aliquota agevolata
5.1 Proventi dei titoli pubblici e di quelli equiparati
5.2. Interessi dei project bond
5.3 Interessi dei titoli di risparmio per l’economia meridionale
Normativa
Decreto legislativo 29 novembre 2018, n. 142
Legge del 27/12/2017 n. 205
Testo unico del 22/12/1986 n. 917
Decreto legislativo del 21/11/1997 n. 461
Decreto del Presidente della Repubblica del 29/09/1973 n. 600
Isbn: 9788868057831