Le operazioni triangolari con l’estero sono operazioni di cessione di beni in cui i beni stessi sono oggetto di due distinti contratti di cessione, ma per i quali si realizza un unico movimento di beni ed intervengono tre soggetti economici diversi, situati in più Stati.
In sostanza l’operazione si configura quando il cedente nazionale viene incaricato dal cessionario nazionale (o intracomunitario nel caso di triangolazioni UE) di consegnare i beni al cliente straniero (intracomunitario ed extracomunitario) del cessionario stesso per suo ordine e conto. Il rapporto di cessione tra i due soggetti residenti è considerato dal legislatore “cessione all’esportazione” e quindi non imponibile, o nel caso di triangolazioni intracomunitarie, una vendita rientrante nel regime del d.l. n. 331/1993.
Premessa – Aspetti giuridici
1. Le esportazioni triangolari
1.1 Le operazioni con l’estero: cessioni all’esportazione dirette, congiunte, triangolari, improprie e nei confronti di esportatori abituali
1.2 Le esportazioni triangolari - definizioni e caratteristiche
1.3 La prova documentale
2. Le triangolazioni intracomunitarie
2.1 Introduzione ed aspetti generali
2.2 Le triangolazioni nazionali
2.3 Casi particolari illustrati dalla circ. n. 13/1994
3. Operazioni triangolari e plafond
3.1 Definizioni e metodologie di calcolo del plafond
4. Operazioni triangolari e utilizzo del rappresentante fiscale
4.1 Funzione del rappresentante fiscale
4.2 La circ. 36/E del 21 giugno 2012
5. Conclusioni
Giurisprudenza
• Corte Cassazione, sez. I civ., 21 maggio 1998, n. 5065 (ud. 9 gennaio 1998)
• Commissione tributaria regionale di Roma, sez. XIV, 3 febbraio 2006, n. 178 (ud. 22 novembre 2005)
• Corte Cassazione civile, sez. V, 24 febbraio 2012, n. 2845 (ud. 18 gennaio 2012)
• Corte Cassazione, 24 giugno 2011, n. 13951
• Corte Cassazione, 10 dicembre 2010, n. 24964
• Sentenza 25 marzo 2011, n. 6898 (ud. 14 dicembre 2010)
Legislazione
• Decreto Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633 (G.U. 11 novembre 1972, n. 292, s.o. n. 1) estratto
• Risoluzione Ministero delle finanze, Dip. Entrate Aff. giuridici serv. VII, 4 marzo 1995, n. 51