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- ISBN 9788868051303
Il termine “riciclaggio” sta ad indicare quell’azione mediante la quale si investono capitali ottenuti lecitamente in attività illecite, di modo tale che i beni derivanti da reato (furti, rapine, sequestri, traffico di stupefacenti, evasione fiscale e qualsiasi altro reato non colposo) sono “ripuliti” e reintrodotti nei circuiti economici e finanziari legali. Obiettivo di questa guida è quello di fornire ai professionisti ed agli addetti del settore le adeguate conoscenze in presenza di situazioni legate alla tracciabilità dei pagamenti, nonché rientranti nella sfera della propria attività professionale. Soprattutto i professionisti che devono instaurare dei rapporti di lavoro con i propri clienti hanno l’obbligo di censire ai fini dell’antiriciclaggio la propria clientela attraverso sistemi informatici oppure meccanici.
Nella guida vengono fornite le informazioni necessarie al fine di non trovarsi in situazioni di sanzionabilità e soprattutto sono stati inseriti dei fac-simili utili per ottemperare a quelli che sono gli obblighi di legge.
In particolare si è ritenuto opportuno fornire le linee guida in sede di verifica da parte degli organi preposti quale la Guardia di Finanza al fine di suggerire il modus operandi e l’atteggiamento corretto da mantenere.
Premessa
1. Evoluzione dei profili normativi della disciplina antiriciclaggio
1.1 Evoluzione della disciplina antiriciclaggio in Europa
1.2 La disciplina antiriciclaggio nel panorama nazionale sino al decreto legislativo 231/2007
1.2.1 Le modifiche apportate al decreto legislativo 231/2007
1.2.2 La disciplina cardine dell’antiriciclaggio: il novellato decreto legislativo 231/2007
1.3 Le definizioni di riciclaggio e finanziamento del terrorismo del decreto legislativo 231/2007
2. L’ambito di applicazione della disciplina antiriciclaggio: destinatari, attività ed esenzioni
2.1 I destinatari della disciplina antiriciclaggio
2.2 Operazioni, prestazioni e clienti ai fini della disciplina antiriciclaggio
2.3 Le attività escluse dalla disciplina
2.4 Gli organi di controllo definiti dalla disciplina
2.5 Le società di revisione ed i revisori legali dei conti
3. Adeguata verifica della clientela
3.1 Le operazioni oggetto di verifica
3.2 La collaborazione dei professionisti
3.2.1 L’identificazione del cliente
3.2.2 L’identificazione del titolare effettivo
3.2.3 Il controllo costante della clientela
3.3. Obblighi del professionista
3.3.1 Obblighi semplificati
3.3.2 Obblighi rafforzati
3.3.3 Obblighi affidati a terzi
4. Istituzione dei documenti da richiedere ai clienti
4.1 Procedura
4.2 Utilizzo di un fascicolo informatico
4.3 Procedura di controllo mirato
4.4 Le attività principali del professionista
5. Principali organi di controllo
5.1 La distinzione
5.2 L’impegno
5.3 Il panorama delle responsabilità
6. Comunicazioni all’U.I.F.
6.1 Comunicato della Banca d’Italia
7. Check list per i professionisti
7.1 Quadro sanzionatorio
7.2 Aspetti di rilevanza penale
7.3 Aspetti di rilevanza amministrativa
8. Schemi di controllo
Allegato A †Identificazione del cliente in relazione agli obblighi antiriciclaggio previsti dal d.lgs. 231/2007
Allegato B †Dichiarazioni del cliente in relazione agli obblighi antiriciclaggio previsti dal d.lgs. 231/2007
Modello B.1
Modello B.2 - Dichiarazione del cliente ai sensi dell’art. 21 d.lgs. n. 231/2007
Allegato C †Dichiarazioni del professionista in relazione agli obblighi antiriciclaggio previsti dal d.lgs. 231/2007
Modello C.1. - Dichiarazione del professionista ai sensi dell’art. 23 del d.lgs. n. 231/2007
Modello C.2 - Dichiarazione del professionista ai sensi dell’art. 30 del d.lgs. n. 231/2007
Conclusioni
Bibliografia Essenziale
Legislazione
Decreto Legislativo 21 novembre 2007, n. 231
Isbn: 9788868051303
