L’elaborato mira a rappresentare in maniera esaustiva il panorama delle diverse ipotesi di reato riferibili al mancato pagamento dei tributi dichiarati, rispondendo così alla italica domanda: ma se non pago le tasse cosa rischio?
Il nostro Paese è caratterizzato da una pressione fiscale altissima ed un livello drammaticamente alto di evasione fiscale.
Questa fotografia, di cui gli italiani conoscono bene i contorni, ci è stata scattata nel 2016 anche dall’OCSE1 e dal FMI2 ed è emersa dai rapporti sullo stato dell’Amministrazione finanziaria commissionati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze alle due organizzazioni internazionali.
Dalle maglie delle analisi effettuate dai due organismi emerge, tra l’altro, un cenno ad una particolare tipologia di comportamento evasivo presente in Italia: la c.d. “evasione da riscossione”.
A differenza dell’evasione dichiarativa (di cui ho trattato nel mio precedente E-Book di approfondimento “I REATI DICHIARATIVI”), che si manifesta con condotte irregolari (connesse alle dichiarazioni fiscali) tese a ridurre o ad eliminare completamente in maniera indebita il carico impositivo, l’evasione da riscossione si sostanzia nel comportamento di quei contribuenti che seppur presentando regolarmente la dichiarazione fiscale, senza che la stessa risulti in alcun modo inficiata da indicazioni fuorvianti ai fini del calcolo dell’imposta da versare, poi decidono di non versare quanto dovuto allo Stato.
Come per l’evasione dichiarativa, anche nei casi di evasione da riscossione l’azione accertativa dell’Amministrazione finanziaria può far emergere situazioni punibili con sanzioni amministrative, oppure possono manifestarsi casi che, al verificarsi di determinate condizioni, rientrano a pieno titolo nei c.d. illeciti penali tributari, configurando pertanto condotte delittuose punite con sanzioni penali.
Come per le condotte delittuose legate all’evasione dichiarativa, anche i comportamenti penalmente rilevanti di evasione da riscossione sono tutti compendiati nel D.Lgs. 10 marzo 2000, n. 74, ovvero la norma che ad oggi rappresenta l’ossatura del sistema penale tributario italiano. Sistema che con l’entrata in vigore del D.lgs. 24 settembre 2015, n. 158 è stato rivisitato ed ampliato mediante l’introduzione di nuove ipotesi delittuose.
L’elaborato mira pertanto a rappresentare in maniera esaustiva il panorama delle diverse ipotesi di reato riferibili al mancato pagamento dei tributi dichiarati, rispondendo così alla italica domanda: ma se non pago le tasse cosa rischio?
L'eBook è corredato di casi pratici.
Premessa
1. Cenni sul sistema tributario
1.1 Spese ed entrate dell’apparato statale
1.2 Principi costituzionali
1.3 Suddivisione delle entrate tributarie
1.4 Elementi costitutivi del tributo
2. Il momento estintivo del debito tributario
2.1 Il pagamento delle imposte
2.2 L’evasione da riscossione
2.3 Differenza tra evasione dichiarativa ed evasione da riscossione
2.3 I reati tributari
3. Il sistema penale tributario
3.1 Il D. Lgs. n. 74 del 2000
3.2 L’elemento soggettivo nei reati tributari
3.3 Differenza tra dolo specifico e dolo generico in ambito penale tributario
3.4 Ambito oggettivo e soggettivo
3.5 Il delitto tentato nell’evasione da riscossione
4. Riforma del regime penale tributario
4.1 Il D.Lgs. n. 158 del 2015
4.2 Principali novità
4.3 Novità introdotte dall’art. 7 del D.Lgs. n. 158 del 2015
4.4 Novità introdotte dall’art. 8 del D.Lgs. n. 158 del 2015
4.5 Novità introdotte dall’art. 9 del D.Lgs. n. 158 del 2015
5. I reati in materia di pagamento delle imposte post riforma
5.1 Omesso versamento di ritenute dovute o certificate
5.2 Omesso versamento di IVA
5.3 Indebita compensazione
5.4 Sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte
6. Pagamento del debito tributario quale causa di non punibilità
6.1 L’art. 13 del D.Lgs. n. 74 del 2000
6.2 Modifiche introdotte dal D.Lgs. n. 158 del 2015
6.3 Orientamento giurisprudenziale
7. Lo “split payment” a contrasto dell’evasione da riscossione
7.1 Cenni sul regime dello “split payment”
7.2 Ambito soggettivo
7.3 Ambito oggettivo
8. Tavole sinottiche dei reati dichiarativi
9. Casi pratici
Omesso versamento di ritenute dovute o certificate
CASO PRATICO 1: CRISI DI LIQUIDITA’ DEL CONTRIBUENTE
CASO PRATICO 2: ESTINZIONE REATO DI OMESSO VERSAMENTO
CASO PRATICO 3: REVOCA DEL DECRETO PENALE DI CONDANNA
CASO PRATICO 4: SEQUESTRO VALIDO ANCHE IN PRESENZA DI RATEIZZAZIONE
Omesso versamento di IVA
CASO PRATICO 1: MANCATA ESCLUSIONE DELLA COLPEVOLEZZA PER CRISI DI LIQUIDITA’
CASO PRATICO 2: L’AVVENUTO PAGAMENTO IN CORSO DI PROCESSO ESTINGUE IL REATO
CASO PRATICO 3: L’OMESSO VERSAMENTO IVA NON PREVEDE FRAUDOLENZA
CASO PRATICO 4: RESPONSABILITA’ DELL’AMMNISTRATORE SUCCEDUTO E CRISI FINANZIARIA QUALE CAUSA DI ESCLUSIONE DELLA RESPONSABILITA’ PENALE
Indebita compensazione
CASO PRATICO 1: VALIDO IL SEQUESTRO PREVENTIVO IN PRESENZA DI INDEBITA COMPENSAZIONE
CASO PRATICO 2: IL RAVVEDIMENTO DEL CONTRIBUENTE ESCLUDE LA PUNIBILITA’ DEL REATO DI INDEBITA COMPENSAZIONE
CASO PRATICO 3: CONSUMAZIONE DEL REATO AL MOMENTO DELLA PRESENTAZIONE DEL MOD. F24
Sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte
CASO PRATICO 1: ESISTENZA DEL REATO SOLO SE SONO IN ESSERE PROCEDURE DI RISCOSSIONE E LA DIMOSTRAZIONE DELLA FRAUDOLENZA
CASO PRATICO 2: SOTTRAZIONE FRAUDOLENTA AL PAGAMENTO DELLE IMPOSTE E PARTICOLARE TENUITA’ DEL FATTO
CASO PRATICO 3: LA SOTTRAZIONE FRAUDOLENTA AL PAGAMENTO DELLE IMPOSTE È UN REATO DI PERICOLO
Appendice normativa
DECRETO LEGISLATIVO 10 marzo 2000, n. 74
DECRETO LEGISLATIVO 24 settembre 2015, n. 158
Isbn: 9788868055721