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Poiché le attività del Collegio sindacale sono finalizzate, tra l’altro, a monitorare il rispetto della legge, dell’atto costitutivo, dello statuto e dei principi di corretta amministrazione da parte dell’organo amministrativo, il Collegio sindacale nei casi in cui riscontra fatti censurabili, ovvero atti di mala gestione degli amministratori o loro delibere irregolari, deve esercitare i poteri di reazione che gli sono attribuiti dalla legge. La misura della reazione deve essere commisurata alla gravità e rilevanza dei fatti censurati, all’inerzia degli organi sociali, alle modalità del perseguimento dell’oggetto sociale, alle dimensioni della società e al settore in cui opera.
Qualora gli amministratori non pongano rimedio ai rischi concreti conseguenti alle azioni censurabili ipotizzate o intraprese, il Collegio sindacale può richiedere ai medesimi la convocazione dell’assemblea dei soci, alla quale il Collegio medesimo deve presentare apposita relazione.