Commercio internazionale e tutela ambientale, dai rifiuti della tecnologia al CBAM; eBook in pdf di 44 pagine.
Il presente lavoro vuole costituire un utile strumento di lettura delle normative e di aiuto per gli operatori economici interessati, auspicando di riuscire a fornire gli strumenti necessari per capire e affrontare i nuovi adempimenti.
In uno scenario globale sempre più complesso, caratterizzato dalla necessaria convivenza delle esigenze dell’economia di mercato con il processo di transizione ecologica, anche il commercio internazionale si trova a dover fare i conti con l’emergenza ambientale.
Sono in costante aumento le norme (sia unionali che nazionali) che prevedono nuovi adempimenti per gli operatori economici e che esprimono un approccio volto a superare il modello “produzione-consumo-smaltimento”, sostituendolo con un sistema in cui il rifiuto, ossia il prodotto di scarto, viene reimmesso in circolo per essere riutilizzato.
Tra i vari obiettivi, per esempio, l’Unione europea si è imposta di raggiungere la riciclabilità di tutti gli imballaggi di plastica entro il 2030.
Anche le apparecchiature elettroniche ed elettriche (AEE) sono state oggetto di numerosi interventi normativi.
L’intento del Legislatore nazionale nei prossimi anni è quello di ottenere il corretto smaltimento di più dell’80% dei prodotti immessi sul mercato, con un incremento del dato attuale fermo al 65%.
Per perseguire tali scopi, nell’ultimo decennio sono state promosse nuove forme di imposizione tributaria indiretta, come la Plastic tax, e sanzioni amministrative indirizzate verso determinate categorie merceologiche, come i prodotti della tecnologia.
Entrambi i fenomeni interessano sensibilmente gli operatori economici che commerciano con l’estero. In particolare, in materia di AEE, in numerose occasioni, le violazioni che danno luogo a sanzioni (anche molto ingenti) si riscontrano nell’ambito dei controlli doganali della merce all’ingresso nel territorio nazionale. Con riferimento alla Plastic tax, invece, la nuova imposta dovrà essere liquidata in sede di dichiarazione doganale e richiederà un adempimento dichiarativo trimestrale da trasmettere all’Agenzia delle dogane.
I ripetuti rinvii dell’entrata in vigore dell’imposta (l’ultimo al 1° gennaio 2024, come da legge di bilancio 2023) non devono lasciare pensare che l’imposta non sarà mai applicata nel nostro ordinamento. La Plastic tax, infatti, prende origine da una direttiva unionale, pertanto, il governo italiano, per evitare una procedura di infrazione da parte dell’Unione europea, dovrà prima o poi decidere quando varare definitivamente la misura, nella forma attuale o con un nuovo corpus normativo.
Ma non finisce qui. Un terremoto è in arrivo nel settore del commercio internazionale.
Durante la redazione del presente testo, infatti, è stato pubblicato il regolamento dell’Unione europea 956/2023, in vigore dal 17 maggio 2023, il quale ha reso ufficiale l’introduzione del CBAM (Carbon Border Adjustment Mechanism), un meccanismo di tassazione alle frontiere delle emissioni di carbonio che mira a colpire le importazioni di prodotti considerati particolarmente inquinanti da un punto di vista energetico e provenienti da Paesi che utilizzano impianti tecnologici caratterizzati da un livello di sostenibilità insufficiente.
La misura rientra all’interno del pacchetto normativo “fit for 55%”, approvato il 18 aprile 2023 e fortemente voluto dall’UE nell’ambito delle nuove politiche programmatiche ambientali.
L’obiettivo finale dell’Unione, ambizioso e foriero di approvazioni ma anche di critiche, è il raggiungimento di precisi obiettivi climatici, nell’ambito del c.d. “Green Deal”, in particolare la riduzione, entro il 2030, dei gas a effetto serra di una percentuale pari al 55% rispetto ai livelli misurati negli anni 90.
È opportuno, di fronte a tali numerose e importantissime novità, chiedersi quali saranno le conseguenze per le imprese che quotidianamente operano nel settore del commercio internazionale.
Introduzione
1. Le apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE) e i RAEE
1.1 Le fonti normative nazionali e unionali
1.2 Obiettivi e principi
1.3 La definizione di AEE
1.4 Le Categorie di AEE
1.5 I rifiuti delle apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE)
1.6 Il “produttore” di RAEE e loro obblighi
1.7 Il registro dei produttori AEE
1.8 Gli altri obblighi del produttore AEE
1.9 Il centro di coordinamento RAEE
1.10 Il comitato di vigilanza e di controllo e il comitato d’indirizzo
2. Violazioni e accertamenti RAEE
2.1 I concetto di “immissione sul mercato”
2.2 Autorità competenti all’accertamento e sanzioni applicabili
3. Il registro pile
3.1 Fonti
3.2 I requisiti per l’iscrizione al registro pile
3.3 Etichettatura e obblighi di comunicazione
3.4 Violazioni e sanzioni
4. CBAM
4.1 Introduzione. Un nuovo dazio ambientale?
4.2. Il sistema EU ETS
4.3. L’iter legislativo
4.4. Come funzionerà il CBAM
4.5 Il dichiarante autorizzato e il registro
4.6 Il conto CBAM
4.7 Sanzioni
4.8 Prodotti CBAM
4.9 Effetti, critiche e recepimento da parte del settore del commercio internazionale
5. Plastic Tax
5.1 La direttiva UE 2019/904, il recepimento e le proroghe
5.2 I MACSI e il momento impositivo della Plastic Tax
5.3 I soggetti passivi dell’imposta
5.4 La comunicazione preventiva e la dichiarazione
5.5 La Plastic tax come nuovo tributo doganale
6. Riferimenti normativi
Commercio internazionale e tutela ambientale, dai rifiuti della tecnologia al CBAM; eBook in pdf di 44 pagine.
Il presente lavoro vuole costituire un utile strumento di lettura delle normative e di aiuto per gli operatori economici interessati, auspicando di riuscire a fornire gli strumenti necessari per capire e affrontare i nuovi adempimenti.
Isbn: 9788891664808