Eventi eccezionali nell'esercizio di un'impresa, quali la liquidazione dei beni e la successiva cessione dell'azienda, rendono illegittimo l'accertamento presuntivo, trattandosi di circostanze idonee a giustificare una percentuale di ricarico sensibilmente inferiore alla media. E' regola di comune esperienza, infatti, che il prezzo praticato in sede di liquidazione, comprensivo delle rimanenze di magazzino, e quindi di prodotti in buona parte già obsoleti, non corrisponde al valore di mercato, applicandosi in tal caso sconti anche rilevanti, strumentali al più celere realizzo dell'attivo aziendale. Ad affermarlo la Sezione Tributaria della Suprema Corte con la sentenza n.12285/15 pubblicata il 12 giugno scorso.
"Stop all'accertamento se l'azienda è in liquidazione" (PDF - 8 pagine)
IL CASO
IL COMMENTO
La sentenza annotata
IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA