La finanziaria 2013 ha riaperto i termini per la rivalutazione del valore dei terreni e delle partecipazioni posseduti alla data del 1° gennaio 2013. Si tratta dell’ennesima “proroga” di una procedura che ormai è conosciuta agli operatori, dato che è stata introdotta la prima volta nel lontano 2001 ed è stata poi riproposta più volte nel tempo.
La rivalutazione permette di ridurre o annullare la plusvalenza tassabile in caso di cessione dei beni, e per perfezionarla occorre:
• far redigere entro il 30.06.2013 una perizia di stima giurata dei beni che si intendono rivalutare;
• versare l’imposta sostitutiva entro il 1° luglio 2013 (in quanto il 30.06 cade di domenica) in un’unica soluzione o in tre rate annuali di pari importo.
La rivalutazione prevista dalla finanziaria 2013, anche se la norma non lo cita espressamente, eredita il vantaggio acquisito dalla precedente procedura (Decreto sviluppo 2011), con la quale è stata introdotta la possibilità di scomputare dalla nuova imposta dovuta, quella già versata per le precedenti rivalutazioni relative agli stessi beni.