La Legge di Stabilità 2015 ha riscritto il credito d'imposta per ricerca e sviluppo introdotto dal Decreto Destinazione Italia. In particolare, ora il credito d'imposta è riconosciuto:
per gli anni 2015-2019 (anziché 2014-2016);
a favore di tutte le imprese che investono in attività di ricerca e sviluppo, a prescindere dal fatturato (non più solo quelle con un fatturato annuo inferiore a € 500 milioni);
fino ad un importo massimo annuale di 5 milioni di euro (anziché 2,5 milioni di euro) per ciascun beneficiario;
nella misura del 25% (e non più del 50%) degli incrementi annuali di spesa nelle attività di ricerca e sviluppo rispetto alla media dei tre periodi d'imposta precedenti a quello in corso al 31.12.2015, sempreché siano sostenute spese per attività di ricerca e sviluppo pari ad almeno € 30.000 (anziché € 50.000) in ciascuno dei periodi d'imposta;
anche per le spese relative a competenze tecniche e privative industriali.
Indice prodotto
Il credito d'imposta R&S introdotto dal Decreto Destinazione Italia
Il credito d'imposta R&S dopo la Legge di Stabilità 2015
Soggetti interessati
Tipo di attività di ricerca e sviluppo agevolabili
Spese ammissibili
Misura e caratteristiche del credito d'imposta
Controlli da parte dell'Amministrazione finanziaria