Trib. Bari, sez. lavoro Sentenza del 26 Giugno 2018 COMMENTO PDF 16 pagine
Incombe sul datore di lavoro l’onere di provare le concrete ragioni che rendono impossibile l’assegnazione del lavoratore, che assiste con continuità un familiare disabile convivente, ad una sede più vicina. Diversamente opinando si finirebbe per gravare il lavoratore di una sorta di prova diabolica che, di fatto, svuoterebbe di contenuto la tutela che la l. n. 104/1992 ha introdotto.
IL CASO
IL COMMENTO
1. Art. 33, comma 5, della l. 104/1992: trasferimento a lavoratore convivente con familiare disabile
2. Divieto di trasferimento ed orientamenti giurisprudenziali costituzionali e di legittimità
IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA
Isbn: 2499-5797