E' necessario dimostrare l'esistenza di un intento persecutorio da parte del datore di lavoro, per poter considerare la dequalificazione un comportamento mobbizzante. Il principio viene ribadito dalla Corte di Cassazione nella sentenza n. 10037 del 15 Maggio 2015. Nel commento un excursus completo sulla normativa e sugli orientamenti giurisprudenziali in materia.
IL CASO
Mobbing e dequalificazione - Cass. N. 10037/2015 (PDF - 11 pagine)
IL COMMENTO
1. Mobbing: definizione
2. Dequalificazione professionale: nozione
3. Mobbing e dequalificazione: orientamenti giurisprudenziali
4. Art. 2087 c.c. e tutela del lavoratore
IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA