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La Corte Suprema considera che il Tribunale del Riesame di Roma non avrebbe dovuto convalidare il sequestro per equivalente su conti e beni di un contribuente indagato per fatture false ed evasione fiscale per un ammontare pari al doppio della pretesa tributaria. Dunque si sottolinea che la confisca sui beni e i conti del contribuente, oltre le segnalazioni dell'Uif (Unità di Informazione finanziaria della Banca d’Italia) può solo essere pari all'ipotesi di imposta evasa, secondo le direttive delle indagini della Guardia di Finanza. Questo il contentuto della sentenza n. 41494 del 24 Ottobre 2012 dell Terza sezione penale della Corte di Cassazione.