Con la legge di stabilità il legislatore ha introdotto una procedura che consente ai contribuenti di chiudere i conti con le vecchie cartelle di Equitalia, con l'azzeramento degli interessi di mora e di ritardata iscrizione a ruolo.
Rientrano nell’agevolazione, per esempio, le entrate erariali come l’Irpef e l’Iva e, limitatamente agli interessi di mora, anche le entrate non erariali come il bollo dell’auto e le multe per violazione al codice della strada elevate da Comuni e Prefetture. Restano invece escluse le somme dovute per effetto di sentenze di condanna della Corte dei Conti, i contributi richiesti dagli enti previdenziali (Inps, Inail), i tributi locali non riscossi da Equitalia e le richieste di pagamento di enti diversi.
Per beneficiare dell'agevolazione bisogna versare l'importo dovuto in un'unica soluzione entro il prossimo 28 febbraio. Oltre questa data non sarà più possibile accedere alla sanatoria.
La procedura conviene, soprattutto, a chi deve pagare somme molto elevate, o a chi ha debiti molto vecchi, fattispecie in cui l'importo degli interessi di mora è rilevante.