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La sentenza della Cassazione statuisce che deve essere confermato il licenziamento per giusta causa del lavoratore che, nel normale orario di lavoro, non presenziava la sua postazione lavorativa presso il banco 'agenti di stazione', senza avere richiesto la preventiva autorizzazione, e veniva sorpreso da una utente, nel locale in uso alla ditta di pulizie, in atto sessuale con una donna, atteso che tale condotta costituiva una violazione dei doveri fondamentali connessi al rapporto di lavoro e un comportamento manifestamente contrario agli interessi dell'impresa, soprattutto tenendo presente che il dipendente, con la propria azione, aveva creato un notevole pericolo per la sicurezza, poiché le sue mansioni erano di particolare responsabilità per la gestione della sicurezza dell'impianto, essendo lui l'unico agente di stazione in servizio.