Cassazione Penale - Sentenza n.50436 del 23 dicembre 2015 "Dichiarazione fraudolenta e contumacia, non basta la testimonianza del Fisco" (PDF- 8 pagine)
In un procedimento per il reato di dichiarazione fraudolenta il giudice deve ascoltare, in qualità di testimoni, gli amministratori delle società che avrebbero emesso le fatture false, anche qualora l’imputato sia rimasto contumace. L’imputato ha il diritto di rimanere in silenzio perché l’onere probatorio è a carico dell’accusa. Deve pertanto ritenersi erroneo il verdetto di responsabilità che si sia appiattito sulla sola deposizione del funzionario del fisco. E’ quanto emerge dalla sentenza 23 dicembre 2015, n. 50436, della Terza Sezione Penale della Cassazione.
IL CASO
IL COMMENTO
IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA