Aggiornato ai Decreti Legislativi n° 117 e 112 del 2017 sulla riforma del terzo settore ed alla Legge n° 205 del 2017 (Legge di bilancio per il 2018).
Questo e-book tratta la disciplina dei due canali alternativi di finanziamento denominati “microcredito e “social lending” o “prestito tra privati tramite Internet” (o P2P) che, nati all’estero, da alcuni anni stanno prendendo piede anche nel nostro paese.
Per quanto riguarda il microcredito vengono esaminate, col taglio più operativo possibile, le norme di legge primarie, contenute negli articoli 111 – 113 del Testo Unico Bancario (Decreto Legislativo n° 385 del 1993), così come riformati dai Decreti Legislativi n° 141 del 2010 e n° 169 del 2014, e le norme di attuazione riportate nel Decreto del Ministero dell’Economia n° 176 del 2014.
Sempre del microcredito vengono analizzate le tipologie di esso previste dalla legge:
Conclude questa parte dell’e-book l’esposizione dell’art. 111-bis del Testo Unico Bancario introdotto dal comma 51 dell’articolo 1° della Legge n° 232 del 2016 (Legge di stabilità per il 2017) che ha introdotto la nuova figura degli “operatori bancari di finanza etica e sostenibile” che sono banche normali e non operatori di microcredito.
Segue l’analisi giuridica del “social lending” (da “to lend”, prestare), cioè del “prestito tra privati tramite Internet”. In questo caso, non esistendo una disciplina specifica del fenomeno, ci siamo dovuti rifare alle norme sugli istituti di pagamento (IP), contenute nel Testo Unico Bancario ed a quelle del Codice Civile sul contratto di mutuo.
L’e-book è aggiornato ai Decreti Legislativi n° 117 e 112 del 2017 sulla riforma degli enti del terzo settore e su quella dell’impresa sociale. In particolare, il Dlgs 117/2017 detta, al suo art. 78, la disciplina fiscale del social lending finalizzato alla raccolta di fondi per le attività di interesse generale senza scopo di lucro previste dall’art. 5 dello stesso decreto che possono essere gestite dagli enti del terzo settore (ETS), incluse le imprese e le cooperative sociali. La Legge 205/2017 introduce invece una tassazione agevolata degli interessi percepiti dai prestatori non professionali ai portali di social lending gestiti da intermediari finanziari o da istituti di pagamento.
Chiude il testo un’appendice legislativa che contiene le norme di legge e quelle regolamentari di attuazione sugli argomenti in esso trattati.
Premessa: a cosa servono il microcredito ed il social lending?
1. Il Decreto del Ministero dell’Economia n° 176 del 2014 che ha dato attuazione all’art. 111 del Testo Unico Bancario (TUB) sul microcredito
2. Il microcredito per lo sviluppo di attività imprenditoriali
3. Il microcredito per l’inclusione sociale e finanziaria di persone fisiche
4. I requisiti per l’iscrizione nell’elenco degli operatori di microcredito
5. Gli operatori di microcredito senza fine di lucro non iscritti nell’elenco
6. Gli operatori di finanza mutualistica e solidale: le nuove MAG (“Mutue di autogestione”)
7. Gli operatori di finanza etica e sostenibile
8. La disciplina del social lending (o prestito tra privati o P2P) ed i soggetti che possono esercitare tale attività dopo il Codice del terzo settore (Dlgs 117/2017) e la Legge 205/2017 (Legge di bilancio per il 2018)
Appendice legislativa
1. Decreto Legislativo n° 385 del 1993
2. Decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 17 ottobre 2014, n. 176
3. Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 24 dicembre 2014
4. Decreto Legislativo n° 117 del 2017: “Codice del terzo settore”
Isbn: 9788868052300