Il condono introdotto dalla Manovra correttiva per liberare gli archivi dell’Anagrafe tributaria dai milioni di partite Iva inattive, non ha raggiunto lo scopo prefissato. Così, dopo il prolungamento del termine entro cui aderire alla sanatoria, previsto con il Decreto proroghe, il Decreto fiscale ha riformato la procedura di chiusura delle partite Iva inattive, rendendola meno rigida rispetto a quella precedente.
In assenza di ulteriori precisazioni si ritiene che il contribuente potrà regolarizzare spontaneamente la propria posizione versando 129€ entro il 2 aprile 2012, aderendo così al “mini condono” introdotto con la manovra correttiva, purché nel frattempo non gli sia stata contestata la violazione da parte dell’Amministrazione finanziaria (che avverrà a partire dal 2 marzo 2012 secondo la nuova procedura). Finito il termine per aderire al condono, il contribuente potrà sempre utilizzare l’istituto del ravvedimento operoso (ove possibile) oppure attendere la contestazione dell’Amministrazione finanziaria, e versare entro 30 giorni dal ricevimento della comunicazione, una sanzione pari ad 1/3 del minimo (172 Euro).