Il Pacchetto completo contiene:
Rientro dei Capitali dall'estero e Voluntary Disclosure (E-book in pdf)
E-Book di 65 pagine (163 totali con normativa) utile per valutare la convenienza del rientro di capitali detenuti all'estero aggiornato con la Circolare n. 30/E dell’11 Agosto 2015, la Circolare n. 27/E del 16 Luglio 2015 e con il Decreto legislativo sulla certezza del diritto.
Voluntary disclosure: calcolo del costo (excel)
Scopo del file è calcolare, con buona approssimazione, il costo complessivo della Voluntary Disclosure, in termini di imposte, sanzioni e interessi relativamente a PATRIMONI non dichiarati nel quadro RW. I risultati vanno considerati come uno strumento indicativo del costo complessivo della procedura e l’autore non si assume alcuna responsabilità per qualunque uso diverso da una valutazione di massima dei costi della Voluntary Disclosure.
Il file funziona con Microsoft Excel e si deve autorizzare Excel ad attivare le Macro.
QUALI SCENARI CONTEMPLA:
Sono previsti 3 possibili scenari:
1. Capitali detenuti in Paesi White List;
2. Capitali detenuti in Paesi Black List che hanno sottoscritto accordi con l’Italia per lo scambio effettivo di informazioni e in presenza di rilascio da parte dell’autore delle violazioni all’intermediario estero presso cui le attività sono detenute l’autorizzazione a trasmettere alle autorità finanziarie italiane richiedenti tutti i dati concernenti le attività oggetto di collaborazione volontaria;
3. Capitali detenuti in Paesi Black List che NON hanno sottoscritto accordi con l’Italia per lo scambio effettivo di informazioni e in presenza di rilascio da parte dell’autore delle violazioni all’intermediario estero presso cui le attività sono detenute l’autorizzazione a trasmettere alle autorità finanziarie italiane richiedenti tutti i dati concernenti le attività oggetto di collaborazione volontaria;
Come si usa:
In base alle situazioni individuali vanno compilate le 3 Sezioni inserendo i PATRIMONI NON DICHIARATI NEL QUADRO RW e IRPEF, IRAP E IVA NON VERSATI NELLE CASELLE BIANCHE, per ogni singolo anno.
LE FORMULE DIETRO LE QUINTE:
Per il calcolo delle sanzioni sui redditi sono stati presi in considerazione redditi di natura non finanziaria (ad esempio: redditi da lavoro autonomo o dipedente, canoni di locazione, plusvalenze da immobili detenuti all’estero), perché la casistica dei redditi da prendere in considerazione è molto ampia: redditi esteri da assoggettare a Iva e Irap (si pensi al caso degli eventuali utili prodotti all’estero da società italiana emersi e da attribuire ai soci), redditi da non assoggettare a Iva ed Irap (ad esempio plusvalenze da cessione di immobili italiani), redditi soggetti a tassazione separata o ad imposta secca, redditi di capitale da fondi comuni, redditi da fondi immobiliari esteri, ecc.
Il foglio non prende in considerazione le imposte addizionali, l’IVIE e l’IVAFE, né eventuali oneri contributivi derivanti dalle attiità emerse.
Per rendere più flessibile il file non si è introdotta una formula per il calcolo delle imposte, ma può essere opportuno calcolare per l’IRPEF un’aliquota marginale pari al 43%.
Il tool calcola gli interessi sulle imposte evase. Il tasso utilizzato è pari al 3,5% per anno, come esplitato nella Circolare 28/E del 21 giugno 2011 “Risposte a quesiti in occasione di incontri con la stampa specializzata”.
Si è dato per scontato che il contribuente sceglierà di beneficiare dell’abbattimento del 50% delle sanzioni per il quadro RW, optando per il rimpatrio fisico o giuridico delle attività estere in uno Stato dell’Unione Europea o dello Spazio Economico Europeo, o - ipotesi meno facilmente percorribile - pur mantenendo i capitali in Paese black list, rilasciando ad un intermediario locale l’autorizzazione (controfirmata dall’intermediario black list) a trasmettere informazioni all’amministrazione finanziaria su richiesta. Si tenga conto, infatti, che, diversamente, la voluntary comporterà una riduzione delle sanzioni per il quadro RW del solo 25%.
Le sanzioni “base” per il quadro RW sono così determinate:
- attività in Paesi black list: 5% dal 2004 al 2007; 6% dal 2008 al 2013 (se il Paese ha firmato l'accordo le sanzioni saranno pari al 3% per tutti gli anni)
- attività in Paesi non black list: 3% per tutti gli anni, a partire dal 2009
Il file calcola che aderendo all'atto di contestazione entro i termini del ricorso (60 giorni), le sanzioni già dimezzate vengono ulteriormente ridotte a 1/3.
Per le sanzioni sulle imposte sui redditi, si è ipotizzato il caso di infedele dichiarazione e non di omessa dichiarazione e si è distinto tra redditi prodotti in Italia e redditi prodotti all'estero.
Nel primo caso la sanzione ordinaria è del 100%.
Nel caso di redditi prodotti in Paesi black list che non hanno firmato l'accordo, la sanzione è del 100% aumentata di 1/3 fino al 2007 e del 200% dal 2008. Ci si è, quindi, adeguati alla attuale prassi amministrativa per i Paesi black list che sembrerebbe in contrasto con l’applicazione della sanzione minima pari al 266% (il doppio di 133%) (Circ. 11/E del 2010, punto 3.2, pag. 11).
Per quanto riguarda l'Iva, la sanzione, in caso di infedele dichiarazione, è normalmente del 100%, ma viene aumentata del 25% in applicazione del cumulo giuridico ai sensi dell'ultimo comma dell'articolo 12 del Dlgs 472/97. Il tool tiene conto del calcolo di tale aumento da cumulo giuridico.
Nel caso di redditi prodotti in Paesi black list che hanno firmato l'accordo, la sanzione è del 100% aumentata di un terzo per tutti i periodi d'imposta (redditi prodotti all’estero).
Fruendo della procedura le suddette sanzioni vengono ridotte del 25%.
Tali sanzioni, ancora sono ulteriormente riducibili a 1/6 qualora il contribuente aderisca ai contenuti dell’invito al contraddittorio. Nel caso in cui il contribuente ritenga di non dover accettare in toto quanto contenuto nell’invito puo? presentarsi al contraddittorio, a conclusione del quale, qualora lo stesso intenda definire la propria posizione, potra? sottoscrivere un atto di adesione, secondo quanto previsto dalla normativa che disciplina tale istituto, restando applicabili le sanzioni nella misura di 1/3 del minimo previsto dalla legge.
Il file calcola entrambe le ipotesi, anche si è presa in considerazione come prioritaria la prima.
N.B. Il file funziona con Microsoft Excel e si deve autorizzare Excel ad attivare le Macro, dopo aver attivato le macro verrà richiesto un Codice di accesso che troverete nel file "Codice-di-accesso.txt" all'interno del file zippato scaricato.