Credito d'imposta Bonus Pubblicità (Pacchetto)

Credito d'imposta Bonus Pubblicità (Pacchetto)

Circolare del Giorno PDF + Foglio di Calcolo Excel dedicati rispettivamente alle modifiche normative, ai nuovi modelli e al calcolo del credito d'imposta.

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Data: 24/09/2018
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Credito d'imposta Bonus Pubblicità (Pacchetto) contenente:

  • Bonus pubblicità: riepilogo delle norme - La Circolare del Giorno n. 165 del 03.08.2018 (PDF 17 pagine)

Dal 2018 è stato istituito un credito d’imposta per le imprese, i lavoratori autonomi e gli enti non commerciali in relazione agli investimenti pubblicitari incrementali effettuati sulla stampa quotidiana e periodica, anche online, e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali. Per beneficiare dell’agevolazione è necessario che l’ammontare complessivo degli investimenti pubblicitari realizzati superi almeno dell’1% l’importo degli analoghi investimenti effettuati sugli stessi mezzi d’informazione nell’anno precedente.

Pubblicati il 26 luglio sulla Gazzetta ufficiale il decreto ministeriale del 16 maggio 2018 con le regole attuative, ed il 1° agosto i modelli per comunicare gli importi ed effettuare gli adempimenti necessari per la fruizione del credito.

In questa circolare il riepilogo della disciplina di tale agevolazione.

  • Calcolo credito d'imposta pubblicità (excel)

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 170 del 24 luglio 2018, il Decreto attuativo del Bonus pubblicità (DPCM del 16.05.2018 n. 90) recante le modalità ed i criteri per la concessione d'incentivo fiscale (introdotto dall'art. 57-bis del DL 50/2017), sotto forma di credito d'imposta, sugli investimenti pubblicitari incrementali su quotidiani, periodici e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali.

In data 1 agosto è stata pubblicata la Modulistica, le domande sono da presentare sia per il 2017 che per il 2018 a partire dal 22 settembre sino al 22 ottobre.

L’incentivo è pensato non solo per promuovere la crescita e lo sviluppo delle imprese mediante l’utilizzo degli strumenti pubblicitari, ma anche per spostare risorse finanziarie atte a sostenere il settore dell’editoria che, ormai da tempo, attraversa una profonda crisi.

Il presente file delinea gli aspetti fondamentali di questo nuovo incentivo e consente di simulare la misura del credito spettante nel proprio caso.

Decorrenza

Il contributo è attribuito:

  • alle imprese,
  • ai lavoratori autonomi
  • e agli enti non commerciali

che effettuano investimenti in campagne pubblicitarie, per il 2018, sulla stampa quotidiana e periodica anche on line e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali, il cui valore superi almeno dell'1% gli analoghi investimenti effettuati sugli stessi mezzi di informazione nell'anno precedente, è attribuito un contributo, sotto forma di credito d'imposta, pari al 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati, elevato al 90% nel caso di microimprese, piccole e medie imprese e start up innovative.

Inoltre, in sede di prima attuazione, sono altresì agevolabili gli investimenti pubblicitari incrementali sulla stampa quotidiana e periodica, anche on line, effettuati dal 24 giugno al 31 dicembre 2017, purché il loro valore superi almeno dell’1% l’ammontare degli analoghi investimenti effettuati sugli stessi mezzi di informazione nel 2016.

Investimenti agevolabili

La norma prevede che il credito d’imposta si applichi agli investimenti in campagne pubblicitarie sulla stampa (giornali quotidiani e periodici, locali e nazionali) e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali, digitali o analogiche.
Da questo punto di vista non vi sono limiti circa la modalità con cui si intende promuovere la propria attività, non essendoci alcuna differenza fra pubblicità scritta, televisiva o radiofonica ovvero se questa abbia portata nazionale o locale. L'investimento annuo di spesa deve essere superiore di almeno l'1% di analoghi investimenti effettuati nell'anno precedente.
Sono escluse le televendite, i servizi di giochi o scommesse con vincinte in denaro, di messaggeria vocale o chat line con servizi a sovrapprezzo.
Le spese sono ammesse al netto delle spese accessorie, dei costi di intermediazione e di ogni altra spesa diversa dall'acquisto di spazio pubblictiario.

Misura dell’agevolazione

Il credito d’imposta è pari al 75% del valore incrementale degli investimenti pubblicitari effettuati (ad oggi non è specificato se il calcolo va fatto distinguendo le tipologie di pubblicità prescelte o sul totale indistinto). Ciò significa che, per individuare l’importo su cui è possibile calcolare il beneficio, è necessario confrontare la spesa in pubblicità sostenuta nell’anno precedente e confrontarla con quella sostenuta nell’anno in corso: il 75% di credito d’imposta sarà calcolato solo sull’ammontare eccedente. In più, per poter accedere al beneficio, la spesa sostenuta nell’anno in pubblicità deve essere almeno superiore dell’1% di quella dell’anno precedente.
L’importo del credito così determinato potrà essere utilizzato in compensazione mediante modello F24.
Si prevede un limite massimo di spesa, che sarà stabilito annualmente mediante Dpcm, utilizzando il Fondo per il pluralismo e l'innovazione per l'informazione.

Misura maggiorata

In caso di microimprese, PMI e start up innovative la percentuale su cui calcolare il credito è maggiorata ed è pari al 90% degli investimenti incrementali in campagne pubblicitarie, fermo restando i limiti visti in precedenza. Ciò rende l’agevolazione per queste categorie di soggetti più vantaggiosa e appetibile.



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