Gli studi di settore, ampiamente utilizzati nella programmazione e nei controlli dell’amministrazione finanziaria, consistevano in strumenti presuntivi di ricostruzione dei ricavi delle imprese fondati su un algoritmo di calcolo.
In sostanza, essi rappresentavano la “formalizzazione” di un ragionamento presuntivo fondato sugli elementi dichiarati dagli stessi contribuenti (in relazione al possesso di beni strumentali, all’esistenza di dipendenti, etc.).
In un’ottica di miglioramento della conoscenza delle attività economiche da parte del fisco e di prevenzione dell’evasione, si è deciso di sostituire il sistema fondato sugli studi di settore con quello imperniato sugli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA).
Gli ISA subentrano agli studi di settore a partire dal periodo di imposta 2018, da dichiarare – mediante il modello Redditi - nel corrente anno 2019 (cfr. comunicato stampa MEF 28.12.2018, n. 225).
Isbn: 2499-5800