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Con la recente C.M. 24/2012 l’Agenzia delle Entrate, senza entrare nel merito dell’adempimento procedurale (comunicazione all’anagrafe tributaria), ha fornito alcuni chiarimenti in merito alla disciplina dei beni in godimento a soci/familiari, precisando che:
• gli acconti 2012 (rideterminati come se la norma fosse in vigore già dallo scorso anno) possono essere versati in sede di 2° acconto (entro il 30/11), maggiorando l’importo che si sarebbe dovuto versare entro il 09/07 con gli interessi al 4% ma senza l’applicazione di sanzioni;
• sono esclusi dalla nuova tassazione i beni concessi in benefit a dipendenti, lavoratori autonomi ed ai soci di società semplici nonché quelli utilizzati da enti non commerciali per l’attività istituzionale;
• possono essere considerati utilizzatori dei beni anche i familiari dei soci che non siano residenti in Italia, qualora utilizzino un bene di una società residente;
• al fine di verificare gli accordi previsti dalle parti per la concessione in godimento del bene, è espressamente richiesto che il corrispettivo annuo e le altre condizioni contrattuali risultino da apposita certificazione scritta di data certa, antecedente alla data di inizio dell’utilizzazione del bene.
