Il diritto del genitore o del familiare lavoratore, con rapporto di lavoro pubblico o privato, che assista con continuità un parente o un affine entro il terzo grado handicappato con lui convivente, di scegliere, ove possibile, la sede di lavoro più vicina al proprio domicilio deve essere inteso - sia in base ad argomenti letterali, sia in base ad argomenti sistematici - nel senso della possibilità di suo esercizio tanto al momento dell'assunzione, quanto in costanza di rapporto.
l.194/1992 e scelta della sede di lavoro- Cassazione lavoro n. 16298 del 3.8.2015 (PDF - 6 pagine)
IL CASO
IL COMMENTO
IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA