La Circolare del Giorno n. 190 del 09.10.2014

Entro il prossimo 16 ottobre deve essere versata l'imposta sugli intrattenimenti con riferimento alle attività a carattere continuativo svolte nel mese di Settembre 2014.

Il termine per l'adempimento ci dà l'occasione per illustrare la disciplina dell'imposta sugli intrattenimenti, in quali casi essa si applica e con quali modalità.

L'imposta ha sostituito, dal 1° gennaio 2000, la precedente "imposta sugli spettacoli".

Indice

1. L'imposta sugli intrattenimenti e la differenza tra "intrattenimento" e "spettacolo"
2. Le attività di intrattenimento
3. Le attività di spettacolo
4. Soggetti tenuti ad assolvere l'imposta sugli intrattenimenti
5. La determinazione della base imponibile
6. Le aliquote
7. Termini e modalità di versamento dell'imposta sugli intrattenimenti

La Circolare del Giorno n. 189 del 08.10.2014

Nella presente informativa si riepilogano le principali disposizioni sanzionatorie in caso di rilascio infedele del visto di conformità (da € 258 a € 2.582) nonché della certificazione tributaria (da € 516 a € 5.164); come specificato dalla CM 52/2007 è possibile sanare tali violazioni mediante il ravvedimento operoso (sanzione ridotta a 1/8 del minimo) entro il termine di presentazione della dichiarazione relativa l’anno nel quale è stata commessa la violazione. È, inoltre, possibile beneficiare della definizione agevolata (sanzione ridotta a 1/3) anche se la stessa non impedisce l’applicabilità della sanzione accessoria.

In caso di violazioni ripetute o particolarmente gravi è prevista la sospensione della facoltà di rilasciare il visto per un periodo da 1 a 3 anni. In caso di violazioni commesse successivamente alla sospensione è disposta l’inibizione della facoltà di rilasciare il visto di conformità.

Indice

1. Premessa
2. Infedele rilascio del visto e della certificazione tributaria
3. Cumulo giuridico  e continuazione
4. Ravvedimento operoso
5. Revoca dell’autorizzazione all’assistenza fiscale
6. Tabella riepilogativa

La Circolare del Giorno n. 188 del 07.10.2014

Il decreto competitività ha previsto che il contributo pneumatici fuori uso, addebitato al consumatore finale all'atto della vendita, deve essere assoggettato ad Iva e riportato in fattura in maniera chiara e distinta. In questo modo il legislatore vuole evitare ai rivenditori il generarsi di guadagni o perdite, ed escludere la possibilità di politiche di vendita di pneumatici tese a variare la misura del contributo a danno sia dei consumatori finali che della concorrenza.

La misura del contributo, che viene stabilita annualmente e che varia in base alla tipologia di pneumatico, rimane invariata per tutte le fasi della commercializzazione.

Il venditore nella fattura deve anche riportare in modo chiaro e distinto il contributo pagato all'atto dell'acquisto dei pneumatici.

Indice

1. Premessa
2. Il contributo pneumatici fuori uso
3. La nuova disciplina Iva del PFU

La Circolare del Giorno n. 187 del 06.10.2014

Per prevenire e reprimere i fenomeni di illecito trasferimento e detenzione di attività economiche e finanziarie all'estero, l'unità speciale UCIFI e i reparti della Guardia di Finanza, possono richiedere notizie riguardanti specifiche operazioni e i contribuenti che le effettuano.

Agli intermediari (banche, poste ...) vengono chiesti i dati delle operazioni di importo pari o superiore a 15.000 Euro intercorse con l'estero, per le quali vige l'obbligo di registrazione.

Agli altri soggetti su cui gravano gli obblighi antiriciclaggio, quindi revisori, professionisti e altri soggetti che svolgono attività finanziaria, saranno richiesti chiarimenti su specifiche operazioni e sui titolari effettivi dei movimenti.

Le richieste da parte degli organi accertatori e le risposte fornite dagli intermediari e dagli altri soggetti devono avvenire tramite Pec.

Per questo tutti i potenziali destinatari di tali richieste devono comunicare il loro indirizzo PEC all'Agenzia delle Entrate, entro il 31 ottobre 2014, utilizzando i servizi telematici Entratel o Fisconline.

Indice

1. Premessa
2. Lo scambio di informazioni tra gli organi accertatori e i soggetti destinatari della normativa antiriciclaggio
3. La comunicazione della PEC
4. Nel periodo transitorio si utilizza la forma cartacea

La Circolare del Giorno n. 186 del 03.10.2014

Con la Circolare n. 3673/C del 19 settembre scorso, il Ministero dello Sviluppo Economico ha voluto fornire i primi chiarimenti sulla novità introdotta dal Decreto Competitività a partire dal 1° settembre scorso riguardante l'iscrizione immediata al Registro Imprese delle richieste delle aziende (Spa escluse) basate su atto pubblico o scrittura privata autenticata. 

In particolare, la Circolare ha specificato il significato della locuzione "immediata iscrizione" e ha descritto gli atti e le procedure interessati dalla novità.

Tuttavia, il MISE ha anche precisato che la nuova regola sull'iscrizione immediata al Registro delle imprese trova una deroga nel caso in cui l'impresa non abbia comunicato il proprio indirizzo PEC.

Indice

1. La novità prevista dal decreto competitività
2. Decorrenza della novità
3. Concetto di "immediata iscrizione" e momento di effettuazione dei controlli
4. Tipologia di atti
5. Tipologia di procedura di iscrizione
6. Norma derogabile nel caso in cui non sia stata comunicata la Pec

La Circolare del Giorno n. 185 del 2.10.2014

Dal 2015 i sostituti d'imposta utilizzeranno una certificazione unica al posto del CUD e di quelle finora compilate in forma libera per certificare i redditi di lavoro autonomo e diversi. In unico documento quindi confluiranno tutti i dati  relativi ai redditi corrisposti nel 2014, sia di lavoro dipendente e assimilati, sia quelli di lavoro autonomo e diversi.

La certificazione dovrà essere trasmessa entro il 7 marzo all'Agenzia delle Entrate, la quale a sua volta utilizzerà i dati in essa contenuti per predisporre i 730 precompilati (altra novità del 2015).

Per l'omessa o tardiva presentazione di ogni certificazione è prevista una sanzione di 100 Euro.

L'adempimento è contenuto nella schema del d.lgs. sulle semplificazioni fiscali, e l'Agenzia delle Entrate ha da poco reso disponibile on line il modello di certificazione, per ora nella versione "in bozza".

Indice

1. La nuova certificazione unica (CU)
2. La bozza del modello di certificazione unica

La Circolare el Giorno n. 184 del 01.10.2014

Il 16 ottobre scade il termine di pagamento della prima rata TASI 2014 (l'acconto) per i comuni che non erano riusciti ad inviare le delibere di approvazione entro io 23 maggio scorso, ma che l'hanno fatto entro il 10 settembre.

Coloro che hanno già versato a giugno non sono interessati a questa scadenza, per essi resta fermo l'appuntamento al 16 dicembre per il pagamento del saldo.

In considerazione dell'avvicinarsi del termine ultimo di pagamento, si ritiene utile in questa circolare riepilogare le modalità di calcolo e di versamento della TASI.

Indice

1. Un riepilogo sui termini di pagamento della TASI
2. Presupposto impositivo della TASI
3. Base imponibile della TASI
4. Modalità di versamento
5. Esempi

La Circolare del Giorno n. 183 del 30.09.2014

A partire dal 2014, con riferimento ai crediti 2013, scatta l'obbligo di apposizione del visto di conformità sulla dichiarazione in caso di utilizzo in compensazione di crediti tributari relativi ad imposte dirette, relative addizionali e imposte sostitutive di importo superiore a € 15.000.

I controlli che il professionista/responsabile fiscale deve effettuare ai fini dell'apposizione del visto sono stati illustrati nella Circolare dell'Agenzia delle Entrate n. 28/E/2014 pubblicata a ridosso della scadenza del termine di invio delle dichiarazioni ed i cui contenuti saranno qui analizzati.

Indice

1. Compensazione crediti d'imposta > € 15.000: il visto di conformità introdotto dalla Legge di Stabilità 2014
2. Soggetti abilitati al rilascio del visto
3. Comunicazione preliminare alla Dre
4. Abilitazione alla trasmissione telematica delle dichiarazioni
5. Possesso della polizza assicurativa
6. I controlli per il rilascio del visto
7. Modalità di applicazione del visto di conformità
8. Sanzioni

La Circolare del Giorno n. 183-bis del 30.09.2014

Indice delle Circolari del Giorno pubblicate nel mese di Settembre 2014

La Circolare del Giorno n. 182 del 29.09.2014

Gli intermediari abilitati alla trasmissione telematica possono essere assoggettati a sanzioni amministrative qualora omettono l’invio ovvero presentano tardivamente le dichiarazioni dei redditi, IVA, IRAP e dei sostituti d’imposta. Dette sanzioni, sono irrogate a prescindere da quelle previste nei confronti del contribuente o del sostituto d’imposta che ha conferito l’incarico.

Controversa, invece,  l'applicabilità  del cumulo giuridico delle sanzioni previsto dall’art. 12 DLgs.472/97. Infatti, partendo dal presupposto che si tratta di violazioni formali sanzionabili, si rileva che:

• varie sentenze di merito hanno affermato che opera la sanzione prevista per la violazione più grave aumentata da un quarto al doppio;
• per la Cassazione il cumulo dovrebbe applicarsi solo in riferimento al singolo file con cui sono inviate più dichiarazioni tardivamente;
• per l'Agenzia è applicabile l'art. 8 della L. 689/81, che, nella sola ipotesi del concorso formale (più violazioni commesse con una sola azione), legittima l'irrogazione della sanzione prevista per la violazione più grave aumentata sino al triplo (CM 52/2007).

Indice

1. Premessa
2. Trasmissione telematica delle dichiarazioni
3. Dichiarazione unificata
4. Modello 730
5. Cumulo giuridico e continuazione
6. Ravvedimento operoso