La possibilità di compensare le perdite fiscali generate da alcune società del gruppo con i redditi imponibili prodotti da altre società del gruppo rappresenta senz'altro uno dei vantaggi più interessanti tra quelli offerti dal consolidato, alla luce della sopravvenuta indeducibilità delle svalutazioni operate sulle partecipazioni societarie.In questo documento vedremo come approfondire questo argomento.
Indice degli argomenti trattati:
1 PREMESSA
2 DISCIPLINA GENERALE IN MATERIA DI RIPORTO DELLE PERDITE
2.1 UTILIZZAZIONE DELLE PERDITE
2.1.1 Perdite senza limiti temporali di riporto
2.1.2 Obbligo di utilizzo delle perdite
2.1.3 Libertà di scelta delle perdite da utilizzare
2.1.4 Utilizzo delle perdite in sede di accertamento
Esempio numerico
Comunicazioni agli Uffici dell'Agenzia delle Entrate
2.1.5 Indicazione nella dichiarazione dei redditi delle perdite disponibili
2.2 DETERMINAZIONE DELLE PERDITE UTILIZZABILI
2.3 ESCLUSIONE DEL RIPORTO DELLE PERDITE
2.3.1 Presupposti dell'esclusione
Acquisizione delle partecipazioni
Modifica dell'attività
2.3.2 Causa esimente dal divieto
Cessioni infragruppo
C.d. “vitalità” della partecipata
3 RIFLESSI DELL'OPZIONE PER IL CONSOLIDATO FISCALE
3.1 PERDITE FISCALI “PREGRESSE”
3.1.1 Trasferimenti infragruppo in regime di neutralità fiscale
3.1.2 Utilizzo soltanto “parziale” delle perdite
3.2 PERDITE FISCALI “CONSOLIDATE”
3.2.1 Integrale utilizzo delle perdite fiscali nel periodo di imputazione
3.2.2 Riporto delle perdite fiscali “eccedenti”
3.2.3 Prospetto delle perdite non compensate
4 ATTRIBUZIONE DELLE PERDITE FISCALI “RESIDUE”
4.1 COMUNICAZIONE PREVENTIVA DEL CRITERIO DI RIPARTIZIONE
4.2 COMPILAZIONE DEL PROSPETTO DI ATTRIBUZIONE
4.3 PERDITE FISCALI “RESIDUE” E RETTIFICHE DI CONSOLIDAMENTO