In materia di accertamento tributario la GDF può sempre accedere all'interno degli esercizi pubblici ed in ogni locale adibito ad azienda industriale o commerciale, al fine di eseguire verifiche e ricerche ed assicurarsi l'adempimento delle prescrizioni imposte dalle leggi e dai regolamenti in materia finanziaria, senza che sia necessaria la previa acquisizione di alcuna autorizzazione scritta, agendo quale polizia tributaria. L'autorizzazione del Procuratore della Repubblica è prescritta, invece, dall'art. 52 del decreto IVA, ai fini dell'accesso all'interno dei locali adibiti anche o esclusivamente all'abitazione del contribuente; in quest’ultimo caso, e non nel caso di locali adibiti ad uso promiscuo, è necessaria anche l’esistenza e l’esplicitazione di gravi indizi di violazioni. In questo orientamento anche la sentenza della corte di Cassazione del 27 marzo 2015 n. 6232
"Verifiche GDF e studi professionali" Sentenza Cassazione n. 6232 /2015 (PDF - 8 Pagine)
IL CASO
IL COMMENTO
1. ACCESSO NEI LOCALI DEL CONTRIBUENTE: LE CAUTELE PREVISTE DALLA LEGGE E L’INTERPRETAZIONE DELLA GIURISPRUDENZA
2. LA SENTENZA ANNOTATA
IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA